Genitori anziani: è giusto rinunciare alla propria vita per accudirli?

In questo articolo vogliamo parlare di un tema difficile, che è quello della vecchiaia e dei figli. Attraverso le parole di una ragazza di nome Antonella, cercheremo di capire meglio il confine tra il prendersi cura dei genitori anziani e il tarpare le proprie ali e rinunciare ai propri sogni.

marito e moglie

Spesso l’amore per un genitore da parte di un figlio non gli permette di spiccare il volo e spesso genitori troppo possessivi, intrappolano la vita dei figli in una spirale di depressione, senza rendersi conto dell’egoismo del proprio gesto.

Genitori anziani: è giusto rinunciare alla propria vita per accudirli?

Antonella è una giovane donna di 30 anni, senza una famiglia propria e con 2 genitori anziani e ansiosi che l’hanno limitata in tutte le sue scelte. Antonella si è dovuta laureare in un’università della sua zona ed insegnare in una scuola del paese perché i genitori la volevano vicina.

La madre e il padre senza patente, avevano bisogno di essere accuditi per ogni cosa e accompagnati da lei persino a fare la spesa. Così con mille sacrifici si metteva d’accordo con i colleghi di lavoro per spostare i turni. Le poche volte che poteva concedersi un’uscita con gli amici, storcevano il muso o la chiamavano mille volte sul cellulare rovinandogli la serata.

anziani

Antonella ama i suoi genitori, ma si sente in prigione e si chiede se è giusto devolvere l’intera esistenza ad accudirli, rinunciando ai suoi sogni.

Questo caso riguarda milioni di persone. Un conto è prendersi cura del genitore anziano, un conto è non avere la possibilità di vedere la propria vita decollare. Ognuno ha il diritto di scegliere la propria vita. Rimanere intrappolati nei desideri altrui comporta l’essere infelici. Si può amare e prendersi cura dei propri cari anche manifestando e imponendo le proprie decisioni. Non bisogna sentirsi obbligati a fare qualcosa.

badante

Antonella dovrebbe riprendere in mano le redini della sua vita, imporsi, cominciare a dire di no, uscire con gli amici e magari evitare di rispondere alla mille telefonate. Imparare a gestire questo rapporto e questo aiuto in un modo più sano che la faccia sentire libera e spezzi il cordone ombelicale.