Il segno della Croce: la sua potenza, i benefici, un sacramentale per ogni momento


Semplice da fare, ci difende dal male, ci protegge contro gli attacchi del demonio e ci fa ottenere preziose grazie di Dio.
Sul finire del quarto secolo, una grande moltitudine riunita intorno ad un pino aspettava con trepidazione l’epilogo di un avvincente episodio. Il vescovo San Martino di Tour aveva fatto saccheggiare un tempio pagano ed aveva deciso di tagliare il pino che si trovava vicino al locale ed era oggetto di culto idolatrico. A questo si sono opposti numerosi pagani che hanno lanciato una sfida: avrebbero acconsentito all’abbattimento dell’”albero sacro” se il Santo, come prova della sua fede in Cristo, fosse stato disposto a rimanere legato sotto di questo, mentre essi stessi lo tagliavano.
Così fu fatto. E vigorosi colpi di accetta in poco tempo hanno fatto sì che il tronco cominciasse a pendere … in direzione della testa dell’uomo di Dio. I pagani si rallegravano ferocemente per questo, mentre i cristiani guardavano con angustia verso il loro santo vescovo. Costui ha fatto il segno della croce e il pino, come spinto dal soffio di una potente raffica di vento, è caduto dall’altra parte sopra alcuni dei più ferrei nemici della Fede. In questa occasione, molti si sono convertiti alla Chiesa di Cristo.
Indietro al tempo degli Apostoli
Secondo la tradizione, corroborata dai Padri della Chiesa il segno della croce risale al tempo degli Apostoli. Alcuni affermano che lo stesso Cristo, durante la sua gloriosa Ascensione, ha benedetto i discepoli con questo simbolo della sua Passione Redentrice. Gli Apostoli e oltretutto discepoli avrebbero, di conseguenza, propagato questa devozione nelle loro missioni. Già nel secondo secolo, Tertulliano, il primo scrittore cristiano di lingua latina, esortava: “Per tutte le nostre azioni, quando entriamo od usciamo, quando ci vestiamo o facciamo il bagno, seduti a tavola o accendendo una candela, quando andiamo a dormire o a sederci, all’inizio del nostro lavoro, facciamoci il segno della croce”. Questo segno benedetto è occasione di grazie tanto nei momenti più importanti quanto nei più ordinari della vita cristiana. Esso ci si presenta, per esempio, in diversi sacramenti: nel Battesimo, nel momento in cui si segna con la croce di Cristo colui che Gli apparterrà, nella Cresima, quando riceviamo sulla fronte l’olio santo, o ancora, all’ultima ora della nostra vita, quando siamo graziati con l’Unzione degli Infermi. Ci facciamo il segno della Croce all’inizio e alla fine delle preghiere, passando davanti ad una chiesa, ricevendo la benedizione sacerdotale, all’inizio di un viaggio, ecc.
Una devozione ricca di significato
Il segno della croce ha innumerevoli significati, tra i quali si segnalano in particolare i seguenti: un atto di dedizione a Gesù Cristo, un rinnovo del Battesimo ed una proclamazione delle principali verità della nostra Fede: la Santissima Trinità e la Redenzione.
Il modo di farlo anche è ricco di simbolismo ed ha sofferto alcune alterazioni nel corso del tempo.
La prima di queste sembra essere stata frutto di una controversia con la setta dei monofisiti (sec.V), i quali si facevano il segno della croce usando solo un dito, volendo con questo significare che nella persona di Cristo il divino e l’umano erano riuniti in una sola natura. In opposizione a questa falsa dottrina, i cristiani sono passati a farsi il segno della croce unendo tre dita (pollice, indice e medio), per sottolineare il loro culto della Santissima Trinità, ed appoggiando le altre dita al palmo della mano, per simbolizzare la doppia natura (divina ed umana) di Gesù. Oltretutto, in tutta quanta la Chiesa, i cristiani di quest’epoca si facevano il segno della croce in senso contrario a quello in uso oggi, ossia, dalla spalla destra verso quella sinistra.
Innocenzo III (1198-1216), uno dei più grandi papi del periodo medievale, ha dato la seguente spiegazione simbolica di questo modo di farsi il segno della croce: “Il segno della croce deve essere fatto con tre dita, poiché si fa con l’invocazione della Santissima Trinità.
Il modo deve essere dall’alto al basso e da destra a sinistra, perché Cristo è sceso dal Cielo sulla terra ed è passato dai giudei (destra) ai gentili (sinistra)” Attualmente questa forma continua ad essere usata solo nei riti cattolici orientali.
All’inizio del secolo XIII, alcuni fedeli, imitando il modo del sacerdote di dare la benedizione, hanno cominciato a farsi il segno della croce da sinistra verso destra, con la mano piatta. Lo stesso Papa racconta il motivo di questo cambiamento: “Vi sono alcuni, in questo momento, che fanno il segno della croce da sinistra verso destra, a significare che dalla miseria (sinistra) possiamo giungere alla gloria (destra), così come è successo con Cristo nel salire al Cielo. (Alcuni sacerdoti) fanno in questo modo e le persone cercano di imitarli”. Questa forma è finita per diventare costume in tutta la Chiesa nell’Occidente, e così rimane fino ai nostri giorni.
Benefici effetti
Il segno della croce è il più antico e principale sacramentale, termine che significa, un “segno sacro”, mediante il quale, ad imitazione dei sacramenti, “sono significati principalmente effetti spirituali che si ottengono per supplica della Chiesa” (CIC, can.1166). Esso ci difende dal male, ci protegge contro gli assalti del demonio e ci rende propizia la grazia di Dio. San Gaudenzio (set. IV) afferma che, in tutte le circostanze, esso è “una invincibile armatura dei cristiani”.
Ai fedeli che si mostravano turbati o tentati, i Padri della Chiesa consigliavano il segno della croce come rimedio dall’efficacia garantita.
San Benedetto da Norcia, dopo aver vissuto per tre anni come eremita a Subiaco, fu cercato da un gruppo di monaci che abitavano lì vicino, i quali gli chiesero che accettasse di essere il loro superiore. Tuttavia, alcuni monaci non condividevano questo progetto, e tentarono di ammazzarlo, offrendogli pane e vino avvelenati. Quando San Benedetto fece il segno della croce sugli alimenti, il bicchiere di vino si ruppe, ed un corvo volò fino al pane, lo prese e lo portò via. Questo fatto è ricordato ancor oggi nella “Medaglia di San Benedetto”.
Ave, o Croce, nostra unica speranza! Nella Croce di Cristo, e solo in essa, dobbiamo confidare. Se essa ci sostiene, non cadremo, se essa è il nostro rifugio, non ci scoraggeremo, se essa è la nostra forza, che cosa potremo temere?
Seguendo il consiglio dei Padri della Chiesa, mai ci sia da parte nostra senso di vergogna nel farlo di fronte agli altri o negligenza nell’utilizzare questo efficace sacramentale, poiché esso sarà sempre il nostro rifugio e protezione.