Ivan Jurkovic: un sostegno alimentare nei paesi poveri

Ivan Jurkovic: un sostegno alimentare nei paesi poveri. L’osservatore permanente Ivan Jurkovic della Santa Sede all’Onu di Ginevra, intervenuto il 2 marzo alla 46 diritti umani. Si concentra, tutto sul diritto all’alimentazione a tutti, in particolare a chi vive in condizioni di povertà. Nello specifico, vuole garantire a persone in situazioni di disagio economico. Parla quindi di un sostegno all’alimento primario , invita la collaborazione di altre Nazione nel portare avanti il progetto.

A tal proposito, Ivan Jurkovic, ha sottolineato la mancanza di tutele sociali per i lavoratori del settore agroalimentare. Come per i lavoratori migranti, durante la pandemia. Ha definito una sorta di indignità. Invece, dovrebbe essere in primo piano la discussioni sullo sviluppo agricolo. Pare che sia importante quindi sostenere questa categoria per il benessere globale. Invita cosi alla collaborazione ad altri Stati. La collaborazione tra Stati per cercare uno sviluppo sostenibile e integrale è necessaria. Sono state queste le parole di Ivan Jurkovic , soprattutto per capire che: l’uomo è la fonte, il centro e il fine di ogni attività economica.

Il 3 marzo, invece è stato affrontato il tema de debito estero. La questione del debito estero procurato negli ultimi tempi dalla pandemia internazionale Covid-19.questa pandemia ha colpito principalmente Paesi in via di sviluppo o meno sviluppati, dove l’onere del debito impedisce loro di garantire alla popolazione diritti fondamentali. Pe diritti fondamentali si intende la sicurezza alimentare e sociale, i servizi sanitari e l’accesso ai vaccini.

Arcivescovo Ivan Jurkovic: cosa ha deciso la Santa Sede

Arcivescovo Ivan Jurkovic: cosa ha deciso la Santa Sede? La Santa Sede, ritiene indispensabile adottare politiche concentrata al condono del debito dei Paesi meno sviluppati. Rappresenta, un segno di vera solidarietà, corresponsabilità e cooperazione. Un segno per tutti coloro che sono coinvolti nella lotta contro la pandemia da coronavirus. Riforme strutturali sagge, allocazione sensata delle spese. Altre riforme che prevedono investimenti prudenti e sistemi di tassazione efficaci sono i criteri indicati dall’arcivescovo. Queste riforme , servono per aiutare i Paesi ad evitare le perdite economiche. Queste perdite create da singoli individui che le fanno poi ricadere sulle spalle del sistema pubblico.


Aggiunge infine : che i debiti debbano essere pagati citando l’enciclica “Centesimus Annus” di Santo Giovanni Paolo II. Ci dice che : Non è lecito, però, chiedere o pretendere un pagamento, quando questo verrebbe ad imporre di fatto scelte politiche . Per cui tali da spingere alla fame e alla disperazione intere popolazioni. Non si può pretendere che i debiti contratti siano pagati con insopportabili sacrifici.