Devozione a Gesù: la preghiera rivelata a suor Consolata Betrone

(dagli scritti di San Giovanni della Croce)

Un atto di amore perfetto di Dio compie immediatamente il mistero dell’unione dell’anima a Dio. Quest’anima, fosse pure colpevole delle massime e più numerose colpe, con quest’atto conquista immediatamente la grazia di Dio con la condizione della successiva confessione sacramentale. L’atto di amor di Dio è l’azione più semplice, più facile, più breve che si possa fare. Basta dire con semplicità: “Mio Dio, io ti amo”.

È facilissimo compiere un atto di amor di Dio. Si può fare in ogni momento, in ogni circostanza, in mezzo al lavoro, tra la folla, in qualunque ambiente, in un attimo. Iddio è sempre presente, in ascolto, in attesa affettuosa di cogliere dal cuore della sua creatura questa espressione di amore.

L’atto d’amore non è un atto di sentimento: è un atto di volontà, elevato infinitamente al di sopra della sensibilità ed è anche impercettibile ai sensi. Basta che l’anima dica con semplicità di cuore: “Mio Dio, io ti amo”.

L’anima può compiere il suo atto di amor di Dio con tre gradi di perfezione. Quest’atto è il mezzo più efficace per convertire i peccatori, per salvare i moribondi, per liberare le anime dal purgatorio, per sollevare gli afflitti, per aiutare i sacerdoti, per essere utile alle anime e alla chiesa.

Un atto di amor di Dio aumenta la gloria esterna di Dio stesso, della Beatissima Vergine e di tutti i Santi del Paradiso, dona sollievo a tutte le anime del Purgatorio, ottiene un aumento di grazia a tutti i fedeli della terra, frena il potere maligno dell’inferno sulle creature. L’atto di amor di Dio è il mezzo più potente per evitare il peccato, per vincere le tentazioni, per acquistare tutte le virtù e meritare tutte le grazie.

Il più piccolo atto di perfetto amor di Dio ha più efficacia, più merito e più importanza di tutte le opere buone messe assieme.

Propositi per attuare concretamente l’atto di amor di Dio:

1. Volontà di soffrire ogni pena ed anche la morte piuttosto che offendere gravemente il Signore: “Mio Dio, piuttosto morire che commettere un peccato mortale”

2. Volontà di soffrire ogni pena, anche la morte anziché acconsentire ad un peccato veniale: “Mio Dio, piuttosto morire che offenderti anche leggermente.”

3. Volontà di scegliere sempre quello che è più gradito al Buon Dio: “ Mio Dio, poiché ti amo, voglio solo quello che Tu vuoi”.

Ognuno di questi tre gradi contiene un atto perfetto di amor di Dio. L’anima più semplice ed oscura, che fa più atti di amor di Dio, è molto più utile alle anime e alla Chiesa di chi opera azioni grandiose con meno amore.

L’ATTO D’AMORE: “GESÙ, MARIA VI AMO, SALVATE ANIME”
(Da “Il Cuore di Gesù al mondo” di P.Lorenzo Sales. Editrice Vaticana)

Promesse di Gesù per ogni atto d’amore:

“Ogni tuo atto d’Amore rimane in eterno…

Ogni “GESÙ TI AMO ” attira ME nel tuo cuore…

Ogni tuo atto d’Amore ripara per mille bestemmie…

Ogni tuo atto d’Amore è un’anima che si salva perché’ ho sete del tuo Amore e per un tuo atto d’Amore creerei il Paradiso..

L’atto di Amore va a valorizzare al massimo ogni istante di questa vita terrena, facendoti osservare il Primo e Massimo Comandamento: AMA DIO CON TUTTO IL TUO CUORE, CON TUTTA LA TUA ANIMA, CON TUTTA LA TUA MENTE, CON TUTTE LE TUE FORZE. ”

(Parole di Gesù a Suor Consolata Betrone).

Maria Consolata Betrone nasce a Saluzzo (Cn) il 6 aprile 1903.

Dopo la militanza nell’Azione Cattolica, nel 1929 entrò fra le Clarisse Cappuccine di Torino con il nome di Maria Consolata.

Fu cuoca, portinaia, ciabattina e anche segretaria. Trasferita nel 1939 al nuovo monastero di Moriondo di Moncalieri (To) e favorita di visioni e locuzioni da parte di Gesù, si consumò per la conversione dei peccatori e il recupero dei consacrati il 18 luglio 1946. L’8 febbraio 1995 si iniziò il Processo per la sua beatificazione.

Questa suora fece di una frase che sentì nel cuore la missione della propria vita: “Gesù, Maria vi amo, salvate anime”

Dal diario di suor Consolata sono stati tratti questi discorsi che ebbe con Gesù e che meglio fanno comprendere questa invocazione: “Non ti chiedo che questo: un atto d’amore continuo, Gesù, Maria vi amo, salvate anime”. (1930)

“Dimmi, Consolata, che preghiera più bella puoi farmi? “Gesù, Maria vi amo, salvate anime”. (1935)

“Ho sete del tuo atto d’amore! Consolata, amami tanto, amami solo, amami sempre! Ho sete di amore, ma dell’amore totale, di cuori non divisi. Amami tu per tutti e per ciascun cuore umano che esiste… Ho tanta sete d’amore…. Dissetami tu…. Lo puoi…. Lo vuoi! Coraggio e avanti!”. (1935)

“Sai perché non ti permetto tante preghiere vocali? Perché l’atto d’amore è più fecondo. Un “Gesù ti amo” ripara mille bestemmie. Ricorda che un atto perfetto d’amore decide l’eterna salvezza di un’anima. Quindi abbi rimorso a perdere un solo “Gesù, Maria vi amo, salvate anime”. (1935)

Gesù ha espresso la sua gioia per l’invocazione “Gesù, Maria vi amo, salvate anime”. È la consolante promessa ripetuta molte volte negli scritti di suor Consolata invitata da Gesù a intensificare e a offrire il suo atto d’amore: “Non perdere tempo perché ogni atto d’amore rappresenta un’anima. Di tutti i doni, il dono maggiore che tu possa offrirmi è una giornata ripiena d’amore”.

E un’altra volta, il 15 ottobre 1934: “Io ho dei diritti su di te Consolata! E per questo Io desidero un incessante “Gesù, Maria vi amo, salvate anime” da quando ti alzi al mattino a quando ti corichi la sera”.

Gesù, ancora più esplicito, spiega a suor Consolata che l’invocazione, in favore delle anime, contenuta nella formula dell’incessante atto d’amore, si estende a tutte le anime: “Gesù, Maria vi amo, salvate anime” comprende tutto: le anime del Purgatorio come quelle della Chiesa militante; l’anima innocente e quella colpevole; i moribondi, gli atei ecc.”.

Per molti anni suor Consolata aveva pregato per la conversione di uno dei suoi fratelli, Nicola. Nel giugno del 1936 Gesù le confida: “Ogni tuo atto d’amore attira la fedeltà in te, perché attira Me che sono la fedeltà… Ricordalo, Consolata, che ti ho dato Nicola e ti darò i tuoi “Fratelli” unicamente per l’atto incessante d’amore… perché è l’amore che voglio dalle Mie creature…”. L’atto d’amore, che Gesù vuole, è un vero canto d’amore, è un atto interiore della mente che pensa ad amare e del cuore che ama. La formula “Gesù, Maria vi amo, salvate anime!” vuol essere semplicemente un aiuto.

“E, se una creatura di buona volontà, mi vorrà amare, e farà della sua vita un solo atto d’amore, da quando si alza a quando si addormenta, (col cuore s’intende) Io farò per quest’anima delle follie… Ho sete d’amore, ho sete di essere amato dalle Mie creature. Le anime, per giungere a Me, credono che sia necessaria una vita austera, penitente. Vedi come mi trasfigurano! Mi fanno temibile, mentre Io sono solamente Buono! Come dimenticano il precetto che Io vi ho dato “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima ecc…” Oggi, come ieri, come domani, alle Mie creature Io chiederò solo e sempre amore”.