Devozione alla Madonna: domando a tutti la consacrazione al mio Cuore

«Guardate al momento ineffabile dell’Annunciazione da parte dell’Arcangelo Gabriele, inviato da Dio ad accogliere il mio “sì” all’attuazione del suo eterno disegno di Redenzione, e al grande mistero dell’Incarnazione del Verbo nel mio seno verginale, e allora capirete perché Io vi domando di consacrarvi al mio Cuore Immacolato.

Sì, Io stessa ho manifestato la mia volontà a Fatima, quando sono apparsa nel 1917. L’ho più volte domandata a mia figlia Suor Lucia, che si trova sulla terra per adempiere a questa missione che le ho affidato. In questi anni l’ho insistentemente richiesta, attraverso il messaggio affidato al mio Movimento Sacerdotale. Oggi Io nuovamente domando a tutti la consacrazione al mio Cuore Immacolato.

La domando anzitutto al Papa Giovanni Paolo II, primo figlio prediletto, che in occasione di questa festa, la compie in maniera solenne, dopo aver scritto ai Vescovi del mondo di farla in unione con Lui …

Benedico questo atto coraggioso del “mio” Papa, che ha voluto affidare il mondo e tutte le nazioni al mio Cuore Immacolato; lo accolgo con amore e gratitudine e, per esso, prometto di intervenire ad abbreviare molto le ore della purificazione e a rendere meno pesante la prova.

Ma Io domando questa consacrazione anche a tutti i Vescovi, a tutti i Sacerdoti, a tutti i Religiosi e a tutti i fedeli.

Questa è l’ora in cui tutta la Chiesa deve raccogliersi nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato. Perché vi domando la consacrazione? Quando una cosa viene consacrata, essa è sottratta ad ogni altro uso per essere adibita solo a uso sacro. Così è di un oggetto, quando è destinato al culto divino.

Ma può esserlo anche di una persona, quando essa viene chiamata da Dio a rendergli un culto perfetto. Comprendete perciò come il vero atto della vostra consacrazione sia quello del Battesimo.

Con questo sacramento, istituito da Gesù, vi viene comunicata la Grazia, che vi inserisce in un ordine di vita superiore al vostro, cioè nell’ordine soprannaturale. Partecipate così alla natura divina, entrate in una comunione di amore con Dio e le vostre azioni hanno perciò un nuovo valore che supera quello della vostra natura, perché hanno un vero valore divino.

Dopo il Battesimo siete ormai destinati alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità e consacrati a vivere nell’amore del Padre, nella imitazione del Figlio e nella piena comunione con lo Spirito Santo.

Il fatto che caratterizza l’atto della consacrazione è la sua totalità: quando venite consacrati, ormai lo siete tutti e per sempre.

Quando vi domando la consacrazione al mio

Cuore Immacolato, è per farvi comprendere che dovete affidarvi a Me completamente, in maniera totale e perenne, perché Io possa disporre di voi secondo il Volere di Dio.

Vi dovete affidare in modo completo, donandomi tutto. Non dovete donarmi qualcosa e tenere ancora qualcosa per voi: dovete essere veramente e solamente tutti miei.

E poi non vi dovete affidare a Me un giorno sì e uno no, o per un periodo di tempo, finché voi volete, ma per sempre. E per sottolineare questo importante aspetto di completa e duratura appartenenza a Me, vostra Mamma Celeste, che Io domando la consacrazione al mio Cuore Immacolato.

Come la consacrazione deve essere da voi vissuta?

Se guardate al mistero ineffabile che oggi la Chiesa ricorda, capirete come deve essere vissuta la consacrazione che vi ho domandato.

Il Verbo del Padre, per amore, mi si è completamente affidato. Dopo il mio “sì”, è disceso nel mio seno verginale.

Mi si è affidato nella sua divinità. Il Verbo eterno, la seconda Persona della Santissima Trinità dopo l’Incarnazione, si è nascosto e raccolto nella piccola dimora, miracolosamente preparata dallo Spirito Santo, nel mio grembo verginale.

Mi si è affidato nella sua umanità, in maniera così profonda, come ogni figlio si affida alla mamma da cui tutto si attende: sangue, carne, respiro, cibo e amore per crescere ogni giorno nel suo seno e poi dopo la nascita ogni anno sempre accanto alla madre.

Per questo, come sono Madre dell’Incarnazione, sono anche Madre della Redenzione, che qui ha già il suo mirabile inizio.

Eccomi perciò intimamente associata a mio Figlio Gesù; collaboro con Lui alla sua opera di salvezza, durante la sua infanzia, l’adolescenza, i trent’anni della sua vita nascosta a Nazareth, il suo ministero pubblico, durante la sua dolorosa passione, fino sulla Croce, dove offro e soffro con Lui e raccolgo le sue ultime parole di amore e di dolore, con le quali mi dona come vera Madre a tutta l’umanità.

Figli prediletti, chiamati ad imitare in tutto Gesù, perché siete i suoi Ministri, imitatelo anche in questo suo completo affidamento alla Mamma Celeste. Per questo vi domando di offrirvi a Me con la vostra consacrazione.

Potrò essere per voi Madre attenta ed interessata a farvi crescere nel disegno di Dio, a realizzare nella vostra vita il grande dono del Sacerdozio cui siete stati chiamati; vi porterò ogni giorno ad una sempre migliore imitazione di Gesù, che deve essere il vostro unico modello e il vostro più grande amore. Sarete suoi veri strumenti, collaboratori fedeli della sua Redenzione. Oggi questo è necessario per la salvezza di tutta l’umanità, così ammalata, lontana da Dio e dalla Chiesa.

Il Signore può salvarla con un intervento straordinario del suo Amore misericordioso. E voi, Sacerdoti di Cristo e miei figli prediletti, siete chiamati ad essere gli strumenti del trionfo dell’Amore misericordioso di Gesù.

Oggi ciò è indispensabile per la mia Chiesa, che deve essere guarita dalle piaghe dell’infedeltà e dell’apostasia, per tornare a rinnovata santità e al suo splendore.

La vostra Mamma Celeste vuole guarirla attraverso di voi, miei Sacerdoti. Lo farò presto, se mi lascerete operare in voi, se vi affiderete, con docilità e con semplicità, alla mia misericordiosa azione materna.

Per questo ancora oggi, con accorata implorazione, domando a tutti di consacrarvi al mio Cuore Immacolato».