29 GENNAIO BEATA VILLANA DELLE BOTTI

PREGHIERA

O Dio, che hai richiamato la beata Villana

dalle vanità del mondo a una vita di contemplazione,

concedi che il riconoscimento delle nostre colpe

ci meriti il tuo perdono.

Per Cristo nostro Signore.

Biografia
Essa fu una penitente del XIV secolo, figlia di Andrea di Messer Lapo delle Botti, un ricco mercante.

Nel 1333, quando essa aveva appena un anno, Firenze subì l’inondazione, nei dieci anni successivi la tirannia del Duca di Atene portò i fiorentini alla rivolta, con conseguente cacciata del Duca, seguì il fallimento dei banchieri Bardi e Peruzzi e poi, nel 1348 la peste nera. Quando questi terribili momenti furono passati, alcuni si dedicavano ai piaceri della vita, vivendo nel lusso, altri furono portati alla pietà religiosa, seguendo la vita cristiana.

La beata Villana, in questo contesto, da un lato si espresse con favore per la vita contemplativa e per la penitenza, dall’altro apprezzò il divertimento e l’eleganza nel vestire e si sposò con Rosso di Piero di Stefano Benintendi, fiorentino benestante. Un giorno, secondo la tradizione, Villana vide riflessa un’immagine mostruosa nello specchio del quale si serviva molto spesso: essa si recò allora nella chiesa di Santa Maria Novella dove si confessò e si propose di vivere per espiare i propri peccati. Dopo aver venduto tutte le sue sostanze, divenne terziaria domenicana e convertì il padre e il marito. La malattia dalla quale fu colpita, la condusse alla morte non ancora trentenne e fu sepolta nella basilica di Santa Maria Novella. La sua tomba commissionata dal nipote, Sebastiano di Iacopo di Rosso Benintendi, fu scolpita da Bernardo Rossellino nel 1451 e si trova tuttora nella navata sinistra della chiesa.