Devozione a Gesù: venerazione dell’immagine del Sacro Cuore

FESTA DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESU’

Venerdì dopo la domenica del Corpus Domini

La festa del S. Cuore di Gesù è stava voluta da Gesù stesso rivelando la sua volontà a S. Margherita Maria Alacoque.

La festa insieme alla Comunione Riparatrice,

l’Ora Santa,

la Consacrazione,

la venerazione dell’immagine del Sacro Cuore, costituiscono le pratiche che Gesù stesso ha richiesto alle anime tramite l’umile Suora come forme di amore e riparazione al suo Sacratissimo Cuore.

Così ella scrive nella sua autobiografia, nell’ottava della festa del Corpus Domini del 1675: “Una volta, in un giorno dell’ottava, mentre ero davanti al santo Sacramento, ricevetti dal mio Dio grazie straordinarie del suo amore e mi sentii toccata dal desiderio di ricambiarlo in qualche modo e di rendergli amore per amore. Lui mi disse: «Non puoi darmi amore più grande che fare quanto già tante volte ti ho chiesto». Allora, rivelandomi il suo Cuore divino, aggiunse: «Ecco questo Cuore che ha tanto amato gli uomini, che non si è mai risparmiato, fino a spossarsi e a consumarsi al fine di testimoniar loro il suo amore. Per riconoscenza ricevo dalla maggior parte degli uomini solo ingratitudini, irriverenze e sacrilegi, insieme alla freddezza e al disprezzo che mi usano in questo sacramento d’amore. Ma ciò che mi è ancora più doloroso è che, a trattarmi così, siano cuori che mi sono consacrati. Perciò ti chiedo che il primo venerdì dopo l’ottava del santo Sacramento sia dedicato a una festa particolare per onorare il mio Cuore. In quel giorno ti comunicherai e gli tributerai un’ammenda d’onore, per riparare le indegnità che ha ricevuto durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari. Ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per effondere abbondantemente le grazie del suo divino amore su coloro che Gli renderanno quest’onore e procureranno che anche altri glielo rendano».

Si consigli di prepararsi alla festa Cuore di Gesù:

con una novena di preghiere, si cerchi in tutti i modi di assistere alla S. Messa tutti i giorni, ricevere con molto amore la S. Comunione, fare almeno mezz’ora di Adorazione Eucaristica, con il proposito di riparare le offese e gli oltraggi al S.Cuore;

facendo fioretti offrendo in particolare il lavoro e le piccole croci quotidiane in riparazione di questo misericordiosissimo Cuore, sopportando con amore e con il sorriso le piccole croci della vita.

Facendo spesso durante il giorno atti d’amore e comunioni spirituali tanto graditi dal Cuore dolcissimo di Gesù

Il giorno della festa del Sacratissimo Cuore di Gesù, come richiesto dallo stesso Signore a S. Margherita occorre assistere alla S. Messa e ricevere la S. Comunione in spirito di riparazione e fare uno o più atti di riparazione per le offese che il Divin Cuore di Gesù riceve dagli uomini, in particolare le offese, gli oltraggi e irriverenze verso il Santissimo Sacramento. A chi gli renderà quest’ onore egli ha promesso : “il mio Cuore si dilaterà per effondere abbondantemente le grazie del suo divino amore su coloro che Gli renderanno quest’onore e procureranno che anche altri glielo rendano”

“Ho una sete ardente di essere onorato dagli uomini nel santissimo Sacramento:

ma non trovo quasi nessuno che si adoperi ad estinguere la mia sete e corrisponda al mio amore” Gesù a S. Margherita

ATTO DI RIPARAZIONE

Scritto da Sua Santità Pio XI per essere recitato pubblicamente nelle chiese nella festa del Cuore sacratissimo di Gesù

Si concede l’indulgenza parziale al fedele che recita piamente questo atto di riparazione
L’indulgenza è plenaria se lo si recita pubblicamente nella solennità del Sacro Cuore di Gesù.

Gesù dolcissimo, il cui immenso amore per gli uomini viene con tanta ingratitudine ripagato di oblio, di trascuratezza, di disprezzo, ecco che noi, prostrati innanzi a te, intendiamo riparare con particolari attestazioni di onore una così indegna freddezza e le ingiurie con le quali da ogni parte viene ferito dagli uomini l’amantissimo tuo Cuore. Memori però che noi pure altre volte ci macchiammo di tanta indegnità, e provandone vivissimo dolore, imploriamo anzitutto per noi la tua misericordia, pronti a riparare con volontaria espiazione, non solo i peccati commessi da noi, ma anche quelli di coloro che, errando lontano dalla via della salute, ricusano di seguire te come pastore e guida, ostinandosi nella loro infedeltà, o calpestando le promesse del battesimo, hanno scosso il soavissimo giogo della tua legge. E mentre intendiamo espiare tutto il cumulo di sì deplorevoli delitti, ci proponiamo di ripararli ciascuno in particolare: l’immodestia e le brutture della vita e dell’abbigliamento, le tante insidie tese dalla corruttela alle anime innocenti, la profanazione dei giorni festivi, le ingiurie esecrande scagliate contro te e i tuoi santi, gli insulti lanciati contro il tuo Vicario e l’ordine sacerdotale, le negligenze e gli orribili sacrilegi onde è profanato lo stesso sacramento dell’amore divino, e infine le colpe pubbliche delle nazioni che osteggiano i diritti e il magistero della Chiesa da te fondata. Ed oh potessimo noi lavare col nostro sangue questi affronti! Intanto come riparazione dell’onore divino conculcato, noi ti presentiamo, accompagnandola con le espiazioni della Vergine tua madre, di tutti i santi e delle anime pie, quella soddisfazione che tu stesso un giorno offristi sulla croce al Padre e che ogni giorno rinnovi sugli altari, promettendo con tutto il cuore di voler riparare, per quanto sarà in noi e con l’aiuto della tua grazia, i peccati commessi da noi e dagli altri e l’indifferenza verso sì grande amore con la fermezza della fede, l’innocenza della vita, l’osservanza perfetta della legge evangelica, specialmente della carità, e di impedire inoltre con tutte le nostre forze le ingiurie contro di te, e di attrarre quanti più potremo alla tua sequela. Accogli, te ne preghiamo, o benignissimo Gesù, per l’intercessione della beata Vergine Maria riparatrice, questo volontario ossequio di riparazione, e conservaci fedelissimi nella tua obbedienza e nel tuo servizio fino alla morte con il gran dono della perseveranza, mediante il quale possiamo tutti un giorno pervenire a quella patria, dove tu col Padre e con lo Spirito Santo vivi e regni Dio per tutti i secoli dei secoli. Amen.