Ecco come sarà il giorno del mio funerale (di Paolo Tescione)

Siamo abituati a organizzare feste, eventi, sagre ma tutti tralasciamo il giorno più importante della nostra vita: il giorno del nostro funerale. Molti hanno paura di quel giorno, non vogliono nemmeno pensarci e quindi aspettano che altri fanno per loro in quel giorno. Tutti dobbiamo considerare quel giorno come un giorno speciale, un giorno unico.

Ecco come sarà il giorno del mio funerale.

Mi raccomando non venite a casa tra pianti, lamenti e baci di condoglianze ma vediamoci direttamente in Chiesa come facciamo ogni Domenica per festeggiare il giorno del Signore Gesù. Poi quando scegliete la mia bara dove il mio umile corpo riposerà non spendete tremila, quattromila euro ma ne bastano solo cento. Basta avere solo un contenitore di legno dove poggiare il mio corpo, il resto del denaro che dovete spendere per il mio funerale datelo a chi ha bisogno e seguite l’insegnamento Cristiano di Gesù. Mi raccomando caro sacerdote suona le campane a festa, fai sentire lo scintillio delle campane in tutta la città e non rattristare i miei concittadini con quelle povere campane a suoni melodici ma suona a festa per ore e ore. Poi non mettere i paramenti viola come di penitenza ma usa quelli bianchi come quelli domenicali che si ricorda il giorno della Resurrezione. Mi raccomando caro sacerdote quando fai omelia non dire era questo o era quello ma parla del Vangelo come fai sempre. Alla Messa del mio funerale la persona più importante è sempre Gesù e non sono io il protagonista in quel giorno. Mi raccomando i fiori non fate quelle corone architettoniche e non dispensate il mio funerale da fiori ma ornate la Chiesa a primavera con fiori grandi, colorati e profumati. Poi nella città mettete manifesti con la scritta “è nato al Cielo” e non “è venuto a mancare”.

Se vi avessi invitato a una festa di un giorno come quando ho fatto per il mio matrimonio, la laurea o compleanni tutti eravate contenti e felici adesso che vi invito al mio funerale, la festa che dura tutta l’eternità piangete. ma cosa piangete? Non sapete che io vivo? Non sapete che io sto accanto a voi e guardo ogni vostro passo? Voi non mi vedete e quindi vi rattristate per la mia assenza ma io che sto nell’amore del mio Dio sono felice. Anzi penso a voi come fate a stare sulla Terra quando la vera gioia e qui.

Questo è il giorno del mio funerale. Non un pianto, non una dipartita, non la fine ma l’inizio di una nuova vita, la vita eterna. Il giorno del mio funerale sarà una festa dove tutti devono essere felici per la mia nascita al cielo e non devono piangere per la mia fine sulla Terra. Il giorno del mio funerale non sarà l’ultimo giorno come voi lo vedete ma sarà il primo giorno, l’inizio di un qualcosa che non avrà mai fine.

SCRITTA DA PAOLO TESCIONE
BLOGGER CATTOLICO
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