Muore a 26 anni un giovane viterbese che si definiva “servo di Dio”. La sua fede ha stupito tutti

Questa è la storia di un giovane viterbese la cui fede ha stupito e continua a stupire anche dopo la sua morte, avvenuta a soli 26 anni.

ragazzo

Luigi Brutti era un giovane Viterbese, che divenne noto da subito per le sue spiccate virtù cristiane. Gli amici lo chiamavano “Gigio” un termine vezzoso e simpatico per descrivere questo ragazzo gioioso, vitale e sempre sorridente.

Luigi nella sua breve vita si è sempre dedicato al volontariato, mentre coltivava il suo sogno, diventare insegnante di sostegno. Con molta buona volontà lo realizzò a soli 23 anni.

Poco tempo dopo il ragazzo incontrò la sua anima gemella e decise di sposarsi, ma il destino aveva in serbo altro per lui. Quando ormai era tutto pronto, le partecipazioni, la data, la festa, Luigi si sentì male e rimase in quello stato di sofferenza per circa 2 mesi. Morì la sera del 19 Agosto 2011, a soli 26 anni.

Gigio

Luigi crebbe in una famiglia cristiana, ma il suo rapporto con Dio e la sua visione cambiarono intorno ai 17 anni, quando cominciò a vederlo come un amico piuttosto che una figura giudicante.

La santità che nasce dai piccoli gesti quotidiani

Nel suo diario esprimeva l’amore per Dio e il desiderio di rendere la sua vita piena di amore, di gioia di sorrisi. Voleva aiutare le persone meno fortunate, donare conforto a chi stava male e aiutare chi era disperato. Luigi era convinto che la sua vita felice era dovuta solo al fatto che aveva cercato Dio e si era fidato di lui.

A questo ragazzo dal cuore d’oro è stato dedicato un libro intitolato “Ho bisogno di luce“. Il testo raccoglie i suoi pensieri e le sue riflessioni, ma sopratutto delinea una santità che non deriva da gesta eroiche o eclatanti ma nelle azioni e le scelte semplici di ogni giorno.

La fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione di Luigi Brutti è iniziata lo scorso 29 luglio presso il Palazzo dei Papi a Viterbo. Postulatore della causa è Nicola Gori, già postulatore del beato Carlo Acutis.