Madre senza arti piange per suo figlio morto a causa del bullismo

Il bullismo è una piaga sociale con conseguenze negative sulla vita delle persone colpite, sopratutto se queste persone sono fragili.

Allison Lapper

Per prevenirlo e combatterlo è importante sensibilizzare la società e creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti. Ma soprattutto è importante fornire supporto alle vittime e aiutarle ad elaborare i traumi subiti.

Sono troppe le storie di madri che perdono i figli a causa di persone che li hanno umiliati, derisi, fino a causare in loro la perdita di autostima, l’isolamento sociale e a volte anche la morte.

Questa è la storia di Allison Lapper, una madre coraggiosa che ha fatto di tutto per crescere suo figlio e proteggerlo dalle malvagità del mondo esterno. Ma purtroppo la vita di suo figlio Paris si è spenta a soli 19 anni.

La storia di Allison

Allison è stata abbandonata dai genitori alla nascita, per via della sua disabilità. La ragazza è nata senza arti superiori e inferiori. Allison cresce così in un istituto, e nel 1999 dopo diversi aborti, riesce a coronare il suo sogno di maternità, mettendo alla luce il piccolo Parys. Nel 2003 la donna si laurea con il massimo dei voti all’università di Brighton, e due anni dopo scrive un libro ” My Life in my hands” pubblicato da The Guardian, dove manifesta tutta la gioia per la nascita del figlio.

Madre e figlio nei primi anni della loro vita, hanno avuto un rapporto complice e bellissimo. Con il passare del tempo purtroppo, per via degli atti di bullismo e persecuzione che subiva dai suoi compagni, Paris cominciò a cambiare.

I ragazzi continuavano a deriderlo e a prenderlo in giro per via della sua mamma disabile.

Si manifestarono in lui i primi segni di ansia e depressione, fino a quando per estraniarsi dal mondo, il ragazzo cominciò ad assumere droghe. Allison, quando il figlio compì 16 anni fu costretta a darlo in custodia. Per lei, occuparsene, ormai era diventato impossibile.

Parys il ragazzo fragile vittama del bullismo

Il giornale The guardian ha rivelato che, alla giovane età di 19 anni, Parys viene ritrovato morto a causa di un’overdose accidentale.

Per Allison, al dolore si unisce lo strazio per tutto ciò che suo figlio ha dovuto subire a causa della sua disabilità. Nessuno poteva immaginare fino a che punto questo ragazzo fragile avesse risentito del bullismo a cui veniva sottoposto dai suoi compagni.

 
 
 
 
 
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Per Allison è importante far capire alle persone che Parys non era un drogato e non vuole che sia ricordato in questo modo. Parys era soltanto un ragazzo fragile che non ce l’ha fatta a combattere contro un mondo ostile.