Devozione a Padre Pio: il suo pensiero del 20 Giugno

20. «Padre, perché piangete quando ricevete Gesù nella santa comunione?». Risposta: «Se la Chiesa emette il grido: “Non sdegnasti il seno della Vergine”, parlando dell’incarnazione del Verbo nel seno dell’Immacolata, cosa non si dirà di noi miserabili?! Ma Gesù ci ha detto: “Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue non avrà la vita eterna”; e allora accostiamoci alla santa comunione con tanto amore e timore. Tutta la giornata sia preparazione e ringraziamento alla santa comunione».

21. Se non ti è concesso di poterti trattenere a lungo in preghiera, in letture, ecc., non devi per questo sconfortarti. Finché avrai Gesù sacramentato ogni mattina, devi stimarti fortunatissima.
Nel corso del giorno, quando non ti è permesso di fare altro, chiama Gesù, anche in mezzo a tutte le tue occupazioni, con gemito rassegnato dell’anima ed egli verrà e resterà sempre unito con l’anima mediante la sua grazia ed il suo santo amore.
Vola con lo spirito dinanzi al tabernacolo, quando non ci puoi andare col corpo, e là sfoga le ardenti brame e parla e prega ed abbraccia il Diletto delle anime meglio che se ti fosse dato di riceverlo sacramentalmente.

22. Gesù solo può comprendere che pena sia per me, allorché mi si prepara davanti la scena dolorosa del Calvario. È parimenti incomprensibile che sollievo si dà a Gesù non solo col compatirlo nei suoi dolori, ma quando trova un’anima che per amor suo gli chiede non consolazioni, ma di essere fatta partecipe dei suoi medesimi dolori.

O Padre Pio da Pietrelcina che hai tanto amato il tuo Angelo Custode il quale ti faceva da guida, da difensore e da messaggero. A te le Figure Angeliche portavano le preghiere dei tuoi figli spirituali. Intercedi presso il Signore affinché anche noi impariamo a servirci del nostro Angelo Custode che per tutta la nostra vita è pronto a suggerirci la via del bene ed a dissuaderci dal compiere il male.

« Invoca il tuo Angelo Custode, che ti illuminerà e ti guiderà. Il Signore te lo ha messo vicino appunto per questo. Perciò’ serviti di lui ». Padre Pio