Luca Attanasio ambasciatore italiano: ucciso in Congo

Luca Attanasio, è stato ucciso in Congo durante una missione, di anni 44 , originario della provincia di Varese, sposato , era un ambasciatore italiano. Insieme alla moglie Zakia Seddiki, era al sostegno delle donne in Africa, aveva ricevuto il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace. Laureato alla Bocconi di Milano in pieni voti, dal 2017 era un ambasciatore capo missione Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo.

In occasione del Premio Nassiriya, nell’ ottobre scorso, aveva dichiarato al giornale di Salerno, che: il lavoro di ambasciatore era una missione molto pericolosa. Cosa è successo nella giornata di ieri nel Congo? L’ ambasciatore ha perso la vita insieme a Vittorio Iacovacci, originario di Latina, un carabiniere della sua scorta. E’ morto in un attacco al convoglio delle Nazione Unite, presso la cittadina di Kanyamahoro, nel Congo Orientale. Secondo una prima ricostruzione dei fatti l’attacco faceva parte di un tentativo di rapinare il personale delle Nazione Unite.

Luca Attanasio ambasciatore italiano, ucciso in Congo durante una missione vediamo come

Luca Attanasio è stato ucciso in Congo nella giornata di ieri. Ha confermato il Presidente della Repubblica Italiana, che: nell’ attacco ha perso la vita anche l’autista del convoglio, a bordo vi erano altre 7 persone. Pare che l’ambasciatore è stato colpito da spari, ed è morto in seguito alle ferite riportate intorno alle nove delle ore italiane.

Vediamo insieme come ricorda Luca Attanasio il presidente del consiglio regionale e anche il prete del suo paese. Il presidente scrive su facebook:” originario di Limbiate, era conosciuto e amato con lui ha perso la vita Vittorio Iacovacci, il carabiniere della sua scorta

ecco cosa dice invece don Valerio Brambilla, il parroco del suo paese:” Siamo sconvolti! una persona umile e accogliente è arrivato come un pugno nello stomaco, ci teneva salutare gli amici quando rientrava dalle sue missioni. Ci teneva a passare in chiesa e chiedeva come andavano le cose, mi raccontava a sua volta delle sue cose. Luca ,era e una persona sorridente, accogliente, e ti metteva a suo agio. Era padre di tre figli, e si spendeva per tutti ,a prescindere dalla cultura e dalla religione, Per lui gli altri erano più importanti della sua vita. Poi don Valerio aggiunge: si sta cercando di capire anche come avverrà il suo rientro Rispettiamo la famiglia e non faremo nulla senza condividerlo con loro.