La devozione alla Divina Misericordia nell’ora estrema della morte

26. Nell’ora estrema della morte. — La misericordia di Dio raggiunge molte volte il peccatore nell’ora estrema in un modo singolare e misterioso. Esteriormente si direbbe che ormai tutto sia perduto, ma non è così. L’anima, illuminata dal raggio di una potente ultima grazia, nel momento conclusivo può rivolgersi a Dio con tanta forza d’amore che, in un attimo, riceve da lui il perdono delle colpe e il condono delle pene. Esternamente però, non vediamo nessun segno di pentimento, né di contrizione, perché il morente non reagisce più visibilmente. Quanto la misericordia di Dio è inscrutabile! Ma, orrore! Vi sono ancne delle anime che, volontariamente e coscientemente, respingono perfino l’estrema grazia con disprezzo!
Sia detto, dunque, che anche in piena agonia, la divina misericordia depone nell’intimo dell’anima questo momento di chiarezza, mediante il quale l’anima, se vuole, trova la possibilità di ritornare a lui. Accade tuttavia che vi siano anime di un tale interiore incallimento, da scegliere consapevolmente l’inferno, rendendo vane non solo le preghiere innalzate a Dio per esse, ma vanificando perfino gli sforzi medesimi di Dio.

27. Non basterà l’eternità per ringraziarti. — O Dio d’infinita misericordia, che ti degnasti mandarci il tuo Unigenito come prova insuperabile della tua misericordia, apri i tuoi tesori ai peccatori, affinché attingano dalla tua misericordia non soltanto il tuo perdono, ma anche la santità con quell’ampiezza di cui sono capaci. Padre di una bontà senza confini, desidero che tutti i cuori ricorrano con fiducia alla tua misericordia. Se non fosse per essa nessuno, davanti a te, potrebbe venire perdonato. Allorché ci svelerai questo mistero, non basterà l’eternità per ringraziarti.

28. La mia fiducia. — Quando la mia natura umana è colta da paura, subito si desta in me la mia fiducia nell’infinita misericordia. Davanti ad essa tutto cede, come cede l’ombra della notte al comparire dei raggi del sole. La certezza della tua bontà, Gesù, mi convince a guardare con coraggio negli occhi anche la morte. So che nulla mi accadrà, senza che la misericordia divina sia presente. Io la celebrerò nel corso della vita e al momento della morte, alla mia risurrezione e per l’eternità. Gesù, ogni giorno la mia anima s’immerge nei raggi della tua misericordia: non conosco istante in cui essa non agisca su di me. Della mia vita la tua misericordia è il filo conduttore. La mia anima trabocca, Signore, della tua bontà.

29. Il fiore dell’anima. — La misericordia è la maggiore delle divine perfezioni: tutto ciò che mi circonda lo proclama. La misericordia è la vita delle anime, la condiscendenza di Dio verso di esse è inesauribile. O Dio incomprensibile, quant’è grande la tua misericordia! Gli angeli e gli uomini sono usciti dalle sue viscere, ed essa supera ogni loro capacità di comprensione. Dio è amore, e la misericordia è la sua azione. La misericordia è il fiore dell’amore. Dovunque io volga gli occhi, tutto mi parla di misericordia, perfino la giustizia, perché anche la giustizia scaturisce dall’amore.

30. Quanta felicità mi arde in cuore! — Ogni anima confidi nella misericordia del Signore: egli non la nega mai a nessuno. Il cielo e la terra possono crollare, prima che la misericordia di Dio abbia a esaurirsi. Quanta felicità mi arde in cuore al pensiero della tua incomprensibile bontà, o Gesù mio! Desidero condurre a te tutti i caduti nel peccato, affinché incontrino la tua misericordia e l’esaltino per sempre.