Gli angeli Custodi: educatori degli uomini

Gli angeli e gli uomini sono in forte contrasto e allo stesso tempo in meravigliosa comunio-ne.

Gli angeli scendono in volo sulla terra, gli uomini ascendo-no al cielo. I loro cammini sono diversi, ma hanno la stessa grande meta: Dio!

Gli angeli amano molto il loro Dio e perciò amano anche l’uomo, la sua creatura. Gli uomini desiderano Dio e vogliono raggiungerlo, e perciò amano gli angeli e cercano la loro protezione, per raggiunge-re il grande obiettivo finale.

Per la sua “ascensione”, l’uo-mo ha bisogno della “discesa” degli angeli e per il suo servizio a Dio gli servono il servizio e l’amicizia degli angeli, che par-tecipano all’opera redentrice di Gesù Cristo. Dovremmo sinto-nizzare la nostra anima con la “trasmittente” del santo ange-lo, per ricevere e poi realizzare i suoi messaggi. Gli angeli non hanno solo la funzione di pro-teggere, ma anche di guidare; ci trasmettono illuminazione e intuito, perché Dio rimanga sempre il nostro obiettivo.

Una pensionata descrive così il rapporto con il suo angelo custode: “è il mio amico e soc-corritore. So che è sempre vicino e molto spesso sento fortemente il suo aiuto. Al mat-tino lo saluto e gli chiedo l’illu-minazione, la guida e la prote-zione. Durante la celebrazione dell’Eucaristia, dopo la Santa Comunione e durante la visita del Signore nel tabernacolo, gli chiedo ripetutamente di sop-perire alla venerazione, al fer-vore e all’amore ardente di cui manco e di aiutarmi ad asso-migliare sempre di più a lui in queste cose. Inoltre, gli chiedo di proteggermi contro le distra-zioni che mi distolgono dalla preghiera, e molto spesso questo miracolosamente si avvera. Gli chiedo sempre pro-tezione nel traffico stradale, aiuto quando devo fare delle compere per me o per gli altri. Poi gli chiedo di suggerirmi le parole giuste, la pazienza e la gentilezza quando incontro delle persone difficili, e di farmi notare quando ho fallito o mancato. Il mio santo angelo custode mi avverte e mi ammonisce e spesso mi rendo subito conto di aver sbagliato e posso rimediare. Durante il giorno invoco molte volte il suo aiuto e altrettante volte lo rin-grazio! Il nostro è un rapporto d’amicizia meraviglioso e gioioso, che non può essere descritto ma solo vissuto.

Durante il giorno parlo spesso con il mio santo angelo e non si può parlare in modo più meraviglioso e confidenziale con un amico; e io so che mi sente e mi capisce.”

Sappiamo che è una gioia vivere con le persone che sono segnate dai santi angeli e che emanano l’amore del Cristo eucaristico. “è bellissimo e piacevole passare molte ore inginocchiati davanti al taber-nacolo e poter conoscere la comunione d’amore con Gesù. Se sono sola nel pentimento, o se lotto contro le tentazioni opprimenti, o se sono immersa nel silenzio del Suo amore, dentro di me regna sempre la calma, perché Lui è con me. Nelle ore tranquille della vene-razione, soprattutto dopo la comunione, sento il bisogno di invitare gli angeli dei miei parenti e di tutti quelli che hanno bisogno di me, per venerarli e procurare ad ognu-no di loro la grazia di cui ha bisogno; io invece accetto volentieri di rimanere senza mangiare e senza bere. Quando la luce di Dio mi ha illuminato, capivo tutte le mie debolezze e mancanze, soprattutto il mio egoismo e la carenza di amore per il prossi-mo e mi sentivo del tutto impo-tente. Allora sentivo dal taber-nacolo: “Niente dovrà farti paura o terrorizzarti, né l’impo-tenza della tua anima, né l’o-scuro che vive dentro di te. Da’ pure tutto a me! è nel buio che io scrivo la rivelazione raggian-te del mio amore.”

I santi angeli agiscono nel silenzio e di nascosto e velano la loro opera con il segreto di silenzio. Dovremmo avere il coraggio di superare la medio-crità e di accettare sacrifici e rinunce: allora conosceremmo la benedizione e l’aiuto dei santi angeli. Approfondiamo il rapporto con il nostro santo angelo! Don Bosco disse una volta: “La volontà del nostro angelo custode è molto più potente del nostro desiderio di farci aiutare da lui.” L’angelo custode ci regala la vera immagine di Dio e funge da “lente d’ingrandiménto” rivolta verso Dio. Tramite lui possia-mo vedere il Dio Santo e Onnipotente. Anche in certi uomini nobili possiamo scopri-re i lineamenti di Dio, ma gli angeli sono diversi: non vedia-mo Dio nell’angelo, ma lo vediamo attraverso di lui. è bellissimo come proprio il santo angelo ci avvicina a Dio. E allora non sembra più strano che gli uomini guidati dal santo angelo vogliano servire Dio sempre di più. Si trovano com-pletamente avvolti nel raggio dell’amore di Dio.

Una signora anziana che era sempre accompagnata dal suo angelo spiegava: “Io vivo l’in-descrivibile grazia di Dio. L’angelo mi dice: “Lascia le pene davanti alla porta del tuo cuore e non farle entrare nel profondo del tuo cuore! Se manchi, dona tutto al Signore per ottenere la Sua misericordia!

Nei momenti di prova, affidati all’abbraccio dei raggi del divi-no sole della grazia! Trai forza e consolazione dalla certezza che `Dio è l’amore’!” Insomma, l’angelo ci trasmette tramite i suoi interventi una chiara visio-ne di Dio. Ci aiuta a stare calmi e fermi nelle prove e nelle ten-tazioni e a non passare davan-ti alla Croce che si trova sul cammino di tutti i seguaci di Cristo. L’angelo necessita però del nostro consenso e della nostra volontà. Dobbiamo sempre fungere da “trampoli-no” per i nostri santi angeli, perché possano agire tramite noi anche nella Chiesa ed aiu-tarla. A questo proposito la preghiera dei santi angeli (Sanctus) ci aiuta molto. è come una depurazione dell’a-ria, perché nei luoghi del “Sanctus” il terreno è troppo caldo per gli angeli caduti. Un’infermiera prega più volte al giorno nove “Sanctus” in onore dei nove cori dei santi angeli. “Questo”, spiega, “mi dà la forza di compiere sempre bene il mio dovere e di resiste-re a tutte le tentazioni.” Inoltre, è una bellissima abitudine invi-tare gli angeli alla preghiera del rosario, per poterla pregare meglio.