Coronavirus: Dio ci corregge come un Padre buono

Caro amico oggi insieme facciamo una breve meditazione sulle sventure che a volte andiamo a vivere. Possiamo prendere di esempio anche il periodo di adesso che viviamo, dove il questo mese di Marzo 2020, in Italia, viviamo delle difficoltà legate al diffondersi dell’epidemia. Punizione di Dio? Un semplice caso naturale? Incoscienza dell’uomo? No, caro amico, niente di tutto questo. Quando accadono queste cose sono “correzioni di Dio” per ognuno di noi. Il nostro Padre celeste come padre buono a volte ci da qualche piccola bastonata per farci riflettere su cose che spesso non pensiamo più.

Caro amico come ti ho detto prima possiamo prendere di esempio il momento presente per capire Dio come ci corregge e come ci ama. Se vedi il virus di adesso per evitare il suo alto contagio ci da delle limitazioni come stare a casa ed evitare luoghi affollati e nelle ultime misure cautelative prese da governo italiano anche di evitare il posto di lavoro.

Cosa ci insegna in breve il coronavirus? Perchè Dio ha permesso questo e cosa vuole dirci?

Il coronavirus ci da del tempo per stare a casa senza fare nulla. Ci da del tempo per stare insieme nelle famiglie e vivere lontano dai nostri affari, business o situazioni attrattive. Ci evita di sostare nei locali notturni ma come buoni uomini ci fa andare a letto presto. Ci permette di vivere ed accontentaci solo delle cose primarie come alimenti e farmaci che quasi queste cose pensiamo che ci toccano di diritto e non sono un bene e un dono. Ci permette di capire che siamo fragili e non onnipotenti, che dobbiamo vivere nella fraternità, il bene presente ed essere altruisti e amorevoli. Dio oggi ci mette davanti l’esempio dei medici ed infermieri che stanno donando la loro esistenza per la cura dei malati. Ci permette di capire il valore della Santa Messa che oggi e per un periodo lungo non possiamo andare ma a volte quando l’avevamo disponibile per dormire qualche ora in più o per qualche gita la evitavamo. Oggi cerchiamo la Messa ma non l’abbiamo. Ci permette di pensare la salute dei nostri genitori, nonni anziani che a volte dimentichiamo pure che li abbiamo.
Questo virus ci fa vivere in famiglia, senza troppo lavoro, divertimenti, ci permette di dialogore e di accontentarci anche di un semplice pezzo di pane o di una stanza al caldo.

Caro amico come vedi forse Dio vuole comunicarci qualcosa, forse Dio vuole corregerci su qualche forma che noi uomini abbiamo abbandonato ma ha una notevole importanza nei valori della vita.

Quando tutto finirà e gli uomini guariranno da questo virus. Tutti riprenderanno e si tornerà alla normalità non dimentichiamo la natura cosa ci ha obbligato a fare, cosa ci ha imposto per tutelarci dalla malattia.

Forse Dio questo vuole. Forse Dio vuole farci ricordare le cose semplici di una volta che l’uomo del progresso e della tecnologia di adesso ha dimenticato.

Di Paolo Tescione