L’orologio della Passione: la devozione delle grazie

NELL’ORA DI GESU’ LA MIA ORA

Preghiera di offerta

Padre mio, a te mi abbandono, a te mi offro, accoglimi! In quest’ora che mi doni di vivere, accogli il desiderio che mi consuma dentro: che tutti tornino a te. Ti prego per il Sangue preziosissimo che tuo Figlio Gesù ha versato, dona l’abbondanza del tuo Spirito rinnova questa tua umanità, salvala! Venga il tuo Regno

Introduzione

L’orologio della Passione è una devozione che intende ricordare quanto Gesù ha vissuto nell’ultimo giorno di esistenza terrena: dall’istituzione dell’Eucaristia alle varie fasi della sua passione, morte e risurrezione. Essa si sviluppa nel 14° secolo nel fervore della contemplazione della passione e morte di Gesù.

Il domenicano Henrico Suso, nel suo dialogo tra il discepolo e la Sapienza, mette in evidenza la necessità di ricordarsi in ogni istante di questo tesoro senza prezzo che è la Passione di Gesù che continua misticamente nelle sue membra. Nella famiglia passionista questa devozione è stata molto coltivata perché è un mezzo adatto per sostenere la nostra memoria attenta alla passione di Gesù: la più stupenda opera del divino amore.

S. Paolo della Croce esortava i religiosi perché nella solitudine dei ritiri, in qualsiasi momento della giornata, fossero memori del voto particolare che li tiene uniti al Cristo Crocifisso, il quale, con le sue braccia aperte, vuole stringere tutte le genti.

“Abbiano tutti a cuore: la conversione dei peccatori, la santificazione del prossimo, la liberazione delle anime del purgatorio e perciò offeriscano spesso a Dio la Passione, Morte e Sangue Preziosissimo di Gesù e ciò facciano con impegno, essendo proprio del nostro Istituto” (S. Paolo della Croce, Guida n. 323)

M. Maddalena Frescobaldi animava le Ancille a porre tutta la loro attenzione, tutto lo studio e tutto il loro diletto nella meditazione della Passione di Gesù. “Qualora abbiano presente nell’animo la passione e la morte del nostro Redentore, nessuna cosa le potrà riuscire molesta e disgustosa; anzi fra gli stessi travagli ed angustie che sogliono incontrarsi, la meditazione dello sposo loro Crocifisso produrrà per esse i bei frutti della pace interna e della giocondità” (Istruzioni 1811, 33)

Offriamo

queste pagine come aiuto a chi desidera comprendere meglio e ricordare con grato affetto quanto Gesù ha fatto e sofferto per ogni persona, perché possa ripetere con Paolo apostolo: Questa vita la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me (Gal 2,20).