Impariamo da Gesù come pregare, ecco quando Cristo si rivolgeva al Padre

Gesù, per noi Cristiani, è il modello della preghiera. Non solo tutta la sua vita terrena è stata permeata di preghiera ma pregava ad intervalli specifici durante la giornata.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica rileva il duplice mistero della preghiera di Gesù, formata dalla sua educazione umana e in quanto figlio di Dio.

“Il Figlio di Dio diventato Figlio della Vergine ha anche imparato a pregare secondo il suo cuore d’uomo. Egli apprende le formule di preghiera da sua Madre, che serbava e meditava nel suo cuore tutte le « grandi cose » fatte dall’Onnipotente.51 Egli prega nelle parole e nei ritmi di preghiera del suo popolo, nella sinagoga di Nazaret e al Tempio. Ma la sua preghiera sgorga da una sorgente ben più segreta, come lascia presagire già all’età di dodici anni: « Io devo occuparmi delle cose del Padre mio » (Lc 2,49). Qui comincia a rivelarsi la novità della preghiera nella pienezza dei tempi: la preghiera filiale, che il Padre aspettava dai suoi figli, viene finalmente vissuta dallo stesso Figlio unigenito nella sua umanità, con gli uomini e per gli uomini”. (CCC 2599).

“Tutta la sua vita è una preghiera perché è in costante comunione d’amore con il Padre”. (Compendio 542).

Con questo in mente, possiamo imparare da Gesù come pregare.

Prima di tutto, come spiega il Catechismo, Gesù ha pregato nella sinagoga e nel Tempio. Ciò corrisponde a un’antica pratica ebraica di pregare almeno tre volte al giorno.

“Al tramonto, all’alba e a mezzogiorno, Mi affliggerò e mi lamenterò, e la mia preghiera sarà ascoltata”. (Salmo 55:18)

Gesù aveva sicuramente familiarità con questa usanza. Inoltre, Gesù si trovava spesso a pregare prima di un evento o di una decisione importante.

Il Vangelo secondo san Luca sottolinea l’azione dello Spirito Santo e il senso della preghiera nel ministero di Cristo. Gesù prega prima dei momenti decisivi della sua missione: prima che il Padre gli renda testimonianza, al momento del suo battesimo52 e della trasfigurazione,53 e prima di realizzare, mediante la sua passione, il disegno di amore del Padre.54 Egli prega anche prima dei momenti decisivi che danno inizio alla missione dei suoi Apostoli: prima di scegliere e chiamare i Dodici,55 prima che Pietro lo confessi come « il Cristo di Dio »56 e affinché la fede del capo degli Apostoli non venga meno nella tentazione. 57 La preghiera di Gesù prima delle azioni salvifiche che il Padre gli chiede di compiere, è un’adesione umile e fiduciosa della sua volontà umana alla volontà piena d’amore del Padre (CCC 2600).

La preghiera notturna era una delle preferite di Gesù, come si può vedere in tutti i Vangeli: “Gesù spesso si allontana per pregare in solitudine, su una montagna, preferibilmente di notte” (CCC 2602).

Oltre a cercare di incorporare la preghiera nel nostro “essere”, dovremmo prima cercare di pregare a intervalli specifici durante il giorno, imitando Gesù e il suo ritmo deliberato di preghiera.