Devozione a Maria: preghiera per benedire le nostre famiglie

 

O Vergine Addolorata, vengo a implorare la tua materna assistenza con la confidenza di figlia/o e la fiducia di essere esaudita/o. Tu, Madre mia, sei la Regina di questa casa; unicamente in Te ho posto sempre tutta la mia fiducia e non sono rimasta/o mai confusa/o.

Anche questa volta, o Madre mia, prostrata/o alle tue ginocchia domando al tuo cuore materno la grazia di riunire la mia famiglia (oppure: la famiglia di…) per la Passione e Morte del tuo Divin Figliolo, per il Suo Sangue Preziosissimo e per la Sua Croce. Te la domando ancora per la tua Maternità, per i tuoi dolori e per le lacrime che spargesti per noi ai piedi della Croce.

Madre mia, ti vorrò sempre bene, e ti farò conoscere ed amare, anche dagli altri.

Per la tua bontà degnati di esaudirmi. Così sia.

Tre Ave Maria

Madre mia, fiducia mia.

La salvezza dell’anima

1. Mi trovo in questo mondo per salvarmi l’anima. Devo rendermi conto che la vita non mi è stata donata perché cerchi il successo o il divertimento, perché mi abbandoni all’ozio o ai vizi: lo scopo vero della vita è solamente di salvarsi l’anima. Non servirebbe a niente possedere anche tutta la terra, se poi si perdesse l’anima. Vediamo ogni giorno che tante persone non risparmiano fatiche per ottenere il potere e le ricchezze: ma tutte quelle fatiche saranno inutili, se non riusciranno a salvarsi l’anima.

2. La salvezza dell’anima è cosa che richiede perseveranza. Non è un bene che si possa acquistare una volta per tutte, ma la si conquista con la forza interiore, e la si può perdere anche allontanandosi da Dio con il semplice pensiero. Per arrivare alla salvezza, non basta essersi comportati bene nel passato, ma occorre perseverare nel bene fino alla fine. Come posso essere tanto sicuro di salvarmi? Il mio passato è pieno di infedeltà alla grazia di Dio, il mio presente è insondabile e il mio futuro è tutto nelle mani di Dio.

3. Il risultato finale della mia vita è irreparabile. Se perdo una causa, posso ricorrere in appello; se mi ammalo, posso sperare di guarire; ma quando si perde l’anima, è persa per sempre. Se mi rovino un occhio, me ne rimane sempre un altro; se mi rovino l’anima, non c’è rimedio, perché di anima ce n’è una sola. Forse penso troppo poco a un problema così fondamentale, oppure non rifletto abbastanza ai pericoli che mi minacciano. Se dovessi presentarmi a Dio in questo momento, quale sarebbe la mia sorte?

Il buon senso ci dice che dobbiamo impegnarci a fondo per assicurarci la salvezza dell’anima.

A questo scopo, la cosa più saggia che possiamo fare, sarà di seguire l’esempio della nostra Madre celeste. La Madonna è nata senza peccato originale, e quindi senza tutta la fragilità umana che in noi è innata; è piena di grazia e in essa confermata fin dal primo momento della sua esistenza. Nonostante questo, ha evitato con cura ogni vanità umana, ogni pericolo, ha condotto sempre una vita mortificata, ha fuggito gli onori e le ricchezze, preoccupandosi solo di corrispondere alla grazia, di praticare le virtù, di acquistarsi meriti per l’altra vita. C’è da sentirsi veramente confusi, al pensiero che noi, non solo pensiamo tanto poco alla salvezza dell’anima, ma in più ci esponiamo continuamente e volontariamente a gravi pericoli.

Imitiamo l’impegno della Madonna per i problemi dell’anima, mettiamoci sotto la sua protezione, per poter meglio sperare nella salvezza finale. Affrontiamo senza timori le difficoltà, le seduzioni di una vita facile, l’urto delle passioni. L’impegno serio e continuo della Madonna ci dovrebbe incoraggiare a preoccuparci attivamente della salvezza della nostra anima.