Devozione all’Angelo Custode: quanti sono gli gli Angeli e cosa fanno?
Secondo tutti gli autori, ci sono nove cori di angeli:
1 – ANGELI, che compaiono in molti testi biblici (Ap 5, 11; Dn 7, 10);
2 – ARCANGELI, specialmente san Michele, Gabriele e Raffaele (1 Ts 4, 16);
3 – PRINCIPATI (Ef 6, 12; Col 1, 16; Rm 8, 38; 1 Col 15, 24; Ef 1, 21; Col 2, 15; Col 2, 10; Ef 3, 10);
4 – VIRTÙ (Ef 1, 21; 1 Pt);
5 – POTESTÀ (Stessi testi dei Principati);
6 – DOMINAZIONI (Col 1, 16; Ef 1, 21);
7 – TRONI (Col 1, 16);
8 – CHERUBINI (Ez 10, 1-20; Gn 3, 24);
9 – SERAFINI (Is 6, 2-6).
In base alla rivelazione fatta da Dio alla mistica tedesca Mechtilde Thaller (1868-1919), ai Principati è affidata la cura delle parrocchie e di tutti i loro fedeli. Sono sempre in adorazione di Gesù Sacramentato, giorno e notte, e pregano per i fedeli della parrocchia. Nessun sacerdote dovrebbe scordarsi di salutare l’angelo della sua parrocchia e gli angeli che circondano e adorano Gesù dinnanzi all’altare della parrocchia.
Gli angeli Virtù sospingono verso le virtù e le incarnano in diversi modi. Alcuni di questi angeli si distinguono in modo particolare in alcune virtù, per esempio: nella purezza, nella fedeltà, nella generosità, nella pazienza, nell’allegria, nella speranza. Per questo, sarà più che opportuno chiedere all’angelo Purezza questa virtù, o all’angelo Allegria, che ci doni l’allegria necessaria per liberarci dalla tristezza. E allo stesso modo possiamo comportarci con altre virtù; soprattutto con quelle di cui maggiormente abbisogniamo.
Gli angeli Potestà accompagnano i loro sacerdoti nelle funzioni religiose, soprattutto, quando celebrano la messa e si confessano…
Gli angeli Dominazioni sono angeli che proteggono specialmente i missionari per la gloria e l’ampliamento del regno di Dio. Sono gli angeli dell’insegnamento, anche nelle università, nella direzione spirituale…
I Troni sono angeli della categoria regia, poiché sono angeli che aiutano e assistono i re e i loro alti dignitari.
I Cherubini sono le spade di Dio, spade di fuoco e stanno dinnanzi al trono del Papa e dinnanzi a certi santuari per proteggerli.
I Serafini sono gli angeli-amore, che stanno al servizio dell’amore. Senza sosta adorano e amano la Santissima Trinità. Sono stati creati per amare e adorare Dio. Sono gli angeli più spirituali, i più amorevoli: sono pieni del fuoco dell’amore di Dio.
Forse queste idee di Mechtilde Thaller sono opinabili, ma ciò che è certo è che ci sono cori di angeli diversi, che mantengono missioni distinte e con ciascuno di questi cori sarebbe bello stringere amicizia affinché ci aiutino nel corso della nostra vita.
Dal canto mio, di volta in volta, quando celebro la messa, invito in maniera personale uno dei cori angelici, affinché, in giorni diversi, possa tenermi la sua speciale compagnia e, normalmente, li invito tutti a starmi accanto mentre celebro la messa(3).
Le loro funzioni
Sappiamo che vi sono angeli protettori delle Nazioni, come insegnano molti Santi Padri già dal IV secolo, come lo pseudo Dionigi, Origene, san Basilio, san Giovanni Crisostomo eccetera. Dice san Clemente d’Alessandria che «un decreto divino ha distribuito gli angeli fra le nazioni» (Stromata VII, 8). In Daniele 10, 13-21, si parla degli angeli protettori dei Greci e dei Persiani. San Paolo parla dell’angelo protettore della Macedonia (At 16, 9). San Michele è stato sempre considerato come il protettore del popolo d’Israele (Dn 10, 21).
Nelle apparizioni di Fatima si manifesta per tre volte nel 1916 l’angelo del Portogallo che dice ai tre bambini: «Io sono l’angelo della pace, l’angelo del Portogallo». La devozione al santo angelo custode del Regno di Spagna venne diffusa in tutte le parti della Penisola dal celebre sacerdote spagnolo Manuel Domingo y Sol. Stampò migliaia e migliaia di pagelline con la sua immagine e la preghiera dell’angelo, propagandò la novena e fondò in diverse diocesi l’Associazione nazionale del Santo Angelo della Spagna. Questo esempio è valido anche per tutte le altre nazioni del mondo.
Papa Giovanni Paolo II il 30 luglio 1986 diceva: «Si può affermare che le funzioni degli angeli, come ambasciatori del Dio vivo, si estendono non solamente a ogni singolo uomo e a coloro che hanno incarichi particolari, ma anche a intiere nazioni».
Vi sono anche angeli protettori delle Chiese. Nell’Apocalisse, si parla degli angeli delle sette Chiese d’Asia (Ap 1, 20). Molti santi ci parlano, per propria esperienza, di questa bella realtà, e dicono che gli angeli guardiani delle Chiese spariscono da lì quando vengono distrutte. Origene dice che ogni diocesi è custodita da due vescovi: uno visibile, l’altro invisibile, un uomo e un angelo. San Giovanni Crisostomo, prima di andare in esilio, si recò nella sua chiesa per congedarsi dall’angelo della sua Chiesa. San Francesco de Sales scriveva nel suo libro “Filotea”: «Diventino familiari con gli angeli; amino e venerino l’angelo della diocesi dove si trovano». Mons. Ratti, il futuro papa Pio XI, quando nel 1921 fu nominato arcivescovo di Milano, giunto in città, si inginocchiò, baciò la terra e si raccomandò all’angelo guardiano della diocesi. Padre Pedro Fabro, gesuita, compagno di sant’Ignazio di Loyola, afferma: «Tornando dalla Germania, mentre attraversavo molti villaggi di eretici, ho trovato abbondanti consolazioni per aver salutato gli angeli custodi delle parrocchie dove sono passato». Nella vita di san Giovanni Battista Vianney si racconta che, quando lo mandarono parroco ad Ars, intravedendo da lontano la chiesa, si pose in ginocchio e si raccomandò all’angelo della sua nuova parrocchia.
Allo stesso modo, vi sono angeli destinati alla custodia delle province, delle regioni, delle città e delle comunità. Il celebre padre Lamy, francese, parla a lungo dell’angelo protettore di ogni paese, di ogni provincia, di ogni città e di ogni famiglia. Alcuni santi dicono che ogni famiglia e ogni comunità religiosa ha un suo angelo speciale.