Nek e la Fede: “Vi racconto com’è il mio rapporto con Dio”

Il noto cantautore Nek è un uomo di fede. Lo dimostra quanto detto in un’intervista del 2015 a Rete Cattolica.

A proposito del suo rapporto con Dio, l’artista, 49 anni, ha affermato: «Anche se non sono sempre ligio e a volte perdo l’equilibrio, ogni giorno lo ringrazio e prego perché mi sostenga. La fede è un cammino quotidiano, serve soprattutto per affrontare le difficoltà della vita. Dio entra e opera nella disponibilità di ciascuno di noi».

Nek ha rivelato che le figure più importanti nel suo cammino di credente sono state: «Chiara Amirante e gli amici della comunità di Nuovi orizzonti, innanzitutto. Prima di incontrarli la fede per me era legata all’andare a Messa, ero un credente tiepido. Da quando ho conosciuto Nuovi orizzonti, dentro di me è scattato qualcosa: mi hanno presentato Dio in maniera diversa, vicina, concreta, non come facevano una volta a catechismo, e così ho voluto sperimentare, toccare con mano quello che mi raccontavano a parole».

E ancora: «Semplicemente hanno portato Dio dal cielo alla terra. È come se Chiara mi avesse detto “ti presento mio padre, che è anche il tuo”. Dio non è più stato un dogma, ma una presenza, un genitore che elargisce consigli, che è vicino, proprio come un padre».

Nek è anche ‘Cavaliere della luce‘: «Significa sentirmi chiamato a sussurrare alle persone che Dio non lascia soli, che il caso non esiste. Non sono un teologo, un santone, un asceta, ma anche la Madonna l’ha sempre detto: il modo migliore per parlare di Dio agli altri è l’esempio. Così, attraverso me e le mie esperienze, penso di poter trasmettere qualcosa agli altri: quando hai pace interiore riesci a parlare chiaramente, a risolvere molti dubbi».

Nelle sue canzoni Nek parla spesso di Dio ma non ha paura che ciò gli faccia perdere fan: «Può darsi anche che io abbia già perso qualche fan però nelle canzoni parlo di me, e quindi per forza anche della mia fede. Ho avuto diversi “scontri” con i miei collaboratori, ad esempio quando ho scelto di presentare come singolo Se non ami, in cui c’è un verso in cui dico: “Se non ami, non ha senso tutto quello che fai”. Il dubbio di tanti era che non rientrasse nei canoni commerciali, era troppo controcorrente. Io però, pur nel rispetto degli altri, mi sono sentito di dare spazio alla fede. Oggi non c’è un mio disco in cui non ci sia un qualche riferimento a Dio: nell’ultimo album, ad esempio, canto che “la Verità ci rende liberi”, proprio citando Cristo».

I fan l’hanno vista anche a Medjugorje: «è un luogo tranquillo che infonde serenità, per me è come andare a casa, ci sono andato già sei volte. A me serve per ridimensionare le esperienze: nel marasma della vita e della professione a volte mi perdo i pezzi, mi dimentico di ringraziare, di fare gesti di carineria, oppure sbaglio senza accorgermene. Lì invece trovo occasione per stare con me stesso, il tempo si dilata e riesco a fare l’esame di coscienza. Torno a casa con un lenzuolo bianco al posto dei vestiti… candido, fino a che non lo sporco nuovamente». A chi consiglierebbe di andare a Medjugorje?

«Ci porterei alcuni colleghi, perché noi cantanti abbiamo un lato inquieto. Tanti mi fanno domande, c’è molta ricerca, molto bisogno di spiritualità. Andare a Medjugorje fa bene all’ego, ti rendi conto dei drammi altrui e di quanto sei fortunato».