Medjugorje e la Chiesa: alcuni vescovi scrivono la verità sulle apparizioni

Nel 16. anniversario i vescovi Franic’ e Hnilica, unitamente ai padri responsabili di Medjugorje, hanno inviato una testimonianza sugli eventi, in una lunga lettera, pacata e ferma, che riportiamo in sintesi per ragioni di spazio. In essa si riconosce che “il movimento spirituale di Medjugorje è uno dei più grandi e autentici movimenti spirituali di questo XX secolo, che coinvolge fedeli, clero, religiosi e vescovi, i quali testimoniano dei molteplici benefici spirituali venuti alla Chiesa… Decine di milioni di pellegrini sono venuti a Medjugorje in questi 16 anni. Migliaia di sacerdoti e centinaia di vescovi hanno potuto testimoniare soprattutto attraverso le confessioni e le celebrazioni, che la gente qui si converte e che le conversioni sono durature… Quelli che sperimentano la presenza di Maria e la sua grazia speciale non si contano, e nemmeno le storie personali di guarigioni spirituali e corporali e le vocazioni a una vita consacrata…” L’arcivescovo di Spalato, mons. Franic’, non ha dubitato di affermare a suo tempo che “la Regina della Pace ha fatto di più in 4 anni di apparizioni che tutti noi vescovi in 40 anni di pastorale nelle nostre diocesi”.

Così, dai messaggi della Regina della Pace, sono nati ovunque gruppi di preghiera, che sono una presenza viva e operante nella Chiesa. Ne è testimone anche la gigantesca mole di aiuti mandati da ogni parte del mondo, ad opera loro, come nessun’altra organizzazione ha fatto, per sostenere le popolazioni della ex Jugoslavia devastate dalla guerra. La lettera poi si sofferma sui giudizi negativi e sulle affermazioni ambigue diffuse dalla stampa, che lasciano credere in un giudizio negativo da parte della Chiesa e in un divieto dei pellegrinaggi [la Chiesa certamente non può dire una parola definitiva finché le apparizioni sono in corso]. E riporta la dichiarazione recisa del portavoce ufficiale del Vaticano Navarro Valls (agosto 1996), in cui egli ribadiva: “1. Riguardo a Medjugorje non è intervenuto nessun fatto nuovo, dopo l’ultima dichiarazione dei vescovi della ex Jugoslavia dell’11 aprile ’91. 2. Tutti possono organizzare pellegrinaggi privati per recarsi in quel luogo di preghiera”.

La lettera poi esamina le recenti vicende mondiali, in particolare della Russia, del Ruanda, della Bosnia-Erzegovina alla luce degli ultimi messaggi mariani, riconoscendovi l’intervento amorevole di Maria. Dieci anni prima della guerra Ella era venuta a Medjugorje piangendo e gridando: «Pace, pace, pace, riconciliatevi» per richiamare i suoi figli alla conversione, al fine di evitare la catastrofe. Così pure avvenne a Kibeho. Ella poi ha preservato dalla distruzione la sua piccola oasi di pace in Erzegovina. E il suo compito non è terminato: attraverso i messaggi e la grazia dei suoi figli vuol portare la pace nelle terre dilaniate dagli odii etnici e la conversione a tutti gli uomini perché abbiano la vera pace. La lettera prosegue ricordando i giudizi favorevoli su Medjugorje dati dal Papa, sia pur privatamente, in moltissime circostanze. Li ha espressi soprattutto a vescovi, a sacerdoti, a gruppi di fedeli che chiedevano il suo parere sul pellegrinaggio a Medjugorje. “Medjugorje è la continuazione di Fatima”, ha detto più volte. “Il mondo sta perdendo il soprannaturale, la gente lo trova a Medjugorje attraverso la preghiera il digiuno e i sacramenti” affermava davanti alla commissione medica dell’associazione Arpa, che riferiva sui risultati scientifici dell’esame dei veggenti, tutti positivi. “Proteggete Medjugorje” disse il Papa a p.Jozo Zovko, il francescano parroco di Medjugorje al momento delle apparizioni; e al Santuario di Medjugorje ha espresso più volte il desiderio di recarsi lui stesso, come recentemente ha testimoniato il Presidente croato. “Il movimento spirituale di Medjugorje è nato per restare fedele all’appello urgente della Regina della Pace: Pregate, pregate, pregate. La Madonna ha condotto i fedeli ad adorare Gesù nell’Eucaristia e ad attingere da Lui la luce dello Spirito per comprendere e vivere la Parola di Dio, per sapere amare, perdonare e trovare la pace… Lei non ci chiede grandi programmi, ma le cose semplici ed essenziali per il vivere cristiano, oggi spesso dimenticate: l’Eucaristia, la Parola di Dio, la Confessione mensile, il Rosario quotidiano, il digiuno…

Non dobbiamo stupirci se satana tenta molte strade per distruggere i frutti di Medjugorje, né temere le voci contrarie… Non è la prima volta che intorno a interventi soprannaturali ci sono nella Chiesa pareri discordanti, ma noi ci fidiamo del discernimento del Supremo Pastore”…

“Uniamo i nostri cuori al Cuore immacolato di Maria: sono i suoi tempi annunciati a Fatima; sono i tempi del Totus Tuus universale che, attraverso il pontificato di Giovanni Paolo II, si sta diffondendo in tutta la Chiesa, ma che trova oggi così forti resistenze”… “Alla forza oscura del male, Maria ci chiede di rispondere con le pacifiche armi della preghiera, del digiuno, della carità: ci addita Cristo, ci porta a Cristo. Non deludiamo le attese del suo Cuore di Madre” (Giovanni P.II, 7 Marzo ’93)…

La lettera è firmata da Mons.Frane Franic’, Mons.Paolo M.Hnilica, fra Tomislav Pervan (Superiore dei francescani di Erzegovina), fra Ivan Landeka (Parroco di Medjugorje), fra Iozo Zovko, fra Slavko Barbaric’, fra Leonard Orec’. Medjugorje, 25 giugno 1997.

P.Slavko: Perché non c’è ancora un riconoscimento ufficiale? – “…Le controversie con il Vescovo di Mostar non sono ancora state sedate: si tratta del conflitto che dura ormai da trent’anni sulla suddivisione delle parrocchie della diocesi, molte delle quali egli vorrebbe che fossero cedute dai francescani al clero secolare. Ed è anche questo il motivo per cui Medjugorje non è ancora riconosciuta dalla Chiesa ufficiale. Non è il Vaticano a opporsi, ma sono i singoli che vogliono danneggiare il tutto… Il Vescovo insiste sul fatto che noi manipoliamo la gente quando si oppone al passaggio delle parrocchie al clero secolare e che faremmo senza dubbio la stessa cosa anche con Medjugorje. A volte penso che sarebbe stato tutto più facile se la Madonna non fosse apparsa in un paese dove c’è questo conflitto… Ma sono profondamente convinto che la verità verrà alla luce del sole… (Da Medjugorje invito alla preghiera, 2° tr.’97, p.8-9)