Maria SS.ma e gli Angeli Custodi. Ecco cosa ci dice Giovanni Paolo II

Un’autentica devozione ai santi Angeli presuppone la venerazione particolare della Madonna. Nell’Opera dei Santi Angeli andiamo oltre, la vita di Maria è modello della nostra: come Maria si comportava, così vogliamo comportarci anche noi. In analogia all’amore materno di Maria ci sforziamo ad amarci gli uni con gli altri come Angeli Custodi.

Maria è Madre della Chiesa, e quindi, è madre di tutti i suoi membri, è madre di tutti gli uomini. Questa missione l’ha ricevuta dal suo FIGLIO GESù morente in Croce, quando Lui l’ha indicata come madre al discepolo con le parole: “Ecco la tua Madre” (Gv 19,27). Papa Giovanni Paolo II ci spiega questa verità consolatrice così: “Lasciando questo mondo CRISTO diede a sua Madre un uomo che fosse per lei come un figlio (…). E, in conseguenza di questo dono e di questo affidamento, Maria diventò madre di Giovanni. La Madre di Dio è divenuta madre dell’uomo. Da quell’ora Giovanni «la prese nella sua casa» e diventò il custode terreno della Madre del suo Maestro (…). Soprattutto però Giovanni diventò per volontà di CRISTO il figlio della Madre di Dio. E in Giovanni diventò figlio di lei ogni uomo. (…) Sin dal tempo in cui GESù, morendo sulla croce, disse a Giovanni: «Ecco la tua Madre»; sin dal tempo in cui «il discepolo la prese nella sua casa», il mistero della maternità spirituale di Maria ha avuto il suo adempi-mento nella storia con un’ampiezza senza confini. Maternità vuol dire sollecitudine per la vita del figlio. Ora, se Maria è madre di tutti gli uomini, la sua premura per la vita dell’uomo è di una portata universale. La premura di una madre abbraccia l’uomo intero. La maternità di Maria ha il suo inizio nella sua materna cura per CRISTO. In CRISTO Ella ha accettato sotto la croce Giovanni e, in lui, ha accettato ogni uomo e tutto l’uomo”

(Giovanni Paolo II, Omelia, Fatima 13.V 1982).