Camionista corre verso un incidente pauroso, poi il miracolo: “Dio mi ha usato” (VIDEO)

Lo statunitense David Fredericksen, di professione camionista, stava viaggiando lungo la I-10 Freeway a Gulfsport, nel Mississipi, quando vide un’auto correre in autostrada alla velocità di 110 chilometri orari e schiantarsi contro un tir.

Subito si formò una palla di fuoco e il fumo nero cominciò a fuoriuscire dal veicolo. David ha raccontato: “Avevo intravisto un’auto che sembrava stesse andando nella direzione sbagliata. Poi c’è stata l’esplosione che ha coinvolto tutto: la strada, il veicolo”.

Il collega di David esclamò: “Porca vacca! Quel ragazzo è morto, amico”. Tuttavia, il camionista, dopo avere fermato il suo mezzo a distanza di sicurezza, afferrò il suo estintore e corse verso il luogo dell’incidente stradale, terrorizzato da ciò che avrebbe potuto trovare.

Una volta raggiunto il delitto, David tentò di placare le fiamme: “Quando sono sceso dal camion e ho tirato la spilla dell’estintore, ho cominciato a pregare: ‘Dio, ti prego, non lasciarmi avere a che fare con qualcuno bruciato vivo, che urla. Non voglio che ci siano bambini qui'”.

Ma si sbagliava. Mentre David combatteva il fuoco, qualcosa attirò la sua attenzione: “Ho visto una testolina spuntare dal finestrino sul retro e immediatamente ho pensato: ‘Wow, sono vivi!'”. Si trattava di una donna di 51 anni e di una bambina (che era la nipote), intrappolati all’interno dell’auto.

Il camionista ha ricordato: “Avevo notato che c’era una signora nella parte anteriore, che prendeva a calci il sedile e lo sportello, cercando di uscire. Quando l’ho aperto, ho notato che c’era un bambina di un anno sul sedile posteriore. Ho lottato duramente per forzare lo sportello”.

Mentre lottava per liberare la donna e la bambina, David non smetteva di pregare. Chiese l’intervento di Dio e poi accadde il miracolo: l’apertura dello sportello.

“Poi, sul sedile posteriore – ha raccontato David – ho visto spuntare di nuovo quella testolina e, con la coda dell’occhio, ho visto comparire altre persone. Ho, quindi, raggiunto il sedile posteriore e ho afferrato la bambina. Ho allungato una mano e lei mi ha afferrato per il collo. Era felice perché la stavo tirando fuori da lì”.

David portò poi la bambina al sicuro mentre altri si erano uniti ai soccorsi, aiutando anche la nonna a fuggire dal relitto. Ed è avvenuto tutto al momento giusto perché, poco dopo, l’auto è andata completamente in fiamme, carbonizzando ogni cosa.

Sopravvivere, però, non è stato l’unico miracolo che ha avuto luogo quel giorno. Secondo la polizia, infatti, la donna e la bambini subirono subito solo lievi ferite, grazie alla rapidità di azione di David. E non è tutto.

David ha raccontato: “L’auto andava a fuoco ma io non mi sono bruciato le mani. Non faceva caldo”, sostenendo che Dio è intervenuto, ‘usandolo’ per aiutare a salvare le due vittime: “Lui mi ha protetto”.

“Se fossi arrivato venti secondi prima, sarei stato oltre il luogo dell’incidente. Se fossi arrivato dieci secondi prima, sarei stato io ad essere colpito. Non ho più incontrato quella signora ma sono molto felice di averla aiutata”.

David ora è pronto e desideroso di essere ‘usato’ di nuovo da Dio: “Quando affronti qualcosa di simile, non hai altra scelta. Quando hai una relazione con Dio, qualcosa di soprannaturale accade sempre. Dio mette le persone dove devono stare. Ha uno scopo per quella bambina ed è per questo che l’ha protetta quel giorno”.

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