Cosa sono i peccati veniali? Qualche esempio per riconoscerli

Alcuni esempi di peccati veniali.

Il Catechismo ne descrive due tipi principali. In primo luogo, si commette peccato veniale quando «in una cosa meno grave [del peccato mortale], non si osserva la norma prescritta dalla legge morale» (CCC 1862). In altre parole, se uno fa qualcosa di immorale ma la cosa non è abbastanza grave da essere gravemente immorale, commette solo peccato veniale.

Ad esempio, l’odio deliberato può essere peccato veniale o peccato mortale a seconda della gravità dell’odio. Il Catechismo spiega: “L’odio volontario è contrario alla carità. L’odio del prossimo è un peccato quando l’uomo vuole deliberatamente per lui il male. L’odio del prossimo è un peccato grave quando deliberatamente si desidera per lui un grave danno. « Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste… » (Mt 5,44-45).

Un altro esempio è il linguaggio offensivo. “Il linguaggio offensivo è proibito dal quinto comandamento, ma sarebbe un reato grave solo a causa delle circostanze o dell’intenzione del reo” (CCC 2073).

Il secondo tipo di peccato veniale riguarda le situazioni in cui la cosa è abbastanza grave da essere gravemente immorale, ma l’offesa manca di almeno uno degli altri elementi essenziali richiesti per il peccato mortale.

Il Catechismo spiega che si commette solo peccato veniale «quando si disobbedisce alla legge morale in una cosa grave ma senza piena conoscenza o senza completo consenso» (CCC 1862).

Un esempio di questo potrebbe essere la masturbazione. Il Catechismo, al numero 2352, spiega: “Per masturbazione si deve intendere l’eccitazione volontaria degli organi genitali, al fine di trarne un piacere venereo. «Sia il Magistero della Chiesa – nella linea di una tradizione costante – sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato ». «Qualunque ne sia il motivo, l’uso deliberato della facoltà sessuale al di fuori dei rapporti coniugali normali contraddice essenzialmente la sua finalità». Il godimento sessuale vi è ricercato al di fuori della «relazione sessuale richiesta dall’ordine morale, quella che realizza, in un contesto di vero amore, l’integro senso della mutua donazione e della procreazione umana».

Al fine di formulare un equo giudizio sulla responsabilità morale dei soggetti e per orientare l’azione pastorale, si terrà conto dell’immaturità affettiva, della forza delle abitudini contratte, dello stato d’angoscia o degli altri fattori psichici o sociali che possono attenuare, se non addirittura ridurre al minimo, la colpevolezza morale”.

Fonte: Catholicsay.com.