L’urna di Raffaella Carrà da Padre Pio, l’annuncio durante l’omelia

“Raffaella aveva manifestato il desiderio di tornare a San Giovanni Rotondo. Appena sarà possibile, l’urna di Raffaella farà tappa a San Giovanni Rotondo“. Lo ha annunciato uno dei quattro frati cappuccini che si alternano per l’omelia durante la cerimonia funebre per Raffaella Carrà, da lungo tempo devota di Padre Pio.

Dopo il pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, dove si trova il santuario di Padre Pio, l’urna verrà portata all’Argentario.

Raffaella Carrà era “una donna straordinaria che ha saputo conquistare il cuore di milioni di persone. Certamente molto altro rispetto ai lustrini, paillettes”, Raffaella “è stata molto di più di quello che si è visto e sentito di lei”.

Sono le parole con cui uno dei cappuccini di San Giovanni Rotondo, a cui la Carrà e anche il suo ex compagno Japino, erano legati da un rapporto di amicizia, ha cominciato l’omelia del rito funebre alla Basilica di Santa Maria in Aracoeli in Campidoglio.

“Sergio (Japino, n.d.r.) ha sottolineato la sua umanità. L’umanità è quanto fa la differenza in questo mondo – ha aggiunto il frate- Ciò che tocca il cuore dell’uomo è la capacità di arrivare a chi ci sta di fronte, di toccare il cuore dell’altro”.

L’umanità “è ciò che rende le nostre esistenze su questa terra più belle e più ricche”, ha aggiunto. “E’ la barca su cui sceglie di salire il figlio di Dio nella sua incarnazione”.

“Raffaella, vai in pace e goditi il meritato riposo nella fiesta del cielo”. Sono le toccanti parole con cui uno dei frati cappuccini di san Giovanni Rotondo ha concluso l’omelia del rito funebre per Raffaella Carrà.

“Raffaella credo ci lasci questo insegnamento, questo esempio”, ha aggiunto il cappuccino, “la consapevolezza che con il suo talento artistico poteva dare molto ad ogni persona, e che ogni persona è preziosa e meritevole di attenzione e di rispetto umano”.

Qualcuno in questi giorni “ha sottolineato il suo atteggiamento inclusivo -ha sottolineato- Tutti coloro che entravano in contatto con lei si sentivano compresi e accettati, mai un giudizio sprezzante ma solo un sorriso accogliente che raggiungeva l’altro, solo una carezza sincera”.

Il frate ha poi ricordato la devozione dell’artista a Padre Pio. “Quasi 20 anni fa, quando la Provvidenza ti portò a San Giovanni Rotondo, dicesti ‘io mi sto innamorando di Padre Pio’ -ha detto sull’altare- Oggi mi piace immaginare che sia lui a riservarti una sorpresa favorendo il ricongiungimento con i tuoi cari, in particolare con la tua mamma, e con tuo fratello che le tue preghiere non riuscirono a strappare da una prematura morte”. E ancora: “La dignità e il silenzio con cui hai voluto congedarti da noi ci conferma il sentimento di grande affetto, di stima e di gratitudine che oggi vogliamo manifestarti”.