GRANDEZZA DI S. MICHELE NELL’AMORE VERSO GLI ANGELI

I. Considera come S. Michele Arcangelo, fattosi difensore di tutti gli Angeli, procurò loro il bene della fedeltà verso Dio e dell’eterna felicità. Oh quanto furono potenti quelle parole rivolte agli Angeli: – Quis ut Deus? – Chi è come Dio? Cerchiamo di immaginarci quella guerra celeste: Lucifero, pieno di orgoglio per voler essere simile a Dio, seduce e trae dietro a sé una terza parte delle schiere angeliche, le quali, innalzata la bandiera della rivolta, gridano guerra a Dio, vogliamo rovesciare il suo trono. Quanti altri sarebbero stati sedotti da Lucifero e accecati dal fumo del suo orgoglio, se non fosse sorto l’Arcangelo S. Michele in loro difesa! Postosi alla testa degli Angeli, gridò ad alta voce: – Quis ut Deus? – come a dire: Attenti, non vi lasciate sedurre dall’empio dragone; è impossibile che la creatura divenga simile a Dio, suo Creatore. – Quis ut Deus? – Egli solo è il mare immenso delle divine perfezioni e la fonte inesausta della felicità: noi tutti siamo che un niente innanzi a Dio.

II. Considera quanto formidabile fu tale guerra. Da una parte, S. Michele con tutti gli Angeli fedeli, dall’altra Lucifero con i ribelli. S. Giovanni la chiama guerra grande: e veramente fu grande per il luogo in cui avvenne, cioè nel cielo; grande, per la qualità dei combattenti, cioè Angeli che sono fortissimi per natura; grande per il numero dei combattenti che furono milioni – come dice il profeta Daniele; – grande, finalmente per il motivo. Essa non era stata suscitata per un puntiglio, come le guerre umane, ma per sbalzare Dio stesso dal suo trono, per misconoscere il Divin Verbo nella futura Incarnazione – come dicono alcuni Padri. – O guerra veramente terribile! Si viene al conflitto. S. Michele Arcangelo, duce degli Angeli fedeli, assale Lucifero, lo abbatte, lo vince. Lucifero e i suoi seguaci, sbalzati da quelle beate sedi piombano qual fulmine negli abissi. Gli angeli di S. Michele si sentono salvi e dànno a Dio omaggio e benedizione.

III. Considera come una tal guerra cominciata da Lucifero nel cielo non è terminata: egli continua a combattere contro l’onore di Dio qui in terra. In cielo sedusse molti Angeli; quanti uomini seduce e trae nella perdizione ogni giorno in terra? Ne tragga salutare timore il buon cristiano e rifletta che Lucifero, è un nemico che conosce tutte le arti di nuocere, sempre in giro qual leone affamato per predare le anime! Bisogna star sempre vigilanti, come esorta S. Pietro, e respingere con coraggio le sue tentazioni. Chissà quante volte sei stato avvolto anche tu nella sua rete! quante volte ti sei fatto sedurre! quante volte, compiacendoti in cuore della tentazione, ti sei ribellato a Dio! Forse anche ora ti trovi tra i lacci del demonio e non sai svincolartene! Ma ricordando che gli Angeli del cielo guidati da S. Michele Arcangelo non furono sedotti da Lucifero, mettiti sotto il suo patrocinio – come dice S. Pantaleone – e sarai vincitore del demonio, perchè Egli ti darà tanto vigore da superare tutte le aggressioni del nemico.

APPARIZIONE DI S. MICHELE IN ALVERNIA
Il Monte della Verna è rimasto celebre per le apparizioni di S. Michele. Ivi si ritirò S. Francesco d’Assisi per attendere meglio alla contemplazione ad imitazione di nostro Signore Gesù Cristo il quale si recava solo sui monti a pregare. E poichè San Francesco si domandava se veramente quelle immense fenditure che si vedevano fossero avvenute nella morte del Redentore, apparendogli S. Michele di cui era devotissimo, venne assicurato che era vero quello che per tradizione si diceva. E poichè San Francesco con questa credenza frequentemente andava a venerare quel santo luogo, avvenne che mentre colà in onore di S. Michele stava facendo devotamente la sua Quaresima, nel giorno dell’Esaltazione della S. Croce gli apparve il medesimo S. Arcangelo in forma di Serafico alato Crocifisso, e dopo avergli impresso nel cuore un serafico Amore, lo segnò colle sacre Stimmate. Che quel Serafino fosse stato S. Michele Arcangelo, lo indica come cosa molto probabile S. Bonaventura.

PREGHIERA
O potentissimo difensore degli Angeli, glorioso S. Michele, a Voi ricorro-io, che mi vedo sempre assediato dalle insidie del nemico infernale. La guerra che egli muove all’anima mia è terribile, difficile e continua: ma più forte è il vostro braccio, più potente la vostra protezione: sotto lo scudo del vostro patrocinio mi rifugio, o amabile protettore, con la più viva speranza di vincere. Deh, amorosissimo Arcangelo, difendetemi ora e sempre, ed io sarò salvo. (…)

SALUTAZIONE
Io Vi saluto; o S. Michele: Voi che con i Vostri Angeli non cessate notte e giorno di combattere contro il demonio, difendetemi.

FIORETTO
Farai una visita alla Chiesa di S. Michele, pregandoLo di accoglierti sotto la sua protezione.

Preghiamo l’Angelo Custode: Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.