I santi Proculo ed Eutiche, oltre ad Acuzio

I santi Proculo ed Eutiche, oltre ad Acuzio

  • Nome: Santi Proculo ed Eutiche e Acuzio
  • Titolo: Martiri a Pozzuoli
  • 18 ottobre
  • Currence:
  • Martirologio: edizione 2004
  • Tipologia: Commemorazione

Patroni di: Pozzuoli

I martiri di Pozzuoli, Proculo, Eutiquio e Acutizio, vanno collocati nel IV secolo. Sono strettamente collegati ai martiri di altri santi noti, come San Gennaro e i santi Festo, Sosio e Desiderio. Secondo gli “Actas Boloniesas”, quando le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano (284-305) si intensificarono contro i cristiani, il vescovo di Benevento (Gennaro) si trovava a Pozzuoli travestito per non essere riconosciuto dai pagani. Essi accorrevano a Pozzuoli per consultare la Sibilla Cumana, sacerdotessa di Apollo che viveva nella sua grotta vicino a Cumas.

La presenza del vescovo era ben nota ai cristiani, perché Sosius, il diacono di Misenum, e Festus, il lettore Desiderius, lo visitarono più volte. I pagani rivelarono che Sosius era un cristiano e lo deposero davanti al giudice Dragontius. Sosius di Misenum fu quindi catturato e imprigionato. Fu poi condannato a essere mangiato dagli orsi di Pozzuoli. Dopo aver saputo del suo arresto, Festo, il vescovo Gennaro e Desiderio vollero visitare Sosio per offrirgli conforto. Anche loro furono trovati cristiani e portati al tribunale di Dragonzio.

La condanna “ad bestie” fu ridotta a una per tutti loro da Dagonzio, che li decapitò egli stesso. Oggi celebriamo i tre abitanti di Pozzuoli, i diaconi cristiani e i laici Proculo e Acutizio, che protestarono vigorosamente contro la sentenza che portò all’esecuzione dei martiri. Furono arrestati con il fanatismo e la disinvoltura del loro tempo e condannati alla decapitazione nella stessa data, il 19 settembre 305. Questo avvenne nei pressi della Solfatara. La Chiesa celebra il martirio di San Gennaro in questa data. Si celebra anche il nucleo dei sette (Sosio Festo e Desiderio).

Sebbene le reliquie di Eutichio e Acuzio fossero originariamente conservate nel Praetorium Falcidii, vicino alla basilica paleocristiana di San Esteban, prima cattedrale di Pozzuoli, si ritiene che siano state trasferite a Santo Stefano a Napoli nella seconda metà dell’VIII secolo. Proculo, il principale patrono di Pozzuoli, sarebbe stato invece collocato nel Tempio Calpurniano, trasformato nella nuova cattedrale cittadina. MARTIROLOGIO ROMANO. A Pozzuoli, in Campania, furono martirizzati i santi Proculo (diacono), Eutichio (eutychius) e Acuzio.