Meditazione del giorno 10 Luglio “il dono della scienza”

1. I pericoli della scienza profana. Adamo, tratto dalla curiosità di sapere di più, cadde nella fatale disobbedienza. La scienza gonfia, scrive S. Paolo: la carità edifica. Quanti umili trovi fra gli scienziati del mondo? Ben pochi! E che vale sapere le definizioni, le divisioni, le sottigliezze scientifiche, se ti manca la fede e la carità per salvare tè stesso? (De imit. Chrìstì, lib. 1, 2). Vale più il contadino umile, servo di Dio, che non il filosofo superbo. Pensaci!

2. La vera Scienza. Lo Spirito Santo, col dono della Scienza, c’insegna ad avere di noi e delle creature un’idea giusta (S. Tomm., 2-2, q. 9); ci insegna a disprezzare la vanità delle cose mondane; ci da la conoscenza del bene e del male, dei nostri obblighi, dei pericoli di perdere l’anima, e dei mezzi per salvarla (S. Bonaventura), Conoscere noi e il nostro fine, ecco la vera scienza, la scienza della salute eterna e dei Santi. Noi che cosa e con qual fine studiarne?

3. Dove imparare la vera scienza? I libri potranno certo aiutarci; ma il Maestro di tale scienza è lo Spirito Santo, che è spirito di verità; Egli la insegna nella preghiera, nella meditazione, a chi desidera impararla. Il grande libro in cui tutta essa è contenuta, è Gesù Crocifisso. Paolo si gloriava di sapere solo Gesù, e Gesù Crocifisso. Quanti ignoranti, ai piedi di Gesù, divennero sapienti! Quanti impararono lì il nulla della terra! Medita e prega!

PRATICA. — Signore, parlate: il vostro servo vi ascolta; recita il Veni Creator e tre Angele Dei.