Devozione ai Santi: il consiglio di Padre Pio oggi 15 Agosto
11. Mancare di carità è come ferire Iddio nella pupilla del suo occhio.
Che cosa è più delicato della pupilla dell’occhio?
Mancare di carità è come peccare contro natura.
12. La beneficenza, da qualsiasi parte venga, è sempre figlia della stessa madre, cioè la provvidenza.
13. Mi dispiace tanto veder soffrire! Per togliere un dispiacere a qualcuno, non troverei difficoltà a tirarmi una pugnalata al cuore!… Sì, questo mi sarebbe più facile!
14. Dove non c’è ubbidienza, non c’è virtù. Dove non c’è virtù, non c’è bene, non c’è amore e dove non c’è amore non c’è Dio e senza Dio non si va in paradiso.
Queste formano come una scala e se manca uno scalino della scala, si casca giù.
15. Fate tutto per la gloria di Dio!
16. Recitate sempre il Rosario!
Dite dopo ogni mistero:
San Giuseppe, prega per noi!
17. Vi scongiuro, per la mansuetudine di Gesù e per le viscere di misericordia del Padre celeste, di non raffreddarvi mai nella via del bene. Correte sempre e non vogliate mai fermarvi, sapendo che in questa strada lo star fermo equivale al ritorno sui propri passi.
18. La carità è il metro col quale il Signore ci giudicherà tutti.
19. Ricordati che il perno della perfezione è la carità; chi vive di carità, vive in Dio, perché Dio è carità, come disse l’Apostolo.
20. Mi è dispiaciuto moltissimo nel sapere che sei stata ammalata, ma ho goduto moltissimo nel sapere che ti vai rimettendo e più ancora ho goduto nel veder rifiorire in mezzo a voi la vera pietà e cristiana carità dimostrata nella tua infermità.
21. Benedico il buon Dio dei santi sentimenti che ti dà la sua grazia. Fai bene a non incominciare mai nessuna opera senza aver prima implorato l’aiuto divino. Ciò ti otterrà la grazia della santa perseveranza.
22. Prima della meditazione, prega Gesù, la Madonna e San Giuseppe.
23. La carità è la regina delle virtù. Come le perle sono tenute insieme dal filo, così le virtù dalla carità. E come, se si rompe il filo, le perle cadono; così, se viene meno la carità, le virtù si disperdono.
24. Soffro e soffro assai; ma grazie al buon Gesù sento ancora un po’ di forza; e di che cosa non è capace la creatura aiutata da Gesù?
25. Combattete, figliuola, da forte, se vi preme di avere il premio delle anime forti.
26. Devi avere sempre prudenza ed amore. La prudenza ha gli occhi, l’amore le gambe. L’amore che ha le gambe vorrebbe correre a Dio, ma il suo impulso di slanciarsi verso di lui è cieco, e qualche volta potrebbe inciampare se non fosse guidato dalla prudenza che ha gli occhi. La prudenza, quando vede che l’amore potrebbe essere sfrenato, gli presta gli occhi.
27. La semplicità è una virtù, però fino ad un certo punto. A questa non deve mai mancare la prudenza; la furberia e la scaltrezza, invece, sono diaboliche e fanno tanto male.
28. La vanagloria è un nemico proprio delle anime che si sono consacrate al Signore e che si sono date alla vita spirituale; e perciò a ben ragione può dirsi la tignuola dell’anima che tende alla perfezione. Essa vien detta dai santi tarlo della santità.
29. Fa’ che non turbi l’anima tua il triste spettacolo dell’ingiustizia umana; anche questa, nell’economia delle cose, ha il suo valore. È su di essa che vedrai sorgere un giorno l’immancabile trionfo della giustizia di Dio!
30. Il Signore per allettarci, ci fa tante grazie e noi crediamo di toccare il cielo con un dito. Non sappiamo, invece, che per crescere abbiamo bisogno di pan duro: le croci, le umiliazioni, le prove, le contraddizioni.
31. I cuori forti e generosi non si dolgono che per grandi motivi, e anche tali motivi non li fanno troppo penetrare nel loro intimo.