Devozione agli Angeli: la potente preghiera dettata da Gesù a San Michele

Dice Gesù: “…Non dimenticate il mio forte guerriero. A lui e soltanto a lui dovete la vostra libertà dal demonio. Egli vi proteggerà, ma voi non dimenticatelo…”.

Sui grani grossi:

Il Padre nostro…

Sui grani piccoli si ripete 3 volte (x 9):

L’Ave Maria

Si termina recitando:

Un Padre nostro… a San Michele

Un Padre nostro… a San Raffele
Un Padre nostro… a San Gabriele

Un Padre nostro… al nostro Angelo Custode

Preghiera: O San Michele Arcangelo, voi che siete il Principe delle Celesti Schiere e con l’aiuto divino schiacciaste il serpe maligno, difendetemi e liberatemi oggi dalle terribili bufere. Così sia.

Ne nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

CHI E’ SAN MICHELE ARCANGELO?

Michele (Mi-kha-el) vuol dire chi come Dio. Alcuni hanno visto san Michele nell’apparizione a Giosué, poiché si presenta con una spada sguainata in mano, esattamente come viene rappresentato san Michele. Egli disse a Giosué: Sono un principe dell’esercito di Yahvé… togliti i calzari, perché il luogo che calpesti è santo (Gs 5, 13-15).
Quando il profeta Daniele ebbe una visione e rimase come morto, disse: Però Michele, uno dei primi principi, mi è venuto in aiuto e io l’ho lasciato là presso il principe del re di Persia (Dn 10, 13). Io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in questo se non Michele, il vostro principe (Dn 10, 21).
In quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, che non c’era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo (Dn 12, 1).
Nel Nuovo Testamento, nella lettera di san Giuda Taddeo, sta scritto: L’arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosé, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore! (Gd 9).
Ma è soprattutto nel capitolo dodicesimo dell’Apocalisse che appare chiaramente la sua missione di capo degli eserciti angelici nella lotta contro il diavolo e i suoi demoni:
Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del Sangue dell’Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio, poiché hanno disprezzato la vita fino a morire (Ap 12, 7-11).
San Michele arcangelo è considerato il patrono speciale del popolo di Israele, come sta scritto in Daniele al capitolo 12, versetto 1. Inoltre è stato nominato patrono speciale della Chiesa cattolica, il nuovo popolo di Dio del Nuovo Testamento.
Viene acclamato anche come patrono dei giudici e di coloro che esercitano la giustizia, infatti lo si rappresenta con la bilancia in mano. E poiché è il capo degli eserciti celesti nella lotta contro il male e contro il diavolo, viene considerato patrono dei soldati e dei poliziotti. Poi è stato scelto come patrono dei paracadutisti e dei radiologi e di tutti coloro che curano per mezzo del radio. Ma è specialmente potente contro Satana. Per questo gli esorcisti lo invocano come un difensore fortissimo.
Vediamo un caso storico che ispirò il film L’esorcista e che accadde a Washington, nell’ospedale di San Alejo, nel 1949, secondo le ricerche svolte dalla rete televisiva nordamericana Abc. Il bambino, non bambina come nel film, di circa 10 anni, era figlio di una famiglia luterana, che ricorse alla Chiesa cattolica per chiedere aiuto.
Il padre gesuita James Hughes e un altro sacerdote che lo aiutava, fecero l’esorcismo diverse volte finché cacciarono il diavolo. Il bambino venne liberato e visse molti anni come una persona normale, si sposò e formò una famiglia. I sacerdoti esorcisti vissero anch’essi molti anni ancora e il diavolo non si vendicò di loro, perché Dio non glielo permise.
In realtà non ci furono tutti quei fenomeni spettacolari e tragici che il film mostra. Pochi sanno ciò che veramente accadde. Il demonio, per mezzo della voce del bimbo, disse: Non me ne andrò finché non venga pronunciata una certa parola, ma il bambino non la dirà mai. L’esorcismo continuò e all’improvviso il bambino parlò con una voce chiaramente autoritaria e dignitosa. Disse: Sono san Michele e ti ordino, Satana, di abbandonare il corpo nel nome di Dominus (Signore, in latino), in questo stesso momento. Allora si udì un suono simile a una grande detonazione, che venne sentita da molte persone nell’ospedale di San Alejo, dove si tenevano gli esorcismi. E il bambino posseduto venne liberato per sempre. Il piccolo non ricordò più nulla tranne una visione di san Michele che lottava contro Satana. Così si concluse felicemente quella battaglia nel corpo del posseduto, con la vittoria di Dio per mezzo dell’arcangelo.
In caso di possessione diabolica bisogna ricorrere a Maria, pregando il rosario, usando l’acqua benedetta, il crocifisso e altri oggetti benedetti, ma sempre invocando san Michele.