La Madonna a Medjugorje ti dice come aprirti a Gesù


Messaggio del 25 marzo 2002
Cari figli, oggi vi invito ad unirvi con Gesù nella preghiera. Apriteli il vostro cuore e donategli tutto quello che vi è dentro: le gioie, le tristezze e le malattie. Che questo sia per voi il tempo della grazia. Pregate, figlioli, e che ogni momento sia di Gesù. Sono con voi ed intercedo per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Alcuni brani della Bibbia che ci possono aiutare a comprendere questo messaggio.
Siracide 30,21-25
Non abbandonarti alla tristezza, non tormentarti con i tuoi pensieri. La gioia del cuore è vita per l`uomo, l`allegria di un uomo è lunga vita. Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia. La malinconia ha rovinato molti, da essa non si ricava nulla di buono. Gelosia e ira accorciano i giorni, la preoccupazione anticipa la vecchiaia. Un cuore sereno è anche felice davanti ai cibi, quello che mangia egli gusta.
Numeri 24,13-20
Quando anche Balak mi desse la sua casa piena d`argento e d`oro, non potrei trasgredire l`ordine del Signore per fare cosa buona o cattiva di mia iniziativa: ciò che il Signore dirà, quello soltanto dirò? Ora sto per tornare al mio popolo; ebbene vieni: ti predirò ciò che questo popolo farà al tuo popolo negli ultimi giorni”. Egli pronunciò il suo poema e disse: “Oracolo di Balaam, figlio di Beor, oracolo dell`uomo dall`occhio penetrante, oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell`Altissimo, di chi vede la visione dell`Onnipotente, e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi. Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: Una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele, spezza le tempie di Moab e il cranio dei figli di Set, Edom diverrà sua conquista e diverrà sua conquista Seir, suo nemico, mentre Israele compirà prodezze. Uno di Giacobbe dominerà i suoi nemici e farà perire gli scampati da Ar”. Poi vide Amalek, pronunziò il suo poema e disse: “Amalek è la prima delle nazioni, ma il suo avvenire sarà eterna rovina”.
Siracide 10,6-17
Non crucciarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi; non far nulla in preda all`ira. Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia, all`uno e agli altri è in abominio l`ingiustizia. L`impero passa da un popolo a un altro a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze. Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere? Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti. La malattia è lunga, il medico se la ride; chi oggi è re, domani morirà. Quando l`uomo muore eredita insetti, belve e vermi. Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore, tenere il proprio cuore lontano da chi l`ha creato. Principio della superbia infatti è il peccato; chi vi si abbandona diffonde intorno a sé l`abominio. Per questo il Signore rende incredibili i suoi castighi e lo flagella sino a finirlo. Il Signore ha abbattuto il trono dei potenti, al loro posto ha fatto sedere gli umili. Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni, al loro posto ha piantato gli umili. Il Signore ha sconvolto le regioni delle nazioni, e le ha distrutte fin dalle fondamenta della terra. Le ha estirpate e annientate, ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.
Isaia 55,12-13
Voi dunque partirete con gioia, sarete condotti in pace. I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani. Invece di spine cresceranno cipressi, invece di ortiche cresceranno mirti; ciò sarà a gloria del Signore, un segno eterno che non scomparirà.