Devozione a San Giuseppe lavoratore da fare oggi 1 Maggio 2020

SAN GIUSEPPE

lavoratore

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE LAVORATORE

O beato Giuseppe, grande lavoratore, abbi pietà di me, povero peccatore.
O grande Maestro di spirito, insegnami la via del Cielo, e fa che sul mio lavoro sia mite e generoso, umile e temprato nel mio carattere, di buon esempio ai miei compagni, retto nei miei costumi, affinché non debba scandalizzare nessuno di quelli che mi stanno vicino.
Ti prego, caro San Giuseppe, che io sia forte ogni giorno, e accetti,
come sacrificio, in sconto dei miei peccati, il mio lavoro fatto con onestà, senza mai inquietarmi, scoraggiarmi e mancare di fede.
Prega per me e per la mia famiglia. Tu che accettasti con amore la Tua diletta Sposa, che per opera dello Spirito Santo doveva dare alla luce il Figlio Gesù, fa che anch’io accetti nella mia sposa (o nel mio sposo), quello che mi dà maggior sofferenza, dimenticando anche i suoi errori, e ricordando i miei.
Fa che, a Tuo esempio, sappia ben educare i miei figli, come Tu educasti il Bimbo Gesù, affinché la nostra Famiglia cammini al Tuo sguardo, e siamo da Te protetti in vita e in morte. Beato Giuseppe, grande lavoratore, abbi pietà di me, povero peccatore, e di tutta la mia famiglia. Amen.

(Madre Provvidenza)

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE ARTIGIANO

O glorioso Patriarca San Giuseppe, umile e giusto artigiano di Nazareth, che hai dato a tutti i cristiani, ma specialmente a noi, l’esempio di una vita perfetta nel lavoro assiduo e nell’ammirabile unione con Maria e con Gesù, assistici nella nostra fatica quotidiana, affinché anche noi, artigiani cattolici, possiamo incontrare in essa il mezzo efficace di glorificare il Signore, di santificarci e di essere utili alla società in cui viviamo, ideale supremo di tutte le nostre azioni.
Ottienici dal Signore, o nostro protettore amatissimo, l’umiltà e la semplicità di cuore; l’amore al lavoro e a coloro che sono in esso nostri compagni; la conformità ai disegni divini nei travagli inevitabili di questa vita e la gioia per sopportarli; la coscienza delle nostre responsabilità; lo spirito di disciplina e di preghiera; la docilità e il rispetto verso i superiori; la fraternità verso i nostri pari; la carità ed l’indulgenza con i dipendenti. Accompagnaci nei momenti prosperi, quando tutto ci invita a gustare onestamente i frutti delle nostre fatiche; ma sostienici nelle ore tristi, quando sembra che il cielo si chiuda sopra di noi e che perfino gli strumenti del lavoro si ribellino nelle nostre mani.
Fa’ che, a tua imitazione, teniamo fissi gli occhi nella nostra Madre Maria, tua sposa dolcissima, che in un cantuccio della tua modesta bottega filava silenziosa, abbozzando sulle sue labbra il più soave sorriso, e che non allontaniamo mai lo sguardo da Gesù, che si affannava con Te sul tuo banco di carpentiere, affinché possiamo condurre sulla terra una vita pacifica e santa, preludio di quella eternamente felice che speriamo in cielo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

(3 anni di indulgenza, Pio XII, 11 marzo 1958)