Il cardinale Becciu chiede danni a causa di notizie “infondate” dei media italiani

Italian Cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefect of the Vatican Congregation for the Causes of Saints in his office at the Vatican, November 2018. Giovanni Angelo Becciu is head of the body which decides who should be recommended to the Pope for beatification and canonisation and he is also responsible for the authentication and preservation of sacred relics. Before he has been substitute at the Secretariat of State and has served as an important aide to Pope Francis. Becciuís role has been to make Pope Francisí vision of the Church a reality, oiling the wheels of a machine led by a pope wary of big structures. ´†I come from a world whose affairs and subjects are more ëearthlyí, more current, more administrative and more strictly political and diplomatic. Now I am going to a world in which those who count are in heaven, more so than those on earth†ª he says. About his mission he declared that one doesnít improvise a Saint. He gave the figure of the new Blessed as an example for young people. Antonio Becciu is also considered as a ‘papabile’. Photo by Eric Vandeville/ABACAPRESS.COM

Il cardinale Angelo Becciu ha detto mercoledì che sta intraprendendo un’azione legale contro un media italiano per aver pubblicato “accuse infondate” contro di lui.

Nella dichiarazione del 18 novembre, l’ ex alto funzionario vaticano ha nuovamente negato di aver usato i fondi della Chiesa a beneficio dei membri della famiglia, o di aver tentato di influenzare l’esito di un processo per abusi sessuali contro il cardinale George Pell in Australia l’anno scorso.

Il cardinale Becciu, fino a poco tempo fa prefetto della Congregazione per le cause dei santi, ha definito le accuse “tutte false” e ha ribadito di non essere stato contattato dalle autorità giudiziarie vaticane.

Da settembre, il settimanale italiano L’Espresso ha pubblicato diversi rapporti sull’ex funzionario curiale, comprese le affermazioni che è stato indagato dal Vaticano per uso improprio dei fondi della Segreteria di Stato e delle elemosine papali mentre prestava servizio come sostituto del dipartimento.

Il cardinale ha detto mercoledì di aver avviato “un’azione civile” contro il telegiornale ogni settimana attraverso uno studio legale con sede a Verona “per il risarcimento degli enormi danni subiti”.

“La documentazione presentata alla Corte prova l’assoluta infondatezza delle ricostruzioni pubblicate in più occasioni dal citato settimanale”, ha affermato. Il cardinale Becciu ha anche affermato che chi è responsabile della “diffusione” delle informazioni “ne risponderà davanti ai giudici”.

“Il diritto e il dovere di informare non ha nulla a che fare con quanto è stato scritto su di me, in un crescendo di distorsioni della realtà che hanno deliberatamente massacrato e deformato la mia immagine di uomo e di prete”, ha affermato.

Il cardinale Becciu ha detto che qualsiasi denaro che potrà essere assegnato dalla corte sarà dato in beneficenza, sostenendo che le “stravaganti” indagini “contro di lui hanno anche causato” danni globali “e danneggiato” l’intera Chiesa “.

Ha chiuso la sua dichiarazione indicando che potrebbe anche intentare una causa penale in futuro, oltre a intraprendere un’azione civile, se le “gravi e diffamatorie prevaricazioni della realtà” non si fermeranno.

“Continuerò a servire la Chiesa e ad essere totalmente fedele al Santo Padre e alla Sua Missione, ma spenderò tutte le mie energie rimanenti per assicurare che, anche per la loro protezione, la verità venga restaurata…” ha detto.

Il cardinale è stato anche accusato di aver donato centinaia di migliaia di euro a una donna italiana, Cecilia Marogna, come pagamento per i servizi di “sicurezza” internazionale che dice di aver svolto per la Segreteria di Stato dal 2018 al 2019.

Il tribunale vaticano ha chiesto alle autorità italiane di estradare Marogna nell’ambito di un’indagine su come il 39enne ha utilizzato i fondi della Segreteria di Stato. A ottobre è stata rilasciata da un carcere di Milano con il provvedimento di non lasciare la città, in attesa della decisione sul suo ricorso di estradizione, la cui udienza si terrà il 18 gennaio 2021.

Il Vaticano ha annunciato le dimissioni del cardinale Becciu da prefetto e dai “diritti connessi del cardinalato” in un comunicato la sera del 24 settembre.

In una conferenza stampa la mattina dopo, il cardinale Becciu ha detto di essersi dimesso in seguito a un’udienza con Papa Francesco, il quale gli ha detto che non si fidava più di lui perché aveva visto rapporti di magistrati vaticani che implicano il cardinale italiano in appropriazione indebita. Becciu ha negato di aver commesso crimini e si è detto pronto a spiegarsi se chiamato dalle autorità giudiziarie vaticane.