Come opporsi al Diavolo, alle sue tentazioni

Il Figlio di Dio parlava alla sposa, dicendole: «Quan­do il diavolo ti tenta, digli queste tre cose: ‘le parole di Dio non possono che corrispondere alla verità; nulla è im­possibile a Dio; diavolo, non puoi darmi lo stesso amore fervente che mi da Dio’». (Libro Il, 1)
Il nemico di Dio custodisce tre demoni
«Il mio nemico ha tre demoni dentro di sé: il primo risiede negli organi sessuali, il secondo nel suo cuore, il terzo in bocca. Il primo è come un pilota che fa entrare nel vascello l’acqua che poco alla volta lo riempie; quando l’acqua straripa, il vascello viene sommerso. Questa nave è il corpo agitato dalle tentazioni dei demoni e assalito dai venti della loro cupidigia; così come le acque della vo­luttà entrano nel vascello, allo stesso modo la volontà entra nel corpo attraverso il piacere che il corpo stesso prova con i pensieri voluttuosi; e poiché esso non vi si oppone con la penitenza, né con l’astinenza, l’acqua della voluttà aumenta e aggiunge il consenso, e lo stesso fa nella nave, affinché non raggiunga il porto della sal­vezza. Il secondo demone, che risiede nel cuore, è simile al verme della mela, il quale inizialmente rosicchia l’inter­no, poi, dopo avervi lasciato i suoi escrementi, rode tut­to il frutto finché non l’ha guastato per intero. Il diavolo agisce nello stesso modo: dapprima intacca la volontà e i suoi desideri buoni, paragonabili al cervello in cui ri­siedono tutta la forza e tutto il bene dello spirito; poi, dopo aver svuotato il cuore di ogni bene, introduce al suo interno i pensieri e gli affetti del mondo; infine spinge il corpo ai suoi piaceri, attenuando la forza divi­na e indebolendo la conoscenza; da questo hanno origi­ne il disgusto e lo sdegno per la vita. Certo, quest’uomo è una mela senza cervello, in altre parole un uomo senza cuore; senza cuore, infatti, entra nella mia Chiesa, giac­ché non prova nessuna carità divina. Il terzo demone è simile a un arciere che spia dalla finestra chi non si guarda da lui. Come mai il demone non domina colui senza il quale non parla mai? Perché quello che si ama di più è ciò di cui si parla più spesso. Le parole amare con cui egli ferisce gli altri sono come frecce affilate, scagliate ogni volta che nomina il diavo­lo; in quel momento l’innocente è lacerato da quello che dice e i semplici ne sono scandalizzati. Perciò io che sono la Verità, giuro che lo condan­nerò come un’abominevole cortigiana al fuoco dello zolfo; tuttavia, finché il corpo e l’anima saranno con­giunti in questa vita, gli offro la mia misericordia. Ora, ecco quello che chiedo ed esigo da lui: che assista di so­vente alle cose divine; che non tema nessun obbrobrio; che non desideri nessun onore e che non pronunci mai il sinistro nome del diavolo». Libro I; 13
Dialogo fra il Signore e il diavolo
Nostro Signore disse al demone: «Tu che sei stato creato da me, che hai visto la mia giustizia, dimmi alla presenza di lei perché sei caduto così miseramente, o cosa pensavi quando sei caduto». Il diavolo rispose: «Ho visto tre cose in te: ho capito quanto fosse grande la tua gloria, pensando alla mia bel­lezza e al mio splendore; ritenevo che tu dovessi essere onorato sopra ogni cosa, osservando la mia gloria; per questo mi inorgoglii e decisi di non limitarmi ad essere tuo pari ma di superarti. Poi seppi che eri più potente di tutti e per questo desiderai essere più potente di te. In terzo luogo, vidi le cose future quali si presentano necessariamente e che la tua gloria e il tuo onore sono senza inizio e senza fine. Ebbene invidiai queste cose e dentro di me pensai che avrei sopportato di buon grado pene e tormenti purché tu cessassi di esistere e con que­sto pensiero caddi miseramente; ecco perché esiste l’in­ferno». Libro I; 34
Come opporsi al diavolo
«Sappi che il diavolo è come un cane da caccia sfug­gito al guinzaglio: quando ti vede ricevere l’influsso del­lo Spirito Santo, ti corre incontro con le sue tentazioni e i suoi consigli; ma se gli opponi qualcosa di duro e ama­ro, fastidioso per i suoi denti, si allontana subito e non ti nuoce. Ora, cosa c’è di duro che si può opporre al diavolo, se non l’amore di Dio e l’obbedienza ai suoi co­mandamenti? Quando vedrà che quest’amore e quest’obbedienza si compiono alla perfezione in te, i suoi assalti, i suoi sforzi e la sua volontà verranno subito vanificati e in­franti, poiché penserà che preferisci qualsiasi sofferenza piuttosto che contravvenire ai comandamenti di Dio. Libro IV 14