Il Papa esorta i cattolici a “unirsi spiritualmente” nella preghiera del Rosario oggi di San Giuseppe

Tra il peggioramento delle condizioni legate allo scoppio globale del coronavirus, papa Francesco ha esortato i cattolici a unirsi spiritualmente per pregare il rosario simultaneamente nella festa di San Giuseppe.

Il papa ha invitato ogni famiglia, ogni singolo cattolico e ogni comunità religiosa a pregare i misteri luminosi giovedì 19 marzo alle 21:00, ora di Roma. L’iniziativa è stata inizialmente proposta dai vescovi d’Italia.

Tenendo conto della differenza di fuso orario, l’orario indicato dal papa sarebbe giovedì alle 13:00 per i fedeli sulla costa occidentale.

Il papa ha presentato la richiesta al termine della sua udienza generale settimanale del mercoledì, trasmessa dal Palazzo Apostolico del Vaticano a causa della quarantena nazionale in vigore in Italia.

Quella che segue è una traduzione delle osservazioni del papa sull’iniziativa del Rosario:

Domani celebreremo la solennità di San Giuseppe. Nella vita, nel lavoro, nella famiglia, nella gioia e nel dolore ha sempre cercato e amato il Signore, meritando la lode della Scrittura come uomo giusto e saggio. Invocalo sempre con fiducia, specialmente in tempi difficili, e affida la tua vita a questo grande Santo.

Mi unisco all’appello dei vescovi italiani che in questa emergenza sanitaria hanno promosso un momento di preghiera per l’intero Paese. Ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa: tutti uniti spiritualmente domani alle 21 nella recita del Rosario, con i Misteri della Luce. Ti accompagnerò da qui.

Siamo guidati al volto luminoso e trasfigurato di Gesù Cristo e del Suo Cuore da Maria, Madre di Dio, salute dei malati, a cui ci rivolgiamo con la preghiera del Rosario, sotto lo sguardo amorevole di San Giuseppe, Guardiano del Santo Famiglia e delle nostre famiglie. E gli chiediamo di prendersi particolare cura della nostra famiglia, delle nostre famiglie, in particolare dei malati e delle persone che si prendono cura di loro: medici, infermieri e volontari, che rischiano la vita in questo servizio.