La storia mistica del Crocifisso di Santa Teresa d’Avila

Teresa era una devota da bambina, ma il suo fervore languì durante la sua adolescenza a causa del suo fascino per la letteratura romantica dei suoi giorni. Dopo una grave malattia, tuttavia, la sua devozione fu riaccesa grazie all’influenza di un pio zio. Si interessò alla vita religiosa ed entrò nel Convento Carmelitano dell’Incarnazione ad Avila nell’anno 1536.

Sotto un governo rilassato, alle monache di questo convento erano concessi molti privilegi di socializzazione e altri privilegi contrari alla regola originale. Durante i primi 17 anni della sua vita religiosa, Teresa ha cercato di godere sia dei piaceri della preghiera che dei piaceri della conversazione secolare. Alla fine, un giorno dell’anno 1553, ebbe quella che uno scrittore chiama “un’esperienza sconvolgente”. La Santa racconta la sua esperienza nel capitolo IX della sua autobiografia: Accadde che, entrando un giorno in oratorio, vidi un’immagine procurata per una certa festa che si osservava in casa ed era stata portata lì per essere conservata per quello scopo.Rappresentava Cristo gravemente ferito; ed era così conduttivo per la devozione che quando lo guardavo fui profondamente commosso nel vederlo così, così ben si immaginava quello che soffriva per noi. Così grande fu la mia angoscia quando pensai a quanto male lo avessi ripagato per quelle ferite che sentivo come se il mio cuore si stesse spezzando , e mi gettai accanto a Lui, versando fiumi di lacrime e supplicandolo di darmi forza una volta per tutte così che non mi sarei alzato da quel punto finché non mi avesse concesso ciò che gli chiedevo. E sono sicuro che questo mi ha fatto bene, perché da quel momento in poi ho cominciato a migliorare (nella preghiera e nella virtù).

La Santa progredì rapidamente nella virtù in seguito a questa esperienza e presto iniziò a godere di visioni ed estasi. Trovando l’atmosfera rilassata del convento in opposizione allo spirito di preghiera per il quale sentiva che Nostro Signore aveva destinato l’Ordine, iniziò a riformare i suoi lassismi nel 1562 a costo di innumerevoli persecuzioni e difficoltà. Il suo buon amico e consigliere, San Giovanni della Croce, l’ha aiutata in questo sforzo e ha esteso la riforma ai frati dell’Ordine.

Sotto la rigorosa interpretazione della regola, raggiunse le vette del misticismo, godette di innumerevoli visioni e sperimentò vari favori mistici. Non sembra esserci alcun fenomeno peculiare allo stato mistico che non abbia sperimentato, eppure è rimasta un’accorta donna d’affari, amministratore, scrittore, consigliere spirituale e fondatrice. Mai donna in salute, la Santa morì per le sue tante afflizioni il 4 ottobre 1582 nel convento di Alba de Tormes. Canonizzata nel 1622, lei, così come l’Ordine dei Carmelitani Scalzi, è stata onorata quando Papa Paolo VI ha ufficialmente annesso il suo nome all’elenco dei Dottori della Chiesa. È la prima donna a unirsi a questo illustre gruppo.