Cosa dice la Parola di Dio sull’Angelo Custode?

Dice la Parola di Dio: «Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui… Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari» (Es 23, 2022). «Ma se vi è un angelo presso di lui, un protettore solo fra mille, per mostrare all’uomo il suo dovere […] abbia pietà di lui» (Gb 33, 23). «Poiché il mio angelo è con voi, egli si prenderà cura di voi» (Bar 6, 6). «L’angelo del Signore si accampa intorno a quelli che lo temono e li salva» (Sal 33, 8). La sua missione è «di custodirti in tutti i tuoi passi » (Sal 90, 11). Gesù dice che «i loro angeli [dei bambini] nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli» (Mt 18, 10). L’angelo custode ti assisterà come fece con Azaria e i suoi compagni nella fornace ardente. «Ma l’angelo del Signore, che era sceso con Azaria e con i suoi compagni nella fornace, allontanò da loro la fiamma del fuoco e rese l’interno della fornace come un luogo dove soffiasse un vento pieno di rugiada. Così il fuoco non li toccò affatto, non fece loro alcun male, non diede loro alcuna molestia» (Dn 3, 4950).

L’angelo ti salverà come fece con san Pietro: «Ed ecco gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: “Alzati, in fretta!” E le catene gli caddero dalle mani. E l’angelo a lui: “Mettiti la cintura e legati i sandali”. E così fece. L’angelo disse: “Avvolgiti il mantello, e seguimi!”… La porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l’angelo di dileguò da lui. Pietro, allora, rientrato in sé, disse: “Adesso sono veramente certo che il Signore ha mandato il suo angelo…”» (At 12, 711).

Nella Chiesa primitiva si credeva senza dubbio alcuno nell’angelo custode, e per questo, quando Pietro viene liberato dal carcere e si dirige a casa di Marco, la inserviente di nome Rode, resasi conto che era Pietro, piena di gioia corre a dare la notizia senza neppure avergli aperto la porta. Ma quelli che l’udivano credevano che si stesse sbagliando e dicevano: «Sarà il suo angelo» (At 12, 15). La dottrina della Chiesa è chiara su questo punto: «Dall’infanzia fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione. Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita» (Cat 336).

Anche san Giuseppe e Maria avevano il loro angelo. è probabile che l’angelo che avvertì Giuseppe di prendere Maria come sposa (Mt 1, 20) o di fuggire in Egitto (Mt 2, 13) o di ritornare in Israele (Mt 2, 20) fosse proprio il suo angelo custode. Certo è che fin dal primo secolo già compare chiamaramente negli scritti dei Santi Padri la figura dell’angelo custode. Di lui già si parla nel libro famoso del primo secolo Il Pastore di Ermas. Sant’Eusebio di Cesarea li chiama «tutori» degli uomini; san Basilio «compagni di viaggio»; san Gregorio Nazianzeno «scudi protettori». Origene afferma che «intorno ad ogni uomo vi è sempre un angelo del Signore che lo illumina, lo custodisce e lo protegge da ogni male».

Padre Angel Peña