Devozione ai Santi: il pensiero di Padre Pio oggi 26 Settembre

 

26. Piacesse a Dio che si ravvedessero queste povere creature e ritornassero davvero a lui!
Per queste persone bisogna essere tutte viscere di madre e per queste bisogna avere somma cura, poiché Gesù ci fa sapere che in cielo si fa più festa per un peccatore pentito che per la perseveranza di novantanove giusti.
È veramente confortante questa sentenza del Redentore per tante anime che disgraziatamente peccarono e poi vogliono ravvedersi e tornare a Gesù.

27. Opera il bene, ovunque, affinché chiunque possa dire:
«Questo è un figlio di Cristo».
Sopporta tribolazioni, infermità, dolori per amore di Dio e per la conversione dei poveri peccatori. Difendi il debole, consola chi piange.

28. Non vi date pensiero di rubarmi del tempo, poiché il tempo speso meglio è quello che si spende nella santificazione dell’anima altrui, e io non ho come ringraziare la pietà del Padre celeste allorché mi presenta delle anime che posso aiutare in qualche modo.

29. O glorioso e forte
Arcangel San Michele,
sii in vita ed in morte
mio protettor fedele.

30. Mai mi è passato per il pensiero l’idea di qualche vendetta: ho pregato per i denigratori e prego. Se mai qualche volta ho detto al Signore: «Signore, se per convertirli c’è bisogno di una sferzata, dalla pure, purché si salvino».

1. Quando recitate il Rosario dopo il Gloria dite: «San Giuseppe, prega per noi!».

2. Camminate con semplicità nella via del Signore e non tormentate il vostro spirito. Bisogna che odiate i vostri difetti ma con odio tranquillo e non già fastidioso ed inquieto; fa d’uopo avere con essi pazienza e ritrarne vantaggio mediante un santo abbassamento. In difetto di tal pazienza, mie buone figliuole, le vostre imperfezioni, invece di scemare, crescono sempre più, non essendovi cosa che nutra tanto i nostri difetti quanto l’inquietudine e la sollecitudine di volerli allontanare.

3. Guardati dalle ansietà ed inquietudini, perché non vi è cosa che maggiormente impedisca il camminare nella perfezione. Poni, figliuola mia, dolcemente il tuo cuore nelle piaghe di nostro Signore, ma non a forza di braccia. Abbi una gran confidenza nella sua misericordia e bontà, ch’egli non ti abbandonerà mai, ma non lasciare per questo di abbracciare bene la sua santa croce.

4. Non ti inquietare quando non puoi meditare, non puoi comunicarti e non puoi attendere a tutte le pratiche devote. Cerca in questo frattempo di supplire diversamente col tenerti unita a nostro Signore con una volontà amorosa, con le orazioni giaculatorie, con le comunioni spirituali.

5. Discaccia una buona volta le perplessità e le ansie e godi in pace le dolcissime pene del Diletto.

6. Nel Rosario, la Madonna prega con noi.

7. Amate la Madonna. Recitate il Rosario. Recitatelo bene.

8. Mi sento proprio schiantarsi il cuore nel petto nel sentire le tue sofferenze, e non so cosa farei per vederti sollevata. Ma perché agitarti tanto? perché smani? E via, figliuola mia, mai ho visto regalarti tanti gioielli da Gesù come adesso. Mai ti ho vista così cara a Gesù come adesso. Dunque di che temi, tremi e paventi? Il tuo timore e tremore è simile a quello di un bambino che sta in braccio alla mamma. Dunque è timore sciocco ed inutile il tuo.

9. In particolare non tengo nulla da riprovare in te, all’infuori di questa agitazione alquanto amara in te, che non ti fa gustare tutta la dolcezza della croce. Emendati di questa e continua a fare come hai fatto sinora che fai bene.

10. Ti prego poi di non angustiarti per quello che io vado ed andrò soffrendo, poiché il soffrire, per quanto grande sia, messo di fronte al bene che ci aspetta, riesce di diletto per l’anima.