Importanza dell’Eucaristia. Gli effetti che produce la Messa in noi

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A MESSA CON LA FORZA PUBBLICA?
Santa Teresa di Lisieux ripeteva: “Se la gente conoscesse il valore dell’Eucarestia, l’accesso alle chiese dovrebbe essere regolato con la forza pubblica”.
Lo stesso disse un giorno, per cercare di spiegare l’importanza della S.Messa, San Pio da Pietrelcina: “Se gli uomini comprendessero il valore della Santa Messa, a ogni Messa ci vorrebbero i Carabinieri per tenere in ordine le folle di gente nelle chiese”.
I PASSI CHE COMPIAMO QUANDO ANDIAMO A MESSA VENGONO CONTATI DA DIO
Dio conta anche i nostri passi quando andiamo a Messa. Lo ha detto Sant’Agostino, Vescovo e Dottore della Chiesa: “Tutti i passi che uno fa per recarsi a partecipare alla Santa Messa sono contati da un Angelo, e sarà concesso da Dio un sommo premio in questa vita e nell’eternità”.
PERCORREVA A PIEDI 24 CHILOMETRI PER ANDARE A MESSA
Per andare a Messa la Domenica, Giorno del Signore, S. Maria Goretti percorreva a piedi, tra andata e ritorno, 24 chilometri! Aveva capito il valore del Sacrificio eucaristico.
COME DOBBIAMO PARTECIPARE ALLA SANTA MESSA?
Un giorno fu chieso a San Pio da Pietrelcina: “Padre, come dobbiamo partecipare alla Santa Messa?” Padre Pio rispose: “Come la Madonna, S.Giovanni e le pie Donne sul Calvario, amando e compatendo”. Dobbiamo quindi comportarci come fecero Maria, la Madre di Gesù, l’Apostolo Giovanni e le pie Donne ai piedi della croce, perché partecipare alla Santa Messa è come trovarsi sul Calvario: noi fisicamente ci troviamo in chiesa, ma spiritualmente, con la mente e con il cuore, siamo sul Calvario, ai piedi di Gesù in croce.
LA MESSA E LA GLORIA DI DIO
Ciascuno di noi è stato creato per dare gloria a Dio e per salvare la propria anima, guadagnandosi il Paradiso. Si può dare gloria a Dio in molti modi, ma nessuno di essi è paragonabile alla Santa Messa. Infatti, una sola Messa glorifica Dio più di quanto lo glorificheranno in cielo, per tutta l’eternità, tutti gli angeli, i Santi e i Beati insieme, compresa Maria santissima, perché nella Santa Messa è Gesù che dà gloria a Dio per noi.
CHE EFFETTI PRODUCE LA MESSA IN NOI?
Tantissimi sono gli effetti che produce la Santa Messa:
– ci ottiene il pentimento e il perdono delle colpe;
– diminuisce la pena temporale che dovremmo scontare a causa dei nostri peccati, abbreviando la durata del Purgatorio;
– indebolisce l’azione di Satana su di noi e i furori della concupiscenza (=desiderio eccessivo);
– rinsalda i vincoli della nostra unione con Gesù;
– ci preserva da pericoli e disgrazie;
– ci procura un più alto grado di gloria in cielo.
TANTE MESSE… TANTI SANTI
Nell’ora della morte, le Messe alle quali abbiamo devotamente partecipato formeranno la nostra più grande consolazione e speranza. Una Messa ascoltata durante la vita sarà più utile di molte Messe ascoltate da altri per noi, dopo la nostra morte. Disse Gesù a S. Gertrude: “Assicura, a chi ascolta devotamente la S.Messa, che io manderò, negli ultimi istanti della sua vita, tanti dei miei Santi per confortarlo e proteggerlo, quante saranno le Messe da lui ben ascoltate”.
TEMPIO DI DIO
Quando riceviamo la Santa Comunione, insieme a Gesù Eucaristia vengono a noi anche le altre due persone della santissima Trinità: il Padre e lo Spirito Santo. Come nel Battesimo, anche dopo aver ricevuto l’Ostia, noi siamo Tempio di Dio, il tempio della Santissima Trinità, che viene ad abitare nei nostri cuori.
A MESSA C’E’ ANCHE UNA SCALA
Nel 1138 San Bernardo, proprio nel luogo ove oggi sorge la chiesa di “Santa Maria Scala Coeli”, alle Tre-Fontane a Roma (luogo dove fu decapitato San Paolo), mentre stava celebrando una Messa per i defunti, in presenza di papa Innocenzo II, ebbe una visione: in estasi, vide una scala interminabile che saliva fino al cielo, sulla quale, in un continuo andirivieni, gli Angeli conducevano in Paradiso le anime liberate dal Purgatorio dal sacrificio di Gesù (= Messa), ripresentato dai sacerdoti sugli altari di tutta la terra.
VIVERE SOLO DI EUCARISTIA
La mistica tedesca Teresa Neumann trascorse ben 36 anni della sua vita senza mai mangiare e bere. Un digiuno completo di cibo e acqua, totale, assolutamente inspiegabile dalla scienza. Dal 1926 fino all’anno della sua morte, avvenuta nel 1962, si nutrì esclusivamente dell’Ostia consacrata, che riceveva facendo la Comunione tutti i giorni. Per disposizione della Diocesi di Ratisbona, dove la mistica viveva, Teresa venne esaminata da una commissione scientifica, presieduta da uno psichiatra e da un medico. Questi tennero la mistica sotto osservazione per quindici giorni e rilasciarono un certificato, ove si legge: “Nonostante il severo controllo, non è stato possibile osservare nemmeno una volta che Teresa Neumann, che non fu lasciata sola nemmeno per un secondo, abbia assunto qualche cosa…”. Si può parlare di un fatto veramente straordinario.
L’OSTIA NUTRE E POI… SPARISCE
Per un arco di tempo lunghissimo, durato ben 53 anni (dal 25 Marzo 1928 al 6 Febbraio 1981, giorno della sua morte), la mistica francese Marta Robin non assunse né cibo né bevanda. Le venivano solo inumidite le labbra e ogni giorno riceveva la santa Comunione. Ma l’Ostia, prima di essere inghiottita, spariva inspiegabilmente tra le sue labbra. Il fenomeno fu osservato da molti testimoni. Unito al lunghissimo digiuno, è un fatto davvero portentoso.
BASTA SOLO L’EUCARISTIA
La beata Alexandrina Maria da Costa, nata nel 1904, è stata una mistica che ha ricevuto da Dio molte grazie. Alcune hanno a che fare proprio con l’Eucaristia. Infatti, dal 27 marzo 1942 fino alla sua morte, avvenuta il 13 ottobre 1955, cessò di mangiare e bere, limitandosi solo alla Comunione tutti i giorni. Nel 1943, fu ricoverata all’ospedale della Foce del Duro, presso Oporto, e i medici poterono esaminarla constatando rigorosamente per 40 giorni di seguito, giorno e notte, la totale assenza di assunzione di cibo. Un fatto scientificamente inspiegabile.
IL CATECHISMO INSEGNA (CCC, 1391)
“La Comunione accresce la nostra unione a Cristo. Ricevere l’Eucaristia nella Comunione reca come frutto principale l’unione intima con Cristo Gesù. Il Signore infatti dice: “Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue dimora in me e io in lui” (Gv 6,56). La vita in Cristo ha il suo fondamento nel banchetto eucaristico (= Messa): “Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me” (Gv 6,57)
ANIMA DI CRISTO
Secondo alcuni, Sant’Ignazio di Loyola avrebbe scritto una bellissima preghiera: “Anima di Cristo”, che si recita dopo aver ricevuto la Santa Comunione. Altri l’attribuiscono a San Tommaso d’Aquino. In realtà non si sa chi ne sia l’autore. Eccola:
Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù esaudiscimi.
Dentro le tue piaghe nascondimi.
Non permettere che io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami.
E comanda che io venga a te,
affinché ti lodi con i tuoi santi,
nei secoli dei secoli. Amen.