Divina Misericordia: il pensiero di Santa Faustina oggi 16 Agosto

1. Riprodurre la misericordia del Signore. — Oggi il Signore mi disse: «Figlia mia, guarda il mio cuore misericordioso e riproduci la sua misericordia nel tuo cuore, affinché tu che annunci al mondo la mia misericordia, ne arda tu stessa per le anime».

2. L’immagine del Salvatore misericordioso. — «Mediante quest’immagine elargirò grazie senza numero, ma è necessario che essa serva ugualmente a ricordare le esigenze pratiche della misericordia perché la fede, anche fortissima, a niente giova se è priva delle opere».

3. La Domenica della Divina Misericordia. — «La seconda domenica di Pasqua è il giorno destinato alla festa che io voglio venga solennemente celebrata, ma in quel giorno la misericordia deve comparire anche nelle vostre azioni».

4. Molto devi dare. — «Figlia mia, desidero che il tuo cuore si modelli sulla misura del mio cuore misericordioso. Da te deve traboccare la mia misericordia. Poiché molto ricevesti, dà a tua volta molto anche agli altri. Rifletti bene su queste mie parole e non dimenticarle mai».

5. Assorbo Dio. — Desidero immedesimarmi in Gesù per donare perfettamente me stessa alle altre anime. Senza di lui, non oserei nemmeno avvicinare le altre anime, ben conoscendo quello che io personalmente sono, ma assorbo Dio per poter darlo agli altri.

6. I tre gradi della misericordia. — Signore, tu vuoi che io pratichi i tre gradi della misericordia, come tu mi insegnasti:
1) L’opera di misericordia, di qualunque genere essa sia, spirituale o corporale.
2) La parola di misericordia, di cui mi servirò speciaimente quando non sarò in grado di operare.
3) La preghiera di misericordia, che potrò sempre usare anche quando mi mancherà l’occasIone per l’opera o per la parola: la preghiera giunge sempre anche là dove è impossibile arrivare in altro modo.

7. Passò facendo il bene. — Qualunque cosa Gesù avesse fatto, lo fece bene, come sta scritto nel Vangelo. Il suo atteggiamento esteriore traboccava di bontà, la misericordia guidava i suoi passi: ai nemici manifestava comprensione, a tutti indulgenza e cortesia; dava aiuto e consolazione ai bisognosi. Mi sono proposta di rispecchiare fedelmente in me questi tratti di Gesù, anche se ciò mi dovesse costar molto: «Mi sono graditi i tuoi sforzi, figlia mia!».

8. Quando perdoniamo. — Noi assomigliamo maggiormente a Dio, quando perdoniamo al nostro prossimo. Dio è amore, bontà e misericordia. Mi diceva Gesù: «Ogni anima deve rispecchiare in sé la mia misericordia, soprattutto le anime votate alla vita religiosa. Il mio cuore è colmo di comprensione e di misericordia verso tutti. Il cuore di ogni mia sposa deve rassomigliare al mio. Dal cuore di lei deve sgorgare la misericordia; se non fosse così, io non la riconoscerei come mia sposa».

9. Senza misericordia c’è tristezza. — Quando fui a casa per assistere mia madre ammalata, mi incontrai con molta gente perché tutti volevano vedermi e fermarsi a chiacchierare con me. Ascoltavo tutti. Mi raccontavano i loro dispiaceri. M’accorsi che non esiste un cuore lieto, se non ama Dio e gli altri con sincerità. Non stupivo perciò che tanta di quella gente, pure non cattiva, fosse triste!

10. Sostituzione per amore. — Una volta, accettai di subire la spaventosa tentazione da cui era tormentata una delle nostre alunne: tentazione di suicidio. Soffersi per una settimana. Dopo quei sette giorni, Gesù le concesse la sua grazia e, da quel momento, potei cessare anch’io di soffrire. S’era trattato di un tormento spaventoso. Dopo d’allora, prendo spesso su di me le sofferenze che affliggono le nostre alunne. Gesù me lo permette, e me lo permettono anche i miei confessori.