Il Vaticano prevede un deficit di quasi 50 milioni di euro a causa delle perdite del COVID

Il Vaticano ha detto venerdì di aspettarsi un deficit di quasi 50 milioni di euro (60,7 milioni di dollari) quest’anno a causa delle perdite legate alla pandemia, una cifra che sale a 80 milioni di euro (97 milioni di dollari) se si escludono le donazioni dei fedeli.

Il Vaticano ha rilasciato una sintesi del suo bilancio 2021 che è stato approvato da Papa Francesco e dal Consiglio per l’economia della Santa Sede, una commissione di esperti esterni che sovrintendono alle finanze del Vaticano. Si credeva che la pubblicazione fosse la prima volta che il Vaticano ha rilasciato il budget consolidato previsto, parte della spinta di Francesco a rendere le finanze del Vaticano più trasparenti e responsabili.

Il Vaticano ha registrato un deficit negli ultimi anni

Riducendolo a 11 milioni di euro nel 2019 da un buco di 75 milioni di euro nel 2018. Il Vaticano ha detto venerdì che prevedeva che il deficit sarebbe cresciuto a 49,7 milioni di euro nel 2021, ma che prevedeva compensare il deficit con le riserve. Francesco in particolare ha voluto rilasciare ai fedeli informazioni sulle collezioni di Pietro, che sono annunciate come un modo concreto per aiutare il papa nel suo ministero e nelle opere di carità, ma sono anche utilizzate per gestire la burocrazia della Santa Sede.

I fondi sono stati esaminati in mezzo a uno scandalo finanziario su come quelle donazioni sono state investite dalla segreteria di stato vaticana. I pubblici ministeri vaticani che indagano sui 350 milioni di euro di investimento dell’ufficio in un’impresa immobiliare londinese hanno affermato che parte del denaro proveniva dalle donazioni di Pietro. Altri funzionari vaticani contestano l’affermazione, ma è comunque diventata motivo di scandalo. Francesco ha difeso l’investimento del Vaticano dei fondi di Pietro, dicendo che qualsiasi buon amministratore investe saggiamente denaro piuttosto che tenerlo in un “cassetto”.

Secondo un comunicato del Consiglio per l’Economia, il Vaticano ha ricevuto entrate per circa 47,3 milioni di euro dalle collezioni di Pietro e altri fondi dedicati, e ha realizzato 17 milioni di euro in sovvenzioni, lasciando una rete di circa 30 milioni di euro. La quantità delle collezioni di Pietro è molto bassa rispetto a dieci anni fa. Nel 2009 la raccolta ha raggiunto euro 82,52 milioni, mentre la raccolta ha raggiunto euro 75,8 milioni nel 2008 e euro 79,8 milioni nel 2007. Si ritiene che gli abusi sessuali e gli scandali finanziari nella chiesa siano almeno in parte responsabili del declino.

L’utile operativo complessivo del Vaticano è diminuito del 21%, ovvero 48 milioni di euro, lo scorso anno. Le sue entrate hanno subito un duro colpo a causa della chiusura dei Musei Vaticani a causa della pandemia, che ha visto solo 1,3 milioni di visitatori nel 2020 rispetto ai quasi 7 milioni dell’anno precedente. I Musei, insieme alle proprietà immobiliari del Vaticano, forniscono la maggior parte della liquidità della Santa Sede.