L’Angelo Custode svolge la missione di messaggero agli altri. Ecco come

Il nostro Angelo Custode svolge la missione di messaggero verso gli altri uomini. Infatti oltre a proteggerci, ispirarci, guidarci possiamo invitarlo anche a mandare messaggi sinceri alle persone che abbiamo a cuore. I Santi usavano spesso gli Angeli Custodi per mandare messaggi. Di seguito di porto alcune testimonianze su Natuzza Evolo ma mistica di Paravati che spesso lei si consigliava con il suo Angelo Custode per dare delle risposte a chi si rivolgeva a lei e la aiutava anche da messaggero con i suoi devoti.

Il dottor Salvatore Nofri di Roma testimonia: “Ero nella mia abitazione di Roma, inchiodato a letto da diversi giorni a causa di una lombosciatalgia che non mi consentiva di camminare. Depresso ed amareggiato per essere impossibilitato di andare a trovare mia madre, ricoverata in ospedale, la sera del 25 settembre 1981, alle ore ventuno e trenta, dopo aver recitato il Rosario, pregai il mio Angelo Custode di andare da Natuzza. Mi rivolsi a lei con queste precise parole: “Ti prego, vai a Paravati da Natuzza, dille di pregare per mia mamma e di darmi, con un segno a suo piacere, la conferma che tu mi hai obbedito”. Non erano trascorsi cinque minuti dall’invio dell’Angelo che percepii un meraviglioso, indefinibile profumo. Ero solo, nella camera non c’erano fiori, ma io, per oltre un minuto, respirai profumo: come se una persona, vicino al mio letto, dalla destra, alitasse profumo verso di me. Commosso ringraziai l’Angelo e Natuzza con cinque Gloria”.

La signora Silvana Palmieri di Nicastro afferma: “Conoscevo Natuzza da qualche anno e sapevo ormai che ogni qualvolta avessi bisogno della sua intercessione per una Grazia, potevo rivolgermi a lei con fiducia. Nel 1968, mentre eravamo a Baronissi (SA) in villeggiatura, durante la notte mia figlia Roberta venne colta da un improvviso malore. Preoccupata mi rivolsi al mio Angelo Custode affinchè potesse avvisare Natuzza. Dopo circa venti minuti la bimba stette già meglio. Al nostro ritorno dalla villeggiatura andammo a trovare, come è nostra abitudine, Natuzza. Lei stessa, ad un certo punto disse, specificandomi l’ora, di aver ricevuto la mia chiamata tramite l’Angioletto. Tante altre volte questo si è verificato, ed ogni volta che ci siamo riviste, è stata sempre lei a dirmi di aver ricevuto i miei pensieri per lei”.

La professoressa Tita La Badessa di Vibo Valentia a questo riguardo ricorda: “Un giorno io ero preoccupatissima perché mia madre, che era ammalata, si trovava a Milano presso un mio cugino ed io non riuscivo a telefonarle: il telefono risultava sempre occupato. Temetti che forse avevano ricoverato d’urgenza in ospedale mia mamma. Natuzza si trovava in vacanza e non era ancora rientrata a Paravati. Allora io pregai il mio Angelo Custode: “Diglielo tu a Natuzza che sono disperata!”. Dopo un po’ mi sentii pervadere da una tranquillità interiore, come se vi fosse qualcuno a dirmi: “Stai calma”, e mi venne in mente che forse il telefono di mio cugino era semplicemente fuori posto. Dopo cinque minuti mi telefonarono i miei parenti da Milano e mi spiegarono che il loro telefono, a loro insaputa, era fuori posto, e non era accaduto nulla di grave. Quando poi vidi Natuzza le dissi: “L’altro giorno vi ha chiamato l’Angioletto?”. E lei: “Sì, mi ha detto: “Tita ti invoca, è preoccupata!”. Hai visto che si è sistemato tutto! C’è bisogno che ogni volta ti agiti tanto?”.

Rivolgiamo spesso al nostro Angelo Custode per chiedergli di aiutarci nella missione quotidiana e chiediamo spesso di intercedere per noi presso il Signore Gesù e possiamo invitarlo anche a mandare messaggi alle persone amate.