Devozione a Padre Pio: il suo pensiero del 3 Giugno

GIUGNO

Iesu et Maria,
in vobis confido!

1. Di’ durante la giornata:

Dolce Cuor del mio Gesù,
fa’ ch’io t’ami sempre più.

2. Ama moltissimo l’Ave Maria!

3. Gesù, tu vieni sempre in me. Con quale cibo ti devo alimentare?… Con l’amore! Ma il mio amore è fallace. Gesù, ti voglio bene assai. Supplisci al mio amore.

4. Gesù e Maria, confido in Voi!

5. Ricordiamoci che il Cuore di Gesù ci ha chiamati non solo per la nostra santificazione, ma anche per quella delle altre anime. Egli vuol essere aiutato nella salvezza delle anime.

6. Che altro ti dirò? La grazia e pace dello Spirito Santo sia sempre nel mezzo del tuo cuore. Metti questo cuore nel costato aperto del Salvatore ed uniscilo a questo re dei nostri cuori, che in essi sta come in suo trono reale per ricevere l’omaggio e l’obbedienza di tutti gli altri cuori, tenendo così la porta aperta, acciocché ciascuno possa accostarsi per aver sempre ed a qualunque ora udienza; e quando il tuo gli parlerà, non ti dimenticare, mia carissima figliuola, di fargli parlare anche in favor del mio, acciocché la sua divina e cordiale maestà lo renda buono, ubbidiente, fedele e meno meschino di quello che è.

7. Non ti meraviglierai affatto delle tue debolezze ma, riconoscendoti per quella che sei, ti arrossirai della tua infedeltà a Dio ed in lui confiderai, abbandonandoti tranquillamente sulle braccia del celeste Padre, come un bambino su quelle della propria madre.

8. Oh se avessi infiniti cuori, tutti i cuori del cielo e della terra, della Madre tua, o Gesù, tutti, tutti li offrirei a te!

9. Gesù mio, dolcezza mia, amor mio, amore che mi sostiene.

10. Gesù, ti voglio bene assai!… è inutile che te lo ripeta, ti voglio bene, Amore, Amore! Tu solo!… a te solo lode.

11. Il Cuore di Gesù sia il centro di tutte le tue ispirazioni.

12. Gesù ti sia sempre, ed in tutto, scorta, sostegno e vita!

13. Con questa (la corona del Rosario) si vincono le battaglie.

14. Anche ammesso tu avessi commesso tutti i peccati di questo mondo, Gesù ti ripete: ti sono rimessi molti peccati perché molto hai amato.

15. Nel tumultuare delle passioni e delle avverse vicende ci sorregga la cara speranza della sua inesauribile misericordia. Corriamo fidenti al tribunale di penitenza, ove egli con ansia di padre in ogni istante ci attende; e, pur consapevoli della nostra insolvibilità dinanzi a lui, non dubitiamo del perdono solennemente pronunziato sui nostri errori. Poniamo su di essi, come ce l’ha posta il Signore, una pietra sepolcrale.

16. Il Cuore del nostro divin Maestro non ha legge più amabile di quella della dolcezza, dell’umiltà e della carità.

17. Gesù mio, dolcezza mia… e come posso vivere senza di te? Vieni sempre, Gesù mio, vieni, possiedi tu solo il mio cuore.

18. Figli miei, non è mai troppo per prepararsi alla santa comunione.

19. «Padre, mi sento indegno della santa comunione. Ne sono indegno!».
Risposta: «È vero, non siamo degni di un tal dono; ma altro è accostarsi indegnamente col peccato mortale, altro è non essere degni. Indegni siamo tutti; ma è lui che ci invita, è lui che lo vuole. Umiliamoci e riceviamolo con tutto il cuore pieno d’amore».

20. «Padre, perché piangete quando ricevete Gesù nella santa comunione?». Risposta: «Se la Chiesa emette il grido: “Non sdegnasti il seno della Vergine”, parlando dell’incarnazione del Verbo nel seno dell’Immacolata, cosa non si dirà di noi miserabili?! Ma Gesù ci ha detto: “Chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue non avrà la vita eterna”; e allora accostiamoci alla santa comunione con tanto amore e timore. Tutta la giornata sia preparazione e ringraziamento alla santa comunione».

21. Se non ti è concesso di poterti trattenere a lungo in preghiera, in letture, ecc., non devi per questo sconfortarti. Finché avrai Gesù sacramentato ogni mattina, devi stimarti fortunatissima.
Nel corso del giorno, quando non ti è permesso di fare altro, chiama Gesù, anche in mezzo a tutte le tue occupazioni, con gemito rassegnato dell’anima ed egli verrà e resterà sempre unito con l’anima mediante la sua grazia ed il suo santo amore.
Vola con lo spirito dinanzi al tabernacolo, quando non ci puoi andare col corpo, e là sfoga le ardenti brame e parla e prega ed abbraccia il Diletto delle anime meglio che se ti fosse dato di riceverlo sacramentalmente.

22. Gesù solo può comprendere che pena sia per me, allorché mi si prepara davanti la scena dolorosa del Calvario. È parimenti incomprensibile che sollievo si dà a Gesù non solo col compatirlo nei suoi dolori, ma quando trova un’anima che per amor suo gli chiede non consolazioni, ma di essere fatta partecipe dei suoi medesimi dolori.

23. Non abituatevi mai alla Messa.

24. Ogni santa messa ben ascoltata e con devozione, produce nella nostra anima effetti meravigliosi, abbondanti grazie spirituali e materiali, che noi stessi non conosciamo. Per tal fine non spendere inutilmente il tuo denaro, sacrificalo e vieni su per ascoltare la santa messa.
Il mondo potrebbe stare anche senza sole, ma non può stare senza la santa messa.

25. Alla domenica, Messa e Rosario!

26. Nell’assistere alla santa messa rinnova la tua fede e medita quale vittima s’immola per te alla divina giustizia per placarla e renderla propizia.
Quando stai bene, la messa l’ascolti. Quando stai male, e non puoi assistervi, la messa la dici.

27. In questi tempi così tristi di morta fede, di empietà trionfante, il mezzo più sicuro per mantenersi esente dal pestifero morbo che ci circonda, è quello di fortificarsi con questo cibo eucaristico. Il che non si potrà facilmente ottenere da chi vive mesi e mesi senza satollarsi delle carni immacolate del divino Agnello.

28. Io fo punto, perché la campana mi chiama e mi sollecita; ed io me ne vado al torchio della chiesa, al santo altare, dove continuamente stilla il vino sacro del sangue di quell’uva deliziosa e singolare di cui a soli pochi fortunati è permesso inebriarsi. Là — come voi sapete, non posso fare altrimenti — io vi presenterò al celeste Padre nell’unione del suo Figlio, il quale, per il quale e mediante il quale io sono tutto vostro nel Signore.

29. Vedete quanti dispregi e quanti sacrilegi si commettono dai figliuoli degli uomini verso l’umanità sacrosanta del suo Figliuolo nel sacramento dell’Amore? A noi tocca, giacché dalla bontà del Signore siamo stati prescelti nella sua Chiesa, al dir di san Pietro, a «regale sacerdozio» (1Pt 2,9), a noi tocca, dico, difendere l’onore di questo mansuetissimo Agnello, sempre sollecito quando si tratta di patrocinare la causa delle anime, sempre muto allorché trattasi della propria causa.

30. Gesù mio, salva tutti; io mi offro vittima per tutti; rafforzami, prendi questo cuore, riempilo del tuo amore e poi comandami ciò che vuoi.