Carnevale : tra religiosità e concetto di festa

DI MINA DEL NUNZIO

Il concetto di festa nei tempi passati è completamente diverso dai tempi moderni .
La festività nel mondo antico era strettamente legata alla sacralità si trattava quindi di agire all interno di un sacramento considerato religioso . Ci sono stati degli eventi che hanno fortemente contrastato questo “ concetto” che va dall introduzione del diritto romano ball evento del umanesimo (400-500) fino all illuminismo dove tutto si fonda sulla ragione .Con il processo di socializzazione la sfera religiosa diventa sempre piu limitata nella vita delle persone e sono cambiati anche i caretteri delle feste , ovvero feste religiose con caratteristiche laiche . il carnevale conosciuto come il periedo di tempo nel calendario liturgico che precede la quaresima , si ultima con il martedi grasso che precede il mecoledi delle ceneri .Cosa significa la parola Carnevale? Ci sono divese ipotesi che ancora non sono del tutto chiare una delle quali “ togliere la carne” cioè non mangiare piu’ carne a partire dal giorno delle ceneri , l altra ipotesi è“ piacere della carne “ che sta per i “piaceri del corpo”.

PREGHIERA DA DIRE NEL PERIODO DI QUARESIMA E OGNI MOMENTO DELLA VITA CHE SI VUOLE CHIEDERE UN VERO PENTIMENTO
(Salmo 50)

Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amore cancella il mio peccato.

Lavami da tutte le mie colpe, *

mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *

il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio.

Ecco, nella colpa sono stato generato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell’intimo m’insegni la sapienza.

Purificami con issopo e sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.

Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso.

Insegnerò agli erranti le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra *

e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti, non li accetti.

Uno spirito contrito *

è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, *

tu, o Dio, non disprezzi.

Nel tuo amore fa grazia a Sion, *
rialza le mura di Gerusalemme.

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *
l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime *
sopra il tuo altare.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.