Gli Angeli Custodi: la loro esistenza, compagnia e come ottenere protezione
L’esistenza degli Angeli è una verità insegnata dalla fede e intravista anche dalla ragione.
1 – Se apriamo infatti la Sacra Scrittura, troviamo che con molta frequenza si parla di Angeli. Qualche esempio.
Dio pose un Angelo a custodia del Paradiso terrestre; due Angeli andarono a liberare Lot, nipote di Abramo, dall’incendio di Sodoma e Gomorra; un Angelo trattenne il braccio di Abramo quando stava per sacrificare il suo figlio Isacco; un Angelo nutrì il profeta Elia nel deserto; un Angelo custodì il figlio di Tobia in un lungo viaggio e poi lo ricondusse sano e salvo tra le braccia dei suoi genitori; un Angelo annunziò a Maria Santissima il mistero dell’Incarnazione; un Angelo annunziò ai pastori la nascita del Salvatore; un Angelo avvisò Giuseppe di fuggire in Egitto; un Angelo annunziò alle pie donne la resurrezione di Gesù; un Angelo liberò S. Pietro dal carcere, ecc. ecc.
2 – Anche la nostra ragione non trova difficoltà ad ammettere l’esistenza degli Angeli. San Tommaso d’Aquino trova la ragione della convenienza dell’esistenza degli Angeli nell’armonia dell’universo. Ecco il suo pensiero: «Nella natura creata niente procede per saito. Nella catena degli esseri creati non ci sono rotture d’interruzioni. Tutte le creature visibili si sovrappongono le une alle altre (le più nobili alle meno nobili) con misteriosi legami che fanno capo all’uomo. L’uomo poi, composto di materia e di spirito, è l’anello di congiunzione tra il mondo materiale e il mondo spirituale. Ora tra l’uomo e il suo Creatore c’è un abisso sconfinato di distanza, perciò era convenientissimo alla divina Sapienza che anche qui ci fosse un anello di congiunzione che ricolmasse la scala degli essere creati: questo è il regno dei puri spiriti, cioè il regno degli Angeli.
L’esistenza degli Angeli è un dogma di fede. La Chiesa l’ha definito più volte.
Tutti hanno un’idea errata degli Angeli. Siccome vengono ritratti sotto forma di bellissimi giovani con le ali, credono che gli Angeli abbiano un corpo materiale come noi, sebbene più sottile. Ma non è così. In loro non vi si trova nulla di corporeo perché sono puri spiriti. Vengono rappresentati con le ali per indicare la prontezza e l’agilità con cui eseguono gli ordini di Dio.
Su questa terra appaiono agli uomini in sembianze umane per avvertirci della loro presenza e farsi vedere dai nostri occhi. Ecco un esempio tratto dalla biografia di Santa Caterina Labouré. Ascoltiamo il racconto fatto da lei stessa.
«Alle 23.30 (del 16 luglio 1830) mi sento chiamare per nome: Suor Labouré, Suor Labouré! Svegliatami, guardo dalla parte donde veniva la voce, tiro la tenda e vedo un fanciullo vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, tutto splendente, che mi dice: Vieni in cappella, la Madonna ti aspetta. — Vestitami in fretta lo seguii, tenendosi egli sempre alla mia destra. Era circondato di raggi che illuminavano ovunque andava. La mia sorpresa crebbe quando, giunti alla porta della capella, questa si aprì appena il fanciullo l’ebbe toccata con la punta di un dito».
La Santa, dopo aver descritto l’apparizione della Madonna e la missione affidatale, continua: «Non so quanto tempo sia rimasta presso di Lei; a un certo momento scomparve. Allora mi alzai dai gradini dell’altare e scorsi di nuovo, nel luogo dove l’avevo lasciato, il fanciullo che mi disse: E partita! Rifacemmo il medesimo cammino, sempre tutto illuminato, con il fanciullo alla mia sinistra.
Credo che egli fosse il mio Angelo Custode, che si era reso visibile per farmi vedere la Vergine Santissima, perché io l’avevo pregato molto per ottenermi questo favore. Egli era vestito di bianco, tutto splendente di luce e dell’età dai 4 ai 5 anni».
Gli Angeli hanno un’intelligenza e una potenza immensamente superiore a quella umana. Essi conoscono tutte le forze, le attitudini, le leggi delle cose create. Non vi è scienza che a loro sia ignota; non vi è linguaggio ch’essi sconoscano, ecc. Ne sa di più il minore degli Angeli che non ne sappiano tutti gli uomini fossero tutti scienziati.
La loro conoscenza non soggiace al laborioso processo discorsivo della conoscenza umana, ma procede per intuizione. La loro conoscenza è suscettibile di aumento senza però alcuno sforzo ed è sicura da ogni errore.
La scienza degli Angeli è straordinariamente perfetta, però rimane sempre limitata: non possono conoscere il segreto dell’avvenire che dipende esclusivamente dalla volontà divina e dalla libertà umana. Non possono conoscere, senza che noi lo vogliamo, i nostri pensieri intimi, il segreto dei nostri cuori, che solo Dio può penetrare. Non possono conoscere i misteri della Vita divina, della Grazia e dell’ordine soprannaturale, senza una rivelazione particolare fatta loro da Dio.
Hanno una potenza straordinaria. Per loro un pianeta è come un giocattolo per i bambini, o come una palla per i ragazzi. Hanno una bellezza indicibile, basta accennare che San Giovanni Evangelista (Apoc. 19,10 e 22,8) alla vista di un Angelo, fu così abbagliato dal fulgore della sua bellezza da prostrarsi a terra per adorarlo, credendo di vedere la maestà di Dio. Il Creatore non si ripete nelle sue opere, non crea gli esseri in serie, ma uno diverso dall’altro. Come non ci sono due persone che abbiano la stessa fisionomia e le stesse doti d’anima e di corpo, così non vi sono due Angeli che abbiano lo stesso grado di intelligenza, di sapienza, di potenza, di bellezza, di perfezione, ecc., ma uno è diverso dall’altro.