Devozione alla Madonna: il vero volto di Maria Santissima

 

IL VERO VOLTO DI MARIA SANTISSIMA
Storia dell’immagine lasciata dalla Vergine
in un incontro con la “Serva di Dio” Luigina Sinapi con il messaggio:
“Fate quello che Egli vi dirà”
Il “regalo” della Madonna a Luigina
Sembra incredibile, eppure è vero! È il fatto dell’impressione del Suo Volto che
Luigina ricevette un giorno dalla Madonna stessa, in un incontro avuto negli anni
’60. Molte persone vicine a Luigina in quel tempo ebbero la sorte di ascoltare dalle
sue stesse labbra questa vicenda.
Io stessa fui una di queste. Avevo avuto il bene
di conoscerla e di partecipare a quei momenti di intimità in cui ella si soffermava
sui fatti straordinari della sua vita.
Parlando di questa immagine e della bellezza misteriosa del Volto, Luigina faceva sorgere spontaneo il desiderio di volerne sapere di più, di conoscere l’origine e il significato di certi particolari. Appunto per andare incontro a queste legittime domande, ho voluto raccogliere questi ricordi perché non vadano perduti.
Luigina Sinapi mi mostrò l’immagine della Madonna alla fine degli anni ’60. Mi
aveva condotta nella sua casa, qualche anno prima, Don Giuseppe Tomaselli, un
salesiano di santa vita. Essa andò a prenderla fuori dalla stanza dove riceveva, e
accostandosi a me rimase in piedi con l’immagine in mano presentandola agli
occhi.
“Posso baciarla?”– le chiesi. E impressi un bacio sul vetro del portaritratti.
L’immagine, come indicato da Mons. Guglielmo Zannoni, era delle dimensioni
di 10 x 14. la cornice che la conteneva, d’oro, sagomata, era adorna di gemme di
vari colori.
Un pensiero mi attraversò la mente: sono davanti alla Madre di Dio, i miei occhi
stanno vedendo il Suo Volto. Intimamente emozionata, ma anche vivamente
sorpresa, rilevai: “è così bella!”. E intendevo: bella in un modo inimmaginabile,
assolutamente altro. Dinnanzi all’’immagine vera, le immagini cui sono adusi i
nostri occhi, si dileguano. Ma “bella”, anche perché abbigliata, adorna.
“Ma la ‘Mamma’ mica è una bacucca, come tanti pensano!”, fu la risposta di Luigina, cogliendo nell’onda di emozione anche una vena di meraviglia per tanta fulgente –divina, ma anche umana– bellezza. Luigina mi raccontò lei stessa come aveva ricevuto il dono di quell’immagine, e nel tempo, mi partecipò altri particolari.
Ella attendeva, come ogni primo sabato del mese, la visita della “Mamma” nella sua casa di via Urbino, e più esattamente nella sua Cappellina; ma quel sabato la

– Fra le persone più vicine alla Luigina in quel tempo furono: P. Raffaele Preite, suo
Direttore Spirituale, dell’Ordine dei Servi di Maria; On. Prof. Enrico Medi; Don Attilio
Malacchini, Paolino; P. Giuliano Di Renzo, O.P.; Prof.ssa Giuseppina Cardillo Azzaro.
Madonna non era venuta. Luigina si fece triste e, per consolarsi, pensò di proiettarsi alcune immagini sacre, ed in particolare le diapositive dei Luoghi Santi. Un’abitudine, questa, che incrementò dopo il pellegrinaggio in Terra Santa, avvenuto nell’agosto 1967.
Sulla parete che funge da schermo, ecco che arriva, nell’ordine , la diapositiva
della località, Cana, luogo dell’evangelico “Festino di Nozze”, dove Gesù “diedi
inizio ai suoi miracoli”.
All’’improvviso la scena si anima per la presenza reale della Madre di Gesù che
intercede preso il Figlio. Maria è rivestita della Veste di Nozze , ed è adorna dei “gioielli della Casa di Davide”, dono dello Sposo Giuseppe: due magnifici orecchini di perle e una fibula analoga sull’omero a fermare la lieve cadenza del manto. Un tessuto impalpabile, quasi un velo, bianco, poggia sul suo capo. In una prima posa la Vergine è rivolta con gli occhi al Figlio e dice a Lui: “Non hanno più vino”.
In un’altra posa, la seconda, l’immagine si presenta il sembiante verginale della
“Donna”, allorché la Madre di Gesù, rivolta ai servi, pronuncia le arcane parole:
”Fate quello che Egli vi dirà”.
“In me troverai Gesù”
Nell’atto di allontanarsi la Madonna dice a Luigina: “Ti lascio un regalo,
vedi!”, e aggiunge: “In Me troverai Gesù”.

– La testimonianza è di Don Attilio Malacchini, Paolino, che fu con lei in quel pellegrinaggio, e,
successivamente, provvide Luigina del proiettore, preso in affitto vicino Porta Cavalleggeri, nonché delle diapositive.
– Maria indossava abitualmente il costume del suo popolo, di tessuto bigio.

Luigina constata che la presenza della Madre di Gesù alle “Nozze di Cana” ha impressionato per due volte il materiale adoperato per la proiezione, producendo il ritratto della Madre di Dio in due pose diverse. Essa chiamerà
M l’effige “La Vergine alle Nozze di Cana”.
L’evangelica “Festa di Nozze” è il misterioso grembo da cui è sorta l’immagine.
Quale “regalo” più bello avrebbe potuto lasciarle, la “Mamma”? Più desiderato?
Ma Luigina era anche depositaria di un materno avviso: “In me troverai
Gesù”, le aveva detto la “Mamma” all’’atto di allontanarsi.
Quali parole misteriose, queste! Luigina dapprima non le intende. La sua fede,
fede di “eventi maturati in silenzio”, diventa operosa attesa. Sorge la viva esigenza
di decifrare il senso delle arcane parole. Il giubilo del materno “regalo” era
attraversato da quella domanda. Ed ecco, a un tratto, la sublime, consolante
scoperta: nel Volto bello e santo della “Mamma”, c’era –c’è– ben visibile, il Volto di
Gesù.
Bisogna coprire con un foglio bianco la parte
sinistra del Volto della Madre, perché nella parte destra emerga una sagoma, uguale e diversa: l’immagine del Figlio. I sembianti del Figlio e del Figlio e della Madre sono uguali, ma non identici, nei tratti e nelle espres-sioni.
Luigina cerca una conferma alla sua scoperta e la trova in modo convincente nell’unico termine di paragone irrefragabile: i tratti del Salvatore presenti nel Volto della “Donna” che intercede alle Nozze di Cana, sono conformi al divino sembiante dell’Uomo della Sindone, l’unico archetipo dell’Uomo–Dio.
Nel regalo fatto dalla “Mamma” a Luigina “il Figlio di Maria” è conforme nei tratti al Volto della Madre. Ma la Madre, “Figlia del Suo Figlio”,  è conforme a Lui.
Allorché Luigina mostrava nel volto di Maria il volto adorabile del suo Gesù era presa da un’intima consolazione. Era questo il messaggio più grande dell’immagine: “Lì –e cioè in Me– troverai Gesù”, aveva detto la “Mamma”.