Lourdes: passa il Santissimo Sacramento e guarisce

Marie SAVOYE. Passa il Santissimo Sacramento, la sua piaga si richiude… Nata nel 1877, residente a Caveau Cambresis (Francia). Malattia : Vizio mitralico reumatico scompensato. Guarita il 20 settembre 1901, a 24 anni. Miracolo riconosciuto il 15 agosto 1908 da Mons. François Delamaire, Coadiutore di Cambrai. Lei è là, sul sagrato del Rosario, in uno stato fisico miserando, scheletrica, debole esanime… Ma cosa può aspettare da questa benedizione del Santissimo Sacramento? Da quattro anni soffre delle conseguenze di un reumatismo infettivo; da tredici mesi, una malattia al cuore ha aggravato la sua condizione fisica già compromessa. La malattia, la privazione quasi totale di cibo e le lacerazioni e le espettorazioni di sangue la provano oltre misura. E’ così debole che gli hospitalier di Lourdes non hanno nemmeno osato immergerla nella piscina. Il 20 settembre 1901, sotto la benedizione del Santissimo Sacramento, guarisce di una piaga alla schiena. Ritornata ad una vita normale, Maria Savoye renderà agli altri le cure e l’attenzione che ha ricevuto durante la sua lunga malattia.

Preghiera

O Regina dei potenti, Immacolata Maria, che compariste alla devota figlia dei Soubirous con la corona del SS. Rosario fra le dita, fate che io stampi nel mio cuore i sacrosanti Misteri, che devono in esso meditarsi e ne ritragga tutti quei vantaggi spirituali, per i quali dal S. Patriarca Domenico venne istituita.

Ave Maria…

Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

Orazione

O Vergine Immacolata, Madre nostra, che vi siete degnata di manifestarvi ad una sconosciuta fanciulla, fate che noi viviamo nell’umiltà e nella semplicità dei figli di Dio, per aver parte alle vostre celesti comunicazioni. Accordateci di saper fare penitenza per i nostri sbagli passati, fateci vivere con un grande orrore del peccato, e sempre più uniti alle virtù cristiane, affinchè il vostro Cuore resti aperto sopra di noi e non cessi di versare le grazie, che fanno vivere quaggiù dell’amore divino e rendono sempre più degni dell’eterna corona. Così sia.