Esame di coscienza da seguire per fare una buona Confessione

Cos’è il sacramento della Penitenza?
La Penitenza, chiamata anche confessione, è il sacramento istituito da Gesù Cristo per rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo.
Le parti del sacramento della Penitenza:
Contrizione: è un atto della volontà, un dolore del¬l’anima e della detestazione del peccato commesso unita al proposito di non peccare più in av¬venire.
Confessione: consiste nell’accusa dettagliata dei pro¬pri peccati fatta al confessore per averne l’assoluzione e la penitenza.
Assoluzione: è la sentenza che il sacerdote pronuncia in nome di Gesù Cristo, per rimettere i peccati al penitente.
Soddisfazione: o penitenza sacramentale, è la preghiera o l’opera buona imposta dal confessore a castigo e a correzione del peccatore, e a sconto della pena temporanea meritata peccando.
Effetti della confessione ben fatta
Il sacramento della Penitenza
conferisce la grazia santificante con la quale sono rimessi i peccati mortali e anche i veniali confessati e dei quali si ha dolore;
commuta la pena eterna nella temporale, della quale pure vien rimesso più o meno secondo le disposizioni;
restituisce i meriti delle buone opere fatte prima di commettere il peccato mortale;
da’ all’anima aiuti opportuni per non ricadere nella colpa e ridona la pace alla coscienza,

ESAME DI COSCIENZA
per preparare una buona confessione generale (di tutta la vita o dell’anno)
E’ utile iniziare questo esame leggendo le Annotazioni da 32 a 42 degli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio.
Nella confessione bisogna accusare almeno tutti i peccati mortali, non ancora ben confessati (in una buona confessione), e che si ricordano. Indicare, nella misura del possibile, la loro specie e il loro numero.
Per questo si domandi a Dio la grazia di ben conoscere le proprie colpe e ci si esamini sui Dieci Co¬mandamenti e i precetti della Chiesa, sui peccati capi¬tali e sui doveri del proprio stato.
Preghiera per un buon esame di coscienza
Santissima Vergine Maria, Madre mia, degnatevi di ottenermi un sincero dolore per aver offeso Iddio… il fermo proposito di correggermi… e la grazia di fare una buona confessione.
San Giuseppe, degnatevi intercedere per me presso Gesù e Maria.
Mio buon Angelo Custode, degnatevi di ricordarmi i miei peccati e aiutatemi a ben accusarli senza falsa vergogna.

Si può, anche, recitare il Veni Sancte Spiritus.
E’ bene, nella misura che si rammentano i propri peccati, pentirsi e domandarne perdono a Dio, implorando la grazia di un fermo proposito di non più commetterne.
Per una buona confessione generale di tutta la vita, sarà bene, senza obbligo, scrivere i peccati e accusarsene secondo il metodo cronologico. Si veda l’Annotazione 56 degli Esercizi, considerando la pro¬pria vita di periodo in periodo. L’accusa delle colpe sarà così molto facilitata.
N.B.: 1) Il peccato mortale suppone sempre tre elementi essenziali: la gravità della materia, la piena avvertenza, il deliberato consenso.
2) L’accusa della specie e del numero è necessaria per i peccati di desiderio.

Metodo logico: considerare i Comandamenti.

Comandamenti di Dio
Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di me
I Comandamento (Preghiere, religione):
Ho mancato alle preghiere? Le ho recitate male? Ho temuto di mostrarmi cristiano per rispetto umano? Ho trascurato di istruirmi sulle verità della religione? Ho acconsentito a dubbi volontari?… in pensieri… in parole? Ho letto libri o giornali empi? Ho parlato e agito contro la religione? Ho mormorato contro Dio e la sua Provvidenza? Ho appartenuto a società empie (massoneria, comunismo, sette eretiche, etc.)? Ho praticato la superstizione… consultato le carte e gli indovini?… partecipato a pratiche magiche? Ho tentato Dio?
– Peccati contro la Fede: ho rifiutato di ammettere una o più verità rivelate da Dio e insegnate dalla Chiesa?… o di accettare la Rivelazione una volta co¬nosciuta?… o di studiarne le prove di credibilità? Ho rinunciato alla vera Fede? Qual’è il mio rispetto per la Chiesa?
– Peccati contro la Speranza: ho mancato di fiducia nella bontà e Provvidenza di Dio? Ho disperato nella possibilità di vivere da vero cristiano, quantunque se ne domandi la grazia? Credo veramente alle promes¬se di Dio di aiutare chi lo prega umilmente e confida nella sua Bontà e Onnipotenza? In senso inverso: ho peccato di presunzione abusando della Bontà di Dio, illudendomi di ricevere comunque il perdono, confon-dendo buono con bonaccione?
– Peccati contro la Carità: ho rifiutato di amare Dio al di sopra di ogni cosa? Ho trascorso settimane e mesi senza mai compiere il minimo atto d’amore verso Dio, senza pensare a Lui? Indifferenza religiosa, Ateismo, Materialismo, Empietà, Laicismo (non riconoscere i diritti di Dio e di Cristo Re sulla società e sugli individui). Ho profanato le cose sante? In particolare: confessioni e comunioni sacrileghe?
– Carità verso il prossimo: vedo nel prossimo un’anima fatta ad immagine di Dio? Lo amo per amore di Dio e di Gesù? Questo amore è naturale o è soprannaturale, ispirato dalla fede? Ho disprezzato, detestato, deriso il prossimo?

Non nominare il nome di Dio invano
II Comandamento (Giuramenti e bestemmie):
Ho giurato falsamente o inutilmente? Ho imprecato contro me stesso e contro gli altri? Ho mancato di rispetto al nome di Dio, della Vergine o dei Santi?… li ho nominati con irriverenza o per gioco? Ho bestemmiato mormorando contro Dio nelle prove? Ho osservato i voti?

Ricordati di santificare le feste
III Comandamento (Messa, lavoro):
A questo comandamento si riferiscono il 1° e il 2° precetto della Chiesa.
Ho mancato alla Messa per mia colpa?… sono giunto in ritardo? Ho assistito senza rispetto? Ho lavorato o fatto lavorare senza necessità e senza permesso nei giorni festivi? Ho trascurato l’istruzione religio¬sa? Ho profanato le feste con riunioni o divertimenti pericolosi per la fede e i costumi?

Onora il padre e la madre
IV Comandamento (Genitori, superiori):
Figli: ho mancato di rispetto?… ho disobbedito?… ho causato dispiaceri ai genitori? Ho trascurato di assisterli nella loro vita e, soprattutto, al momento della morte? Ho trascurato di pregare per loro, nelle pene della vita e, soprattutto, dopo la morte? Ho disprezzato o non tenuto conto dei loro saggi pareri?
Genitori: mi sono sempre preoccupato dell’educa¬zione dei figli? Ho pensato a dare o procurare loro l’istruzione religiosa? Li ho fatti pregare? Mi sono preoccupato di accostarli presto ai sacramenti? Ho scelto per loro le scuole più sicure? Ho diligente-mente vigilato su loro?… li ho consigliati, ripresi, corretti?
Nelle loro scelte, li ho assistiti e consigliati per il loro vero bene? Ho ispirato loro buone abitudini? Al momento della scelta dello stato, ho fatto prevalere la mia volontà o quella di Dio?
Sposi: mancato al sostegno reciproco? L’amore per il coniuge è veramente paziente, longanime, premu¬roso, pronto a tutto? … ho mosso critiche al coniuge in presenza dei figli? … l’ho maltrattato?
Inferiori: (impiegati, servitori, operai, soldati). Ho mancato di rispetto, d’obbedienza ai superiori? Ho fat¬to loro torti con critiche ingiuste, o in altro modo? Ho mancato nell’adempimento dei miei doveri? Ho abusato della fiducia?
Superiori: (padroni, dirigenti, ufficiali). Ho mancato alla giustizia commutativa, non dando loro il dovu¬to?… alla giustizia sociale (assicurazioni, previdenze, etc.)? Ho punito ingiustamente? Ho mancato alla ca¬rità non procurando gli aiuti necessari? Ho vigilato con cura sulla moralità? Ho favorito il compimento dei doveri religiosi?… l’istruzione religiosa dei dipen¬denti? Ho sempre trattato i dipendenti con bontà, equità, carità?

Non uccidere
V Comandamento (Ira, violenza, scandalo):
Mi sono abbandonato all’ira? Ho avuto desideri di vendetta? Ho desiderato il male del mio prossimo? Ho conservato sentimenti di rancore, di ruggini e di odio? Ho violato la grande legge del perdono? Ho ingiuriato, percosso, ferito? Pratico la pazienza? Ho dato cattivi consigli? Ho scandalizzato con parole o atti? Ho trasgredito gravemente e volontariamente il Codice stradale (anche senza conseguenze)? Sono re¬sponsabile di infanticidio, aborto o eutanasia?

Non fornicare –
Non desiderare la donna d’altri
VI e IX Comandamento (Impurità, pensieri, parole, azioni)
Mi sono soffermato volontariamente in pensieri o desideri contrari alla purezza? Sono pronto a fuggire le occasioni di peccato: conversazioni e divertimenti pericolosi, letture e immagini immodeste? Ho indos¬sato abiti indecenti? Ho commesso azioni disoneste, da solo?… con altri? Mantengo legami o amicizie colpevoli? Sono responsabile di abusi o frodi nell’uso del matrimonio? Ho rifiutato, senza motivi sufficien¬ti, il debito coniugale?
La fornicazione (relazioni sessuali fra uomo e don¬na) al di fuori del matrimonio è sempre peccato mortale (anche fra fidanzati). Se l’uno o entrambi sono sposati, il peccato si raddoppia con l’adulterio (semplice o doppio) che deve essere accusato. Adulterio, divorzio, incesto, omosessualità, bestialità.

Non rubare –
Non desiderare la roba d’altri
VII e X Comandamento (Furti, desiderio di rubare):
Ho desiderato di appropriarmi del bene altrui? Ho commesso o aiutato a commettere ingiustizie, frodi, furti? Ho pagato i debiti? Ho ingannato o danneg¬giato il prossimo nella roba?… l’ho desiderato? Ho commesso abusi nelle vendite, nei contratti, etc.?

Non dire falsa testimonianza
VIII Comandamento (Menzogne, maldicenze, calunnie):
Ho mentito? Ho fatto o diffuso sospetti, giudizi temerari?… ho mormorato, calunniato? Ho reso false testimonianze? Ho violato segreti (corrispondenza, etc.) ?

Precetti della Chiesa
1° – Richiama il III Comandamento: Ricordati di san¬tificare le feste.
2° – Non mangiar carne il venerdì e gli altri giorni di astinenza, e digiunare nei giorni prescritti.
3° – Confessarsi una volta all’anno e comunicarsi almeno a Pasqua.
4° – Soccorrere alle necessità della Chiesa, contribuendo secondo le leggi e le usanze.
5° – Non celerbrare solennemente le nozze nei tempi proibiti.

Peccati capitali
Orgoglio: Quale stima ho di me? Agisco per orgoglio? Sciupo danari nella ricerca del lusso? Ho di¬sprezzato gli altri? Mi sono compiaciuto in pensieri di vanità? Sono suscettibile? Sono schiavo del « cosa dirà la gente? » e della moda?
Avarizia: Sono troppo attaccato ai beni terreni? Ho sempre fatto l’elemosina secondo le mie possi¬bilità? Per avere, non ho mai leso le leggi di Giustizia? Ho praticato il gioco d’azzardo? (vedi VII e X Comandamento).
Lussuria: (vedi VI e IX Comandamento).
Invidia: Ho conservato sentimenti di gelosia? Ho cer¬cato di nuocere agli altri per invidia? Mi sono compiaciuto del male, o rattristato del bene altrui?
Gola: Ho ecceduto nel mangiare e nel bere? Mi sono ubriacato?… quante volte? (se è un’abitudine, sai che esistono cure mediche per guarire?).
Ira: (vedi il V Comandamento).
Pigrizia: Sono pigro nell’alzarmi la mattina?… nello studio e nel lavoro?… nell’adempiere ai doveri religiosi?

Doveri di stato
Ho mancato agli obblighi speciali di stato? Ho tra¬scurato gli obblighi professionali (di professore, sco¬laro o studente, medico, avvocato, notaio, etc.)?
Metodo cronologico
Per la confessione generale: esaminare anno per anno.
Per la confessione annuale: esaminare settimana per settimana.
Per la confessione settimanale: esaminare giorno per giorno.
Per l’esame quotidiano: esaminare ora per ora.
Mentre si rivedono i propri errori, ci si umilii, domandi perdono e la grazia di correggersi.
Preparazione immediata
Dopo l’esame di coscienza, per eccitare la contri¬zione, si leggano lentamente i seguenti pensieri:
I miei peccati sono una rivolta contro Dio, mio Creatore, Sovrano e Padre. Infangano la mia anima, la feriscono e, se gravi, le danno la morte.
Mi ricorderò ancora:
1) il cielo, che sarà perso per me, se muoio in stato di peccato grave;
2) l’inferno, ove cadrò per l’eternità;
3) il purgatorio, ove la divina giustizia dovrà completare la mia purificazione da ogni peccato ve¬niale e debito;
4) Nostro Signore Gesù Cristo, morente sulla croce per espiare i miei peccati;
5) la bontà di Dio, che è tutto amore, bontà infi¬nita, sempre pronta al perdono di fronte al penti¬mento.
Questi motivi di contrizione possono essere, anche, soggetto di meditazione. Ma, soprattutto, si mediti il Crocefisso, la presenza e l’attesa di Gesù nel Taber¬nacolo, l’Addolorata. Maria piange sui tuoi peccati e tu resti indifferente?
Se la confessione ti costa un po’, recita una pre¬ghiera alla SS. Vergine. Il suo aiuto non ti mancherà. Ultimata la preparazione, entra nel confessionale con umiltà e raccoglimento, considerando che il sacerdote occupa il posto di Gesù Cristo Nostro Signore, e ac¬cusa tutti i peccati con sincerità.

Metodo di confessione
(ad uso di tutti i fedeli)
Nel fare il segno della Croce si dice:
1) Padre mi confesso perché ho peccato.
2) Mi sono confessato da… ho ricevuto l’assoluzio¬ne, ho fatto la penitenza e mi sono accostato alla comunione… (indicare le volte). Da allora mi accuso…
Chi ha soli peccati veniali, basta si accusi di tre fra i più gravi, per lasciare maggior tempo al confes¬sore di dare gli avvisi necessari. Terminata l’accusa, si dice:
Mi accuso ancora di tutti i peccati che non ricordo e che non conosco e di quelli della vita passata, spe¬cialmente di quelli contro il… Comandamento o la… virtù, e di tutti chiedo umilmente perdono a Dio e a lei, padre, la penitenza e l’assoluzione, se la merito.
3) Al momento dell’assoluzione, recitare con fede l’Atto di dolore:
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i vostri castighi, e molto più perché ho offeso Voi infinita¬mente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col vostro santo aiuto di non offen-dervi mai più e di fuggire le occasioni prossime del peccato. Signore, misericordia, perdonatemi.
4) Eseguire senza ritardo la penitenza imposta.
Dopo la confessione
Non dimenticare di ringraziare Dio della grande grazia del perdono ricevuto. Soprattutto, non lasciarsi prendere dagli scrupoli. Se il demonio tenta di disturbare, non discutere con lui. Gesù non ha isti¬tuito il sacramento della Penitenza per torturarci, ma per liberarci. Domanda, però, una grande lealtà nel ritorno al suo amore, nell’accusa delle nostre man¬canze (specie se mortali) e nella promessa di non tralasciare alcun mezzo per fuggire il peccato.
E’ ciò che hai fatto. Ringrazia Gesù e la sua santa Madre. « Vai in pace e non peccare più ».
« Signore! Abbandono il mio passa¬to alla vostra Misericordia, il mio pre¬sente al vostro Amore, il mio avvenire alla vostra Provvidenza! » (Padre Pio)