Devozione a Maria: preghiera dettata dalla Madonna dove promette grazie infinite

Isje Johanna Peerdeman, detta Ida, nacque il 13 agosto 1905 ad Alkmaar, nei Paesi Bassi, ultima di cinque figli.

La prima delle apparizioni avute da Ida avvenne il 13 ottobre 1917: la veggente, allora dodicenne, riferì di aver visto, mentre ad Amsterdam rincasava dopo la confessione, una donna luminosa d’eccezionale bellezza, che identificò subito con la Vergine Maria. Disse che la “Bella Signora” le sorrideva senza parlare, tenendo le braccia leggermente aperte. Ida, su consiglio del suo direttore spirituale, padre Frehe, non divulgò l’episodio, nonostante si fosse ripetuto per altri due sabati.

Le apparizioni più lunghe cominciarono nel 1945, quando la veggente aveva all’incirca 35 anni, il 25 marzo, festa dell’Annunciazione. La Madonna sarebbe apparsa a Ida quando questa era in casa in compagnia delle sorelle e del padre spirituale, don Frehe: improvvisamente la veggente viene attratta nell’altra stanza da una luce che percepiva solo lei. «Pensai: da dove viene, e che strana luce è mai questa? Mi alzai e dovetti muovermi verso quella luce», raccontò in seguito Ida. «La luce, che rifulgeva in un angolo della stanza, si avvicinò. La parete sparì ai miei occhi assieme a tutto ciò che si trovava nella stanza. Era un mare di luce e un vuoto profondo. Non era luce solare e nemmeno elettrica. Non sapevo spiegarmi che tipo di luce fosse. Era però un vuoto profondo. E da questo vuoto vidi ad un tratto emergere una figura femminile. Non so spiegarlo diversamente».

È la prima delle 56 apparizioni che proseguiranno per 14 anni. In queste manifestazioni la Madonna gradatamente svela i suoi messaggi: l’11 febbraio del 1951 le affida una preghiera e il successivo 4 marzo mostra ad Ida un’immagine (poi dipinta dal pittore Heinrich Repke).

L’immagine raffigura la Madre di Cristo, con la croce alle spalle e con i piedi poggiati sul globo terrestre, circondato da un gregge di pecore, simbolo dei popoli di tutto il mondo che, secondo il messaggio, avrebbero trovato la pace solo volgendo lo sguardo alla croce. Dalle mani di Maria si irradiano raggi di Grazia.

Per quanto riguarda la preghiera, la Madonna si sarebbe così espressa nei messaggi: “Non conoscete la potenza e l’importanza di questa preghiera presso Dio” (31.5.1955); “Questa preghiera salverà il mondo” (10.5.1953); “Questa preghiera è data per la conversione del mondo” (31.12.1951); con la recita quotidiana della preghiera “Ti assicuro che il mondo cambierà” (29.4.1951).

Questo il testo della preghiera, tradotta in ottanta lingue:

«Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre, manda ora il tuo Spirito sulla terra. Fa’ abitare lo Spirito Santo nei cuori di tutti i popoli, affinché siano preservati dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra. Che la Signora di tutti i popoli, la Beata Vergine Maria, sia la nostra Avvocata. Amen.»

(Messaggio del 15.11.1951)

La Madonna avrebbe inoltre chiesto di inviare una lettera a Roma, affinché il papa emanasse un quinto dogma mariano, riguardante il ruolo di Maria quale Corredentrice, Mediatrice e Avvocata del genere umano.

Nei messaggi la Madonna avrebbe detto a Ida di avere scelto Amsterdam perché città del miracolo eucaristico del 1345.

Ida Peerdeman morì il 17 giugno 1996, all’età di novant’anni.

La venerazione pubblica della Vergine sotto il titolo di “Signora di Tutti i Popoli” venne autorizzata il 31 maggio 1996 da Mons. Henrik Bomers e dall’allora Vescovo ausiliario, Mons Josef M. Punt.

Il 31 maggio 2002 il Vescovo Mons. Josef M. Punt, ha emanato una dichiarazione formale con la quale riconosceva il carattere soprannaturale delle apparizioni della Madonna col titolo di Signora di Tutti i Popoli, approvando così ufficialmente le apparizioni.