Angelo Salvitti avverte il profumo di Padre Pio e guarisce dalla sua malattia acuta.

Nel suo libro, Clarice Bruno riferisce di aver incontrato un uomo di nome Angelo Salvitti a San Giovanni Rotondo nel giugno del 1967. Angelo Salvitti, originario di Fara San Martino in provincia di Chieti, le raccontò la sua storia. Secondo quanto riferito da Salvitti, nel 1945 si ammalò di colite sanguinante acuta e trascorse gran parte degli anni successivi nell’Ospedale dei Veterani di Chicago, alternando periodi di ricovero e dimissioni.

Padre Pio

Durante questo periodo, la malattia era nello stadio acuto e non gli lasciava tregua. Un giorno, mentre si trovava in chiesa, Padre Carty, autore di un libro su Padre Pio, annunciò una conferenza sulla figura di Padre Pio che si sarebbe tenuta quella sera. Salvitti decise di partecipare e durante l’evento, iniziò a sviluppare una grande fede verso il santo. Nonostante il suo stato di salute precario, decise di recarsi a San Giovanni Rotondo con sua moglie e sua sorella.

Rose

Angelo Salvitti avverte il profumo di Padre Pio

Portava con sé una lettera di raccomandazione per Nicolino Cocomozzi, residente a San Giovanni Rotondo, che accompagnò Salvitti e la sua famiglia quella stessa sera al convento. Un frate consentì loro di accedere al corridoio e mentre entravano, Salvitti sentì un meraviglioso profumo e non riusciva a capire cosa stava accadendo. Cocomozzi li guidò fino alla cella numero 5, dove sentirono una voce dire “Avanti”. Entrarono e si trovarono di fronte a Padre Pio.

Salvitti rimase sbalordito dai suoi grandi occhi scuri che lo guardavano attentamente. Cocomozzi si inginocchiò baciando la mano di Padre Pio e gli disse che l’uomo con lui era venuto dall’America per incontrarlo. Il santo gli pose una mano sulla testa e lo benedì dicendogli che Dio lo beneficeva.

Subito dopo queste parole, il dolore addominale che aveva afflitto Salvitti per anni scomparve completamente e non tornò mai più. L’uomo restò senza parole dopo quel incontro. Non aveva chiesto nulla per sé stesso e si sentiva come se la lingua gli si fosse bloccata. Il giorno seguente, Cocomozzi si recò da Padre Pio e gli chiese di pregare per la malattia di Salvitti. Il Santo gli rispose semplicemente che non ce n’era più motivo e che ora poteva mangiare e bere come voleva.